ARIA
Mi sveglio con un concerto rock nella mia testa. Quanto ho bevuto ieri? Non molto visto che ricordo perfettamente tutta la serata. Dalla gara di ballo, alla vittoria, al modo in cui io e Blake siamo entrati in sintonia, a quando mi sono introdotta in casa sua e infilata sotto le coperte. L'ho addirittura abbracciato da dietro quando lui voleva solo essere lasciato in pace.
Mi alzo lentamente senza farlo svegliare. Mi guardo intorno per capire se Alessio abbia dormito lì, ma non c'è traccia di lui. più tranquilla vado verso la cucina per bere un po' d'acqua quando vado a sbattere contro di lui. Rispetto al fratello è un po' più basso e meno muscoloso, ma è ben messo tutto sommato. Ed è anche gentile. Un sogno in pratica. Senza fare domande sulla mia presenza lì va nella camera, dove Blake dorme ancora, e recupera dall'armadio una sua felpa per farmela indossare dato che indosso ancora il vestito di ieri sera. Mi presta anche dei pantaloncini, estremamente grandi tanto quanto la felpa, prima di avvertirmi che sta uscendo.
-Se, come penso, non avete fatto nulla stasera stai attenta perché sarà parecchio nervoso al suo risveglio- mi avverte prima di chiudersi la porta alle spalle. Be', almeno non ha pensato che fossi andata con suo fratello.
Mi avvicino al frigo per vedere se c'è qualcosa di commestibile all'interno. Stiamo pur sempre parlando di due uomini che vivono da soli e per di più due sportivi. È già tanto che non ci sono integratori che riempiono il frigo completamente. Mi piego in avanti per guardare meglio cosa posso mangiare e nel farlo mi mantengo all'anta. Alla fine opto per una semplice mela e mi rimetto in posizione eretta. Per poco non svengo quando, voltandomi, mi accorgo di Blake con addosso solo i boxer che mi scruta. Incrocia le braccia al petto e alza il mento in un atto di supremazia e io mi prendo tutto il tempo per ammirarlo. Partendo dalla sua erezione.
-Buongiorno Stallone- risalgo lentamente su con lo sguardo, fino ad osservare i pettorali messi in risalto dalla posizione che ha assunto per poi arrivare al suo viso. Mi rivolge un sorrisetto di scherno prima di salutarmi.
-Ciao Furia. Dormito bene?- abbassa lo sguardo sul mio corpo e si infastidisce corrucciando le labbra. Seguo il suo sguardo e mi accorgo che sta osservando i vestiti che indosso.
-Rilassati, me li ha dato Alessio prima di uscire. So quanto ti infastidisce che qualcuno indossi i tuoi vestiti- gli spiego avvicinandomi alla penisola della cucina e appoggiandomici contro con la mela ancora in mano. Blake avanza sospettoso verso di me fino a toccarmi le dita con le sue. Perdo la facoltà di respirare mentre mi immergo nel verde dei suoi occhi, fino a quando non sposta la sua mano che mantiene una mela. Senza smettere di guardarmi la addenta con aria vincente, quindi si allontana di poco per permettermi di respirare e mi accorgo che quella che sta mangiando è la mia mela!
-Cosa vuoi per colazione?- decido di essere matura e di ignorare la sua proposta di sfida perché mi fa ancora male la testa. Il suo sguardo torna a squadrarmi dalla testa ai piedi e un lampo di desiderio gli attraversa gli occhi.
-Uova. E tu?- risponde dopo un'infinità. Te. Vorrei mangiare te. Invece dico che voglio dei pancake.
Quando ho preparato la colazione ad entrambi lo conduco verso il divano. Dopo una discussione su lui che vuole mangiare sulla penisola e io che voglio mangiare sul divano mi accontenta seguendomi e sedendosi accanto a me. Poggio tutto sul tavolino difronte e incrocio le gambe sotto al sedere lasciando intravedere i pantaloncini di Alessio che indosso.
-Ti ha prestato anche le mutande per caso?- sbuffa Blake alla loro vista. Credo non se ne sia accorto prima. Con una scrollata di spalle gli passo il suo piatto con le uova fritte e bacon.
-Perché vuoi mangiare sul divano non lo capisco- continua a lamentarsi anche quando ormai ha finito la sua colazione mentre io sto ancora assaporando la mia.
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Il Mio Destino Sei Tu
RomansaAisha Price ha sempre avuto una predisposizione per il drammatico e il catastrofico e un gran talento nel pensare sempre al peggio e quando questo si avvera decide di partire per l'America. Con un tumore al cervello e il primo anno di università che...