capitolo 28 ora si gioca a carte scoperte parte 3

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- vedo con piacere che hai capito con chi hai a che fare- la voce di Ruby era bassa e aveva acquistato un tono sensuale

Il cervello di Samael era un turbinio di pensieri di ogni genere, ma c'erano due parole che Ruby aveva detto che non capiva l'esatto significato - Ruby cosa intendevi con 'questa non è la mia battaglia, per ora'?-
- semplice mio tenero angioletto, inizierò la mia battaglia contro gli angeli solo nell'esatto momento in cui saliro' sul trono. Ora invece sono solo Ruby, una demone a cui piace giocare con gli angeli, ma non ho intenzione di sterminarli-

- quindi in poche parole stai dicendo che vuoi giocare con me? -

-esattamente-

- e in che modo? -

- oh samael ci sono molti giochi che vorrei sperimentare con te, e sta pur certo che tu starai al gioco- la voce di Ruby continuava ad affievolirsi fino a diventare un sussurro

- e se io non volessi giocare con te? -

- beh diciamo che ho molti metodi di persuasione. Uno a caso? Anna-

- no lei no!- rispose subito samael strattonando con forza le catene

La bocca di Ruby si contorse in una smorfia - la ami?- si ritrovò a domandare

- certo che si!- rispose frettolosamente samael distogliendo lo sguardo

Gli occhi di Ruby si strinsero a due fessure - sai agli angeli non si Addicono molto le bugie e tu sei un pessimo bugiardo. Sai ti svelo un segreto, al diavolo non si possono dire bugie-

Samael ingoio' la saliva - ecco in verità io credevo di amarla, ma poi qualcosa è cambiato- ammise a malincuore

Ruby scattò dalla poltrona su cui era seduta e si mise a cavalcioni su samael. Si avvicinò al suo orecchio e molto lentamente parlo' - dimmi angelo, cosa è cambiato esattamente? -

- Non sono degno di lei, tutto qui- Samael menti' con le parole, ma il suo corpo reagì a quello che aveva appena detto, mostrando un'altra verità.

Ruby si inarco' contro il corpo dell'angelo - non puoi mentirmi ricordi?- disse Ruby sensuale - la verità è che ti sei accorto che desideri un'altra donna- continuò Ruby

- no non è vero! Io non ti desidero, non ti ho mai desiderato e non ti desiderero' mai - urlò samael

- tu dici? Il tuo corpo sta dicendo tutt'altro-

- tu sei una demone non puoi capire! Anche se il mio corpo reagisce alla tua vicinanza, non vuol dire che io ti desidero anche con la mente o con il cuore! Tu non sai cos' è l'amore! E ora staccati da me schifoso demone! - Samael non pensava veramente quello che era appena uscito dalla sua bocca, ma non poteva permettersi di innamorarsi di una demone. Quelle parole erano rivolte più a se stesso che a ruby.

Ruby stranamente ubbidi' si staccò dal corpo eccitato di Samael e si rimise seduta sulla poltrona. La sua espressione sembrava ferita? Offesa?

Dopo un paio di minuti di silenzio Ruby parlò nuovamente - puoi mentire a te stesso se vuoi, ma non puoi farlo a me. Forse non potrò mai conoscere la tua versione di amore, ma anche noi demoni abbiamo la nostra personale visione dell'amore. ma lasciamo perdere questo argomento, piuttosto parliamo del nostro gioco che cominceremo da domani mattina- il sorriso tornò sulla bocca di Ruby.

Samael non ne poteva più di restare legato, voleva solo andarsene da li il più velocemente possibile.

- a cosa vuoi giocare demone? - domandò stremato

- beh direi che prima dobbiamo stabilire delle regole e dato che ho proposto io di giocare, spetta a me il compito di stabilirle. Bene prima regola, Anna deve andarsene, non voglio una gallinella dalle ali bianche tra i piedi-

la prima demone del paradiso ( In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora