BLAKE
Io e Aria siamo a letto da ore, dovremmo alzarci, ma nessuno dei due ne ha la minima voglia. Ecco spiegato perché stiamo scherzando e ci stiamo facendo il solletico stuzzicandoci di continuo e ridendo come pazzi. Siamo nel suo appartamento e le ragazze sono di là con i ragazzi. Ci hanno chiesto più volte cosa stessimo combinando senza ottenere risposta se non risate più forti, ma non hanno avuto il coraggio di entrare nella stanza. È per questo che non stiamo facendo niente. Non mi piace trattenermi e voglio sentire tutti i gemiti e le urla che provoco ad Aria quando lo facciamo quindi in presenza di altre persone è decisamente escluso.
Ad un certo punto sentiamo le ragazze cantare, o meglio urlare, come delle oche tanto da farci incuriosire e lasciare il letto per raggiungerli. Tirano Aria verso di loro che inizia a cantare al karaoke. È giusto in mezzo e non ha bisogno di leggere le parole perché conosce la canzone come le altre. È una canzone di Tini ovviamente, Respirar. Aria è davvero felice e le ragazze sembrano essersi riprese bene. Raggiungo gli altri ragazzi all'altro lato del divano che stanno ridendo per l'esibizione delle ragazze. Ma tutti noi, da Alessio a Jake, le guardiamo con un profondo affetto.
Quando finiscono di torturarci Aisha mi rivolge un'occhiata pungente. È quella da interrogatorio. Ormai la conosco bene, non so quante volte l'ho vista con quell'espressione. Sono ferme al centro della stanza abbracciate tutte e ci osservano con attenzione.
-Quando partirete?- mi chiede mia sorella son un sorriso che ultimamente ho visto troppo poco sul suo viso
-Una settimana prima di voi. Poi vi raggiungeremo e arriveremo insieme a NY- le spiego per la decima volta.
-Non posso credere che diventerai un principe- mi stuzzica. So che sta scherzando, ma reagisco d'istinto.
-Non diventerò mai un principe Aish- sbotto troppo infastidito di quanto avrei dovuto esserlo. Lo sguardo di Aria si punta subito su di me e un senso di dispiacere mi risale fino in gola quando vedo il suo sguardo dispiaciuto. Aisha e gli altri cambiano subito argomento vedendo quando Aria ci sia rimasta male, ma è troppo tardi. Non faccio altro che deluderla.
Restiamo insieme per un altro paio d'ore a scherzare e parlare delle partite che dovremmo ancora giocare e del viaggio, dell'università e alla fine arriva l'ora di andare. Speravo che Brian e Oliver restassero così da avere una scusa per passare del tempo da solo con Aria e chiarire, non ha fatto altro che evitarmi da quando l'ho ferita. Perché so che è così. Ma invece decidono di andarsene a casa di Jake e passare un po' di tempo insieme.
-Aria vuoi venire da me?- le chiedo lo stesso di nascosto, senza dare troppo nell'occhio.
-Preferisco restare con le ragazze- non mi guarda neanche negli occhi. Gira il viso dall'altro lato, anche quando cerco di baciarla così da farmi sfiorare solo la sua guancia.
-Va tutto bene tra noi?-
-No- risposta secca, chiara, immediata. Finalmente incontra il mio sguardo, ma è di ghiaccio. Ho i brividi per l'intensità e la rabbia che intravedo nei suoi occhi scuri.
-Dai bambolina... Sai che non intendevo...-
-E cosa intendevi? Eh? Mi sembra più che chiaro ormai che tu non vuoi questa vita ed io non ti obbligherò ad accettarla- mi interrompe scattando con le braccia sul mio petto per spingermi. I ragazzi ci hanno sentiti, ma fanno finta di niente continuando a parlare tra loro nonostante stiano cercando di afferrare qualche parola della nostra conversazione.
-Furia, possiamo parlare da soli?- le prendo le spalle con le mani e la avvicino ad un centimetro dal mio viso, lei incrocia le sue al petto.
-Credo che dovresti andare ora- si porta una mano sull'addome come a voler proteggere nostro figlio da e. è assurdo, cazzo.

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Il Mio Destino Sei Tu
RomanceAisha Price ha sempre avuto una predisposizione per il drammatico e il catastrofico e un gran talento nel pensare sempre al peggio e quando questo si avvera decide di partire per l'America. Con un tumore al cervello e il primo anno di università che...