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AISHA

Dicembre...

Finalmente è arrivata l'ora. Stiamo per partire per New York. La Grande Mela!! Io e Brian abbiamo organizzato l'intero viaggio. Prima tappa NY poi Los Angeles, baby, il 26 dove resteremo fino al 28, poi andremo in Tailandia per il resto delle vacanze. È stata un'idea di Brian, si è ricordato della mia lista e non ha voluto sentire ragioni, neanche sul prezzo. Lui e i ragazzi hanno pagato l'intero viaggio e hanno contribuito anche i miei fratelli.

In questo mese sono successe molte cose. Innanzitutto Alyssa si è svegliata e sta bene, ringraziando il cielo, e i medici le hanno dato il permesso di venire dicendo che le avrebbe fatto bene un viaggio. Io e lei abbiamo chiarito, definitivamente, e siamo tornate amiche come prima, se non più. La sua storia con Oliver è più seria che mai. È stato tutto il tempo al suo fianco e quando si è svegliata è scoppiato in lacrime. Alyssa ha voluto lui durante la riabilitazione per le gambe.

Blake e Aria... be' non so cos'è successo tra loro. Adesso si fanno vedere in pubblico insieme e si baciano invece di stuzzicarsi solamente, ma dico di non stare insieme anche se non li capisco proprio. Però sono contenta che Blake la lasci avvicinare, non lo fa mai con nessuno. Ma questo trasferimento sta facendo bene a tutti. Ha legato anche con i ragazzi, specialmente Brian. Chi lo avrebbe mai detto eh?

Jake e Alessio passano molto tempo insieme dato che quasi tutti siamo fidanzati o abbiamo qualcuno con cui passare il tempo. Almeno è quello che dicono loro. Cioè quando usciamo tutti insieme, anche se in "coppie" non li escludiamo mica.

Per quanto riguarda me e Brian la situazione è in stagnazione. Ovvero non stiamo insieme, non andiamo più a letto insieme dopo che mi sono rifiutata di farlo fino a quando la nostra relazione non si fosse chiarita del tutto. Ma ogni tanto ci baciamo, quando stiamo da soli, e ci stuzzichiamo... e ci tocchiamo, ma poi continuiamo a fare finta di niente e a stuzzicarci normalmente. Anche se passiamo comunque molto tempo insieme, grazie alla mia lista soprattutto. Proprio la settimana scorsa infatti ho potuto cancellare un altro punto: farmi tre tatuaggi.

Ho finito anche il ciclo di chemio... Il dottor Ross ha detto che sto molto meglio, anche se mi sento uno schifo ogni giorno che passa, e che devo stare sotto controllo perché anche se ora l'ho sconfitto potrebbe sempre ritornare. È stato lui a convincermi a fare questo viaggio. Non volevo più andarci quando ho iniziato a sentirmi male, ma mi ha rassicurato che mi avrebbe fatto bene però mi ha convinto quando ha detto che suo figlio, Brian, non vedeva l'ora di fare questo viaggio. Era elettrizzato all'idea di farlo on me. e prima di andarmene dalla clinica mi ha chiesto di dirgli la verità. E so che ha ragione per questo ho deciso che una volta in hotel glielo dirò. Devo farlo. Se lo merita.

Così ora siamo tutti e otto nel minivan che hanno affittato i ragazzi per il viaggio. Avanti ci sono Blake, che sta guidando, e Aria sul sedile del passeggero. Noi altri stiamo indietro e nonostante ci sia spazio noi ragazze stiamo in braccio dei ragazzi. Alyssa in braccio a Oliver, che non la lascia neanche un minuto da sola, e io in braccio a Jake. Mi alterno tra lui, mio fratello e Brian. Ormai abbiamo un ottimo rapporto tutti quanti quindi non è strano stare seduta in braccia a Jake o Oliver, quando si stacca da Alyssa.

L'hotel che Brian ha insistito per prenotare è... wow. Credo sia a cinque stelle. È gigantesco e sono sicura ci siano persone, abbastanza ricche, che vivono qui stabilmente. Come Chuck Bass in Gossip Girl. Ora che ci penso un'altra delle cose che voglio vedere è l'Empire State Building.

Dopo aver fatto il check-in e aver lasciato le valigie in camera ci separiamo in base ai nostri interessi, domani invece visiteremo la città tutti insieme. I dividiamo in gruppi restando con qualcuno che comunque c'è già stato. Io sto con Brian, abbiamo deciso di restarcene in hotel per riprenderci dal viaggio e uscire tra un paio d'ore per la cena, Aria e Blake con Alessio e Jake, andranno in cerca di qualche locale per stasera e Alyssa con Oliver, optano per un bagno termale visto che il viaggio è stato pesante per lei. A dire il vero lo è stato anche per me, ma non voglio preoccupare o rovinare il viaggio a nessuno quindi non lo do a vedere.

Noi ragazze abbiamo una camera e i ragazzi un'altra, ma sono comunicanti. In pratica c'è una porta che permette l'accesso diretto ad entrambe le stanze. Lo scopro trovandomi Brian, all'improvviso, seduto su uno dei tre letti a una piazza e mezzo, mentre io esco dal bagno dopo una doccia rapida. Volevo dormire un po' prima di cena dato che stasera usciremo e faremo tardi e io sono già stremata e senza forze.

-Ho preso le ciambelle- si giustifica come se quello e il suo sorriso perfetto gli dessero il diritto di entrare qui come se fosse casa sua. Vabbè che mi ha vista nuda e tutto quanto, ma esiste la privacy! Eppure non riesco ad arrabbiarmi vedendo il suo sorriso.

-Sai che mi da fastidio quando fai così- rispondo andando verso di lui per prendere la scatola con le ciambelle, quindi vado verso il divanetto al centro della stanza proprio difronte una tv a schermo piatto e un tavolino di vetro, e mi siedo iniziando ad esaminarle.

-Però ho portato le ciambelle. Non merito di mangiarne almeno una?- si siede accanto a me, con le ciambelle di mezzo. Non mi guarda, piuttosto incrocia lascivo le gambe e inizia a girare i canali. Ci manca solo che metta i piedi sul tavolino.

-Prego, fa pure come se fosse la tua camera questa- ovviamente sono ironica, ma quando si volta verso dii me con metà ciambella già in bocca e lo zucchero su tutta la faccia non posso fare a meno di sorridere e pulirlo con le dita. Tolgo lo zucchero dalle sue labbra e poi pulisco le mie dita leccandole, senza mai smettere di guardarlo. E lui ha lo sguardo fisso sulle mie labbra che si allargano ancora di più in un sorriso.

-Anche tu hai lo zucchero sulle labbra- dice come in trance. Sposta le ciambelle sul tavolino e si avvicina a me gattonando sul divano fino a farmi sdraiare sotto di lui. Si posiziona tra le mie gambe, lo sguardo carico di desiderio, il suo peso su di me. Si avvicina lentamente e mi lecca il labbro inferiore. Poi mi traccia il contorno delle labbra con la sua lingua in un modo davvero sensuale e seducente.

Si avventa sulle mie labbra con passione, le nostre lingue si incontrano, li tiro i capelli alla base del collo, poi passo a graffiargli la schiena affondandoci le unghie. Quanto mi fa stare bene, è incredibile. Dopo un attimo che non vorrei passasse mai, appoggio le mani sul suo petto e interrompo il bacio.

Non voglio stare con lui senza sapere cosa siamo. È già abbastanza grave per me baciarci in questo modo ed essere solo amici.

Brian mi scruta con i suoi occhi, fino a toccarmi l'anima e, senza dire una sola parola, si alza lasciandomi libera di respirare, ma allo stesso tempo sento la mancanza del suo calore. Mi tende una mano e mi porta sul letto. Ci infiliamo sotto le coperte uno difronte all'altra e ci guardiamo sorridendo.

Qualcuno disse che gli occhi sono lo specchio dell'anima, aveva ragione, ma gli occhi di questo ragazzo possono anche essere la porta dell'inferno. Io le ho provate entrambe. E non posso farne più a meno. Quando gli occhi mi si iniziano ad appesantire, Brian mi tira a sé facendo aderire la mia schiena al suo torace e mi abbraccia stretta. Mentre mi accarezza le spalle e canticchio una ninna nanna, A La Nanita Nana, mi addormento.

Quando mi sveglio non posso fare a meno di aggrovigliarmi tra le lenzuola e fare versi incomprensibili. A volte ne sento la necessità, altrimenti non riesco a svegliarmi del tutto. Non so perché. Quando mi giro e finisco a pancia in giù, aprendo braccia e gambe per occupare tutto il letto, sento sotto il mio braccio dei pettorali. Li tocco a tastoni fino ad arrivare alla faccia e poi ai capelli quindi mi volto verso il corpo immobile.

-Mi hai schiacciato... Ma fai sempre così quando ti svegli?- dice divertito mentre io sono ancora nella stessa posizione. Realizzo di colpo che, non ci siamo mai svegliati insieme con tranquillità. Uno dei due doveva sempre scappare via...

-Che ore sono? Mi sono persa la cena?- chiedo sbadigliando

-Sì e ti sei persa anche l'uscita. Eri stanca e non ti ho voluto svegliare. Gli altri sono usciti dopo aver cenato mentre io sono rimasto qui tutto il tempo-

-Non hai mangiato neanche tu?- chiedo biascicando un po' le parole

-No. Infatti sto morendo di fame. Ma non volevo rischiare di svegliarti alzandomi. Ora però ordiniamo il servizio in camera-

-Ma io volevo uscire! Avresti dovuto chiamarmi- rispondo infastidita anche se sono sollevata di non dover uscire.

-Sì, l'ho capito dal modo in cui dormivi... Su alzati- sposta il mio braccio e la mia gamba sinistri per poter alzarsi, ma prima di farmi si avventa sul mio sedere per mordermelo.

-Ahi!- strillo d'istinto 

Il Mio Destino Sei TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora