Ruby si alzò dal letto dello stesso umore in cui si era coricata, cioè fuori di sé dalla rabbia. La sera prima era decisa a far fuori Elen, il demone che nel mondo degli umani le faceva da madre.
Era tornata a casa e l'aveva presa per collo, sbattendola contro il muro con una tale violenza che un normale essere umano non sarebbe mai potuto sopravvivere. Stava quasi per rompergli l'osso del collo, finché come al solito intervenne Lash, apparendo dal nulla e mandando in fumo il suo progetto.
Andò in bagno e con gesti bruschi si spoglio', togliendosi una delle sue sottovesti si pizzo con cui si ostinava ad andare a letto. Si infilò sotto la doccia, dove l'acqua calda le offrì un po di relax. Uscì dalla doccia ed entrò nella stanza, senza degnarsi coprirsi ed ancora gocciolante d'acqua. Si diresse verso l'armadio con l'intenzione di indossare le cose più scollate e corte che possedeva, per l'umore che aveva ci voleva il giusto capo d'abbigliamento e ovviamente con rabbia ci stava d'incanto la sua gonna di pelle che copriva a malapena il fondo schiena e la sua camicetta rossa senza maniche e semi trasparente.
Appena aprì l'armadio la sensazione di essere osservata la pervase. D'istinto si voltò e quello che vide fu Lash steso sul suo letto con il suo solito sorrisetto stampato in quel bel viso, intento a fissare il corpo nudo di Ruby.
- Ti piace quello che stai guardando? - domandò Ruby con tono sarcastico
- Ti starei a guardare per ore, per non parlare del fatto che sei ancora bagnata e la cosa ha il suo fascino- rispose lui con lo stesso identico tono di voce.
- Esci di qui se non vuoi diventare fumo- lo minacciò lei
Lash scattò in piedi come una molla alzando le mani in segno di resa, ma non se ne andò, anzi si avvicinò a Ruby finché il corpo nudo di lei e quello vestito di lui non si sfiorarono.
- Sei sempre perfetta Ruby. Non ti ho mai dimenticata, nemmeno per un secondo- gli sussurrò lui in modo sensuale
- Allontanati da me e subito, la minaccia è sempre valida duca- rispose lei gelida, ma un leggero tremore la contraddi'
- Io non ho paura di te. Lo so che ti sono mancato pure io, sento il tuo sangue ribollire nelle tue vene quando mi avvicino a te- la stuzzicò lui sensualmente
- Vattene Lash è l'ultimo avvertimento- lo avviso '
Lash indietreggio' fino alla porta, ma prima di uscire aggiunse - Ruby che tu lo voglia o no, noi ci apparteniamo. È solo questione di tempo perché tu cada di nuovo nel mio letto e quando accadrà non ti lascerò scappare più- dopo aver pronunciato quelle parole, Lash si voltò e la lasciò di nuovo sola.
Ruby sbuffo' ignorando il comportamento di Lash e tornò a concentrarsi sui vestiti.
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ORE 7.45La spider rossa fiammante, con al volante Katy, accostò e Ruby ci monto' sopra senza battere ciglio, non rivolse nemmeno una parola alla sua amica lungo il tragitto che conduceva alla scuola.
Appena la spider si fermò nel parcheggio, gli studenti presenti si voltarono per vedere a chi appartenesse la lussuosa auto. Katy prima di scendere restituì le chiavi a Ruby che le prese nel modo più scortese possibile.
- Si può sapere che hai?- domandò Katy stufa del silenzio tombale di Ruby
- Non si vede? Sono di pessimo umore- rispose lei seccata solo nel sentire la voce dell'amica umana
- Questo credo di averlo già capito, ma è da ieri sera che ti comporti così, non è che per caso centra qualcosa un ragazzo bellissimo con gli occhi di colore diverso dal normale e che il suo grado di parentela con te è quello di essere tuo cugino?- ironizzo' leggermente Katy
Ruby la guardò di sbieco - Può darsi, ma non ho nessuna intenzione di perlartene-
Katy alzò le mani - Va bene va bene, non ti scaldare, io non ho fatto niente e quindi vedi di non rifarti con me ok?-
Ruby scese dalla macchina senza rispondere, ignorando completamente gli sguardi intriganti che gli mandavano i ragazzi e gli sguardi d'odio provenienti dalle ragazze. Quella mattina l'appetito insaziabile di vizi capitali che la divorava ogni mattina non si era presentato, anzi ogni paio d'occhi che si posavano su di lei o sul suo corpo la infastidivano talmente tanto da essere tentata di far fuori ogni singolo studente presente nella scuola, professori compresi.
Con passo deciso arrivò nella sua aula e si sedette nel suo banco ignorando di nuovo gli sguardi dei maschi che si posavano sulle sue gambe e sul suo seno, se fosse stato un'altro giorno si sarebbe decisamente divertita e sfamata, ma sfortunatamente oggi non era il giorno giusto.
Attese l'arrivo del professore di lettere persa nei suoi più oscuri pensieri, cercando un modo per liberarsi dalla presenza sgradita di Lash nella sua casa e nella sua esistenza.
La seconda campanella suonò e il professore fece il suo ingresso, aveva un'espressione corrugata evidentemente anche per lui la giornata era cominciata male.
- Ragazzi buon giorno, prima di iniziare il nuovo argomento di quest'anno, sono lieto di informarvi che avrete un nuovo compagno di classe, siate gentili e accoglietelo come si conviene- iniziò a dire il professore senza entusiasmo.
Sulla porta comparve Lash in tutta la sua bellezza in stile casual, Jeans attillati neri gli cadevano perfettamente sui fianchi e la maglietta rossa attillata con il logo delle Harley Davidson stampato in pieno petto mostrava il suo fisico muscoloso e perfetto.
Appena Ruby vide Lash, scattò in piedi in preda alla rabbia - e no! Anche qui no! Ma perché non te ne torni da dove sei venuto una volte per tutte!- urlò Ruby
Tutti si votarono nella sua direzione, compresa Katy che si era seduta al suo solito posto accanto a ruby, completamente scioccata da quello che aveva detto. Il volto professore si induri' notevolmente
- Signorina Black si può sapere cosa sta farneticando stamattina?-- Mi rifiuto di frequentare questa classe insieme a quell'essere. Se entra lui io me ne vado- sputo' fuori Ruby velenosa
Le ragazze della classe che come previsto si erano già perse negli occhi viola di Lash, i loro sguardi si fecero languidi e i loro gesti quotidiani divennero decisamente sensuali, cosa che la fece infuriare Ruby ancora di più.
Lash invece parve offeso dalle parole di Ruby, ma non disse nulla.
- Signorina black credo che lei non abbia l'autorità per decidere in che classe stare lei o qualsiasi altro studente. Ora si sieda e mantenga un minimo di silenzio- la ammonì il professore, spingendosi gli occhiali dalle spesse lenti, un po di piu' sul naso.
Ruby non si mosse, Lash, il suo stolker personale come si usava dire tra gli umani, la stava decisamente pressando, prima si presentava dopo cento anni dal nulla, poi si impadroniva di casa sua e ora anche delle sue prede, no non poteva più accettarlo.
- Io me ne vado- disse rabbiosa, raccogliendo le sue cose sparse sul banco
- Signorina Black si fermi o sarò costretto a mandarla in direzione- la voce del professore era rabbiosa
Ruby ignoro' la minaccia del professore e con un ghigno malefico gli rispose - Sa invece dove la mando io Carl? - disse Ruby chiamando il professore per nome, minimizzando così la sua posizione da insegnante - all'inferno- continuò lei
Il professore si alzò in piedi cercando di riprendere il suo potere - Subito in direzione signorina black, le conseguenze di quest'affronto non rimarranno impunite. Sua madre non sarà affatto contenta quando avrò finito di parlare con lei-
Ruby non attese oltre, con passo deciso e autorevole si avvicinò al professore, fissandolo negli occhi e quando fu a pochi centimetri dal suo viso, gli prese la cravatta e lo attirò ancora di più a se e con voce sensuale disse sottovoce, in modo che solo il professore e Lash, che era lì vicino, potessero sentire
- Sa professore le dico un segreto, che spero rimanga tale se vuote continuare a vivere, non scherzavo sul fatto che andrà all'inferno, so tutto sui suoi peccatucci quotidiani, quando morirà lei finirà dritto nel secondo girone dell'inferno e mi creda non sarà piacevole-Il professore sbianco' e Ruby uscì dall'aula sbattendo la porta talmente forte che i cardini della porta stessa cigolarono di dolore.
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la prima demone del paradiso ( In Revisione)
FantasyA volte gli umani non hanno bisogno degli Angeli per salvare il mondo dal male, ma forse di un demone si...