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BLAKE

Abbiamo organizzato una serata tra ragazzi, eccetto Brian ovviamente che doveva "parlare" con mia sorella. Non voglio neanche approfondire la questione o potrei vomitare... Io e i ragazzi abbiamo passato la maggior parte del tempo nel bar dell'hotel sparando cazzate di qualunque, o facendo la cosiddetta conversazione. Ma a metà serata io e Oliver decidiamo di raggiungere le nostre rispettive ragazze mentre Alessio e Jake faranno un giro della struttura. Chissà che io fratello non riesca a trovare una ragazza com'è successo a me. Non voglio che stia da solo anche se da solo proprio non lo è mai dato che c'è sempre Jake con lui. Mi manca parlare con i miei fratelli. Dopo aver incontrato le ragazze io e Aria ci allontaniamo da Oliver e Alyssa. Cercando di distrarla con baci e poi coprendole gli occhi riesco a portarla fino alla porta della piscina.

-Dove siamo?- mi chiede con un sorriso malizioso che faccio mio con l'ennesimo bacio

-Ti fidi di me?- le sorrido sulle labbra, le mani ai lati della sua testa appoggiate sulla porta ancora chiusa.

-Sempre- adoro sentirglielo dire cazzo... Le do un altro rapido bacio.

-Allora seguimi- la prendo per mano e la conduco all'interno dove ci siamo solo noi. Lei si guarda intorno prima di voltarsi verso di me e inarcare un sopracciglio, le braccia al petto.

-Se mi dici che vuoi fare il bagno nudi in piscina me ne vado- se qualcuno non la conoscesse penserebbe che sia seria, ma io la conosco troppo bene.

-Ne varrà la pena. Farò in modo che sia così- sorrido allusivo mentre mi avvicino circondandola con le mie braccia mentre lei appoggia le mani sul mio petto.

-So che non abbiamo mai parlato della nostra... situazione, ma vorrei davvero poterti definire mia e reclamarti davanti a tutti come tale- giuro che la sento trattenere il respiro e la sua espressione piena di speranza mi fa capire che potrebbe essere vero e non il frutto della mia fantasia.

-Un'etichetta la vedo come una cosa riduttiva per noi, dopo tutto ciò che abbiamo passato insieme, ma vorrei che fossi la mia donna- okay sì potrebbero sudarmi leggermente le mani, ma in mia difesa, lei è tutto ciò che voglio.

-Prima o poi ti metterò un anello al dito e sarà per sempre. Sempre che tu lo voglia certo- to iniziando a parlare a vanvera, ma solo perché lei se ne sta lì, tra le mie braccia a guardarmi con quegli occhioni in silenzio. Sì, sta sorridendo, ma non parla, non dice niente, si sporge solamente verso di me quel tanto da unire le nostre labbra.

-Questo era un sì?- è davvero capace di esasperarmi. Insomma che ciò vuole a dire due lettere?

-Tu che dici? Certo che è un sì. Sì, sarò la tua donna e tu sarai il mio uomo- si sporge in avanti per baciarmi con più passione stavolta, usando anche la lingua.

-Solo mio- sussurra allontanandosi appena prima di ricominciare.

-Solo tuo- rimarco il concetto stringendole anche il sedere con una mano mentre poso l'altra sulle sue mani, ancora sul mio petto.

-Ci sono ancora troppi vestiti per i miei gusti...- dice maliziosa. Sì, è proprio la ragazza perfetta per me.

-Sono d'accordo- e inizio a spogliarla senza nessun pudore. Non faccio neanche caso a cosa indossa, come lei non fa caso a ciò che indosso io. Restiamo entrambi in biancheria intima eppure continuiamo a guardarci negli occhi, ancora appiccicati, ancora con le dita intrecciate. Fa molto freddo qui, nonostante siamo al chiuso e ci sia l'aria condizionata accesa ovunque.

Prendo l'iniziativa e mi avvicino al bordo della piscina, senza lasciare Aria che con l'altra mano si copre il petto. Non perché abbia vergogna, ma perché sente freddo. Avverto i suoi brividi. Scendo il primo scalino mentre lei è ancora ferma sul bordo. Mi immergo fino alle ginocchia prima di assicurarle, con mio sollievo, che l'acqua è riscaldata. Non credo che sarei riuscito a restarci per troppo tempo se fosse stata gelida.

Il Mio Destino Sei TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora