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ALESSIO

Ha baciato mia sorella. Sono passati giorni, abbiamo giocato delle partite e poi lui ha dato le sue solite feste per festeggiare dato che abbiamo vinto sempre, eppure non riesco a superarlo. So che è stata lei a saltargli addosso, ma non sono arrabbiato con lei, non più almeno. In particolare perché non lo sapeva e poi non volevo darle più problemi di quelli a cui deve già pensare. Però con Jake è diverso... Forse sono un tantino geloso, ma non mi piace l'idea che qualche ragazza gli possa saltare addosso come fanno con i suoi amici della squadra. Lo fanno anche con me e Blake e lui è impegnato! Quindi perché dovrebbero farsi scrupoli con un single sexy come lui? Non lo fanno, semplice. Però non gliene ho parlato. Non voglio che si senta ancora più in colpa per voler mantenere segreta la cosa. Lo capisco, davvero, ma non so per quanto posso accettarlo.

Ieri sera sono stato a casa sua e poi sono tornato nel mio appartamento sul tardi. Ho trovato la porta chiusa... Segno che Blake era in compagnia, quindi mi è toccato andare nella camera degli ospiti. Quando mi sveglio incontro Aria nel nostro salotto, come avevo già immaginato, così senza chiederle nulla vado in camera mia, dove Blake russa ancora profondamente, e le passo alcuni dei miei vecchi vestiti dii quando ero ancora mingherlino. Le vanno comunque grandi, ma sempre meglio dei vestiti che porto ora. So che Blake si incazzerà per questo, ma so anche che non le avrebbe dato i suoi vestiti perché la vede come una cosa estremamente intima, più del sesso addirittura, perché costituisce un dopo o almeno è quello che mi dice sempre quando gli chiedo la motivazione. Fino ad ora solo nostra sorella ha avuto il permesso di indossare i sui vestiti. Ma io credo che, avendo reso il sesso una cosa così futile, abbia bisogno di avere qualcosa che per lui rappresenti il livello massimo di intimità. E ha scelto i vestiti per questo limite.

-Se, come penso, non avete fatto nulla stasera stai attenta perché sarà parecchio nervoso al suo risveglio- la avverto prima di chiudermi la porta alle spalle. Non voglio assistere al risveglio di mio fratello né a ciò che accadrà dopo quindi vado nell'appartamento difronte, da mia sorella. Non passiamo un po' di tempo solo io e lei da parecchio. Vado in camera sua, dov'è ancora rannicchiata sotto le coperte, e mi siedo sul bordo del letto per poi sdraiarmi accanto a lei e iniziare ad accarezzarle i capelli. Lei si accoccola contro il mio petto portandosi le coperte con sé, ancora gli occhi chiusi.

-Che ci fai qui?- mi chiede con voce impastata dal sonno.

-Stavo pensando che potremmo passare la giornata insieme, come ai vecchi tempi. Solo noi due. Una giornata fratello-sorella, che ne dici?- le chiedo a voce bassa continuando ad accarezzarla.

-Mi piace l'idea. Non passiamo più molto tempo insieme- accetta prima di strofinarsi contro il mio collo. ma quant'è dolce e affettuosa la mia sorellina? La amo, cazzo. Non so neanche dire quanto. Se la terapia non dovesse andare a buon fine... Credo che non riuscirò mai a superarla.

-Adesso smettila di pensare però e restiamo così un altro po'- aggiunge aprendo appena solo l'occhio destro per guardarmi. È sempre stata brava a capire i miei pensieri, la maggior parte delle volte almeno. Così come io sono bravo a capire i suoi.

-Preparo la colazione mentre tu ti svegli del tutto- le propongo dopo un po' che siamo abbracciati. Vado verso la cucina e inizio a prendere tutti gli ingredienti per fare i pancake. Non credo che Alyssa sia in casa, per nel caso dovesse tornare tra poco ne farò qualcuno in più.

Mi mancava vederti ai fornelli... Ultimamente siamo tutti troppo presi dalle nostre cose per vederci- nella sua voce noto un tono accusatorio, ma non ne capisco il motivo quindi devio il discorso.

-Già. Allora, come vanno le cose col quarterback?- le chiedo continuando a mescolare gli ingredienti in una ciotola.

-Non vanno. È uno stronzo e mi fa fare cose che non vorrei... Tipo baciare Jake davanti a tutti per farlo ingelosire. Scusa ancora per quello- non ne abbiamo più parlato da quand'è successo perché lo tira fuori ora? E poi perché mi chiede scusa per averlo baciato? Non ha senso... E se sapesse? All'improvviso sento una vampata di calore che mi costringe a togliermi la maglietta così da restare a torso nudo.

-Gli allenamenti ti fanno bene. Sei molto più in forma adesso, guarda che addominali- dice ridendo mentre io mi volto di spalle per versare l'impasto nella padella.

-Già, mi sto allenando di più ultimamente. Qui i ragazzi vogliono arrivare ai playoff e non posso di certo essere io a rovinare tutto- la assecondo anche se non so dove vuole arrivare.

-Tu e Jake state passando molto tempo insieme vero?- mi raggiunge vicino il piano della cucina prendendo i pancake e posandoli su un piatto.

-Insomma, lo capisco. Io ho questa cosa con Brian mentre Blake è preso da Aria e Alyssa è concentrata su Oliver e a farlo penare-

-Aish perché non mi dici quello che vuoi davvero dirmi senza tutti questi giri di parole?- le chiedo passandole l'ultimo pancake. Ci sediamo uno difronte all'altra al piano della cucina e iniziamo a mangiare.

-Vi ho visti Ale...- non dà nessuna spiegazione, non aggiunge altro. nulla. Resta solo ferma lì con gli occhi puntati su di me. Lentamente poso la forchetta nel piatto, incrocio le mani appoggiandoci il mento sopra e la guardo a mia volta cercando di apparire calmo. Infondo non so cos'ha visto o crede di aver visto.

-Cos'hai visto esattamente?-

-Alla partita. Ero venuta a cercarti per avvisarti che stava per iniziare e vi ho visti vicino gli armadietti... Che vi baciavate- non sembra sconvolta o disgustata. Solo, delusa e dispiaciuta forse. Ricordo quella partita. Ero ansioso, non volevo rovinare tutto alla squadra e Jake mi ha preso da parte e mi ha calmato e sì, c'è scappato anche un bacio, ma non credevo che qualcuno ci avesse visti. E ora mi ritrovo di nuovo a fare una scelta: mentir per l'ennesima volta a mia sorella o sfogarmi con lei? Mi basta guardarla attentamente per capire cosa fare.

-Sì. C'è qualcosa tra noi. All'inizio stavamo cercando di capire cosa fosse, ma poi è diventato qualcosa di più. Almeno per me- le spiego rapidamente.

-Perché non me lo hai detto prima? Credi ti avrei giudicato? E Blake? Nostro fratello lo sa?-

-No. Lo sai solo tu adesso. E il motivo del mio silenzio era che stavo cercando di conoscermi e poi quando ho capito di essere gay... Ero già andato avanti con Jake e lui non vuole dirlo per non essere giudicato. Qui nessuno conosce noi, mentre lui ci ha vissuto per tutta la vita e tutti lo adorano perché fa parte del trio dei più forti del campus e io non voglio rovinare tutto- mi passo le mani sul viso e sento il rumore di una sedia che si sposta e poi le braccia di mia sorella che mi stringono a sé e io mi lascio cullare da lei. Mi sento più leggero adesso che non devo più mentirle.

-Lo capisco, ma perché non dirlo a noi A? A Blake? Sarà così dispiaciuto che ti non ti sia fidato di lui. Lo sono anch'io e mi dispiace che tu abbia dovuto affrontare tutto da solo, ma ora non lo sei più. Non dirò nulla, ma non puoi continuare a vivere con questo segreto-

-Lo so, ma per ora non posso fare altrimenti...- per fortuna decide di lasciar cadere il discorso e riprendiamo a chiacchierare mentre mangiamo uno di fianco all'altra.

Il Mio Destino Sei TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora