Capitolo 26 La soglia Varcata parte II

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Samael e Anna sorvolarono gli inferi, giungendo così nel punto esatto dove suo Padre, l'arcangelo Michael, e L'arcangelo Cassiel era circondati da un gruppetto di demoni comuni, che però mantenevano una certa distanza, e da Ruby puntulamente accompagnata da Freya, che stava al suo fianco con gli occhi colmi d'ira.
Sentiva chiaramente i lussuosi occhi di Ruby si di lui, percepiva la sua rabbia per non essere scappato dagli inferi come lei gli aveva ordinato, ma non poteva abbandonare sua padre e Cassiel che era stato sempre come un vero fratello.
Anna lo seguiva a poca distanza, i suoi occhi poggiavano da una parte all'altra senza sosta, la paura che provava in quel momento era palpabile nell'aria.
Li stavano aspettando, così Samael accellerò la sua andatura di volo, imitato da Anna che non voleva rimanere indietro.
Michael guardò suo figlio avvicinarsi, non era piu' lo stesso angelo che aveva lasciato pochi giorni prima, era cambiato, i suoi splendidi capelli biondi avevano perso la loro bellezza, per lasciare spazio all'opaca tonalità di grigio, così come i suoi occhi. Ma l'aura da lui emanata aveva ancora una fioca luce all'interno, segno che nemmeno la regina degli inferi era riuscita a firmare la sua caduta.
Sapeva che era solo questione di tempo, e sperava con tutto il cuore che quel giorno non sarebbe mai arrivato.
Samael a Anna atterrarono senza proplemi, ricongiungendosi felicemente ai loro simili e abbranciandoli sotto lo sguardo schifato di Ruby che teneva le le labbra contratte in una smorfia disgustata.
Samael si affiancò al padre, tornando serio in volto, sapeva che Ruby era furiosa con lui e che molto probabilmente questa volta non avrebbe avuto scampo con lei, non si sarebbe trattenuta, se gli fosse capitata l'opportunità di ucciderlo l'avrebbe fatto senza esitazione, almeno era quello che credeva la sua testa, ma non il suo cuore.
- Quando avete finito, sappiate che noi siamo sempre qui- annunciò Ruby fisssando intesamente Samael nei suoi occhi grigi.
- Non ti preoccupare Regina degli inferi siamo perfettamente al corrente di dove siamo e con chi abbiamo a che fare- rispose risoluto Cassiel che dopo aver rivisto Samael e Anna sani e salvi, senti crescer dentro di se un grande coraggio.
Ruby lo ignorò completamente, rivolgendosi nuovamente all'argangelo MIchael - ora che siete di nuovo insieme, non posso che porvi una domanda. Come credete di poter uscire di qui, dato che la vostra armata di angeli caduti è deceduta?-
A rispondere per primo fu Samael, che con passo deciso si avvicinò a ruby - semplice ci farai andare via tu di tua spontanea volontà - disse Samael perdendosi, come ogni volta negli occhi rosa di ruby.
Ruby rimase per qualche secondo sbalordita dall'audacia presa da Samael, ma non poteva cedere a quell'angelo che per anni le aveva dato il tormento e pur con tutte le volte che l'aveva salvato e cacciato per salvargli la vita, lui si ostinava continuamente a presentarsi al suo cospetto tentandola, provocandogli quello che un demone non dovrebbe mai riuscire a provare.
Ruby contraccambiò lo sguardo, ma alla fine riuscì a mantenere un tono distaccato che a mala pena riusciva a trattenere il desiderio che aveva di lui - sei un'illuso angelo, voi quattro non uscirete da qui se non come cadaveri, avete profanato il mio regno, avete ucciso individui del mio popolo, mi avete sfidato e ora volete andarvene senza che io batta ciglio? Sapevo che gli angeli erano dotati di un'innata stupidità, ma non credevo che raggiungesse certi livelli- rispose Ruby acida
- E allora uccidici che sta aspettando Ruby? Stai tergiversando, una volta non avresti esitato a ficcarmi quella spada nel cuore eppure ora sei proprio qui di fronte a me senza riuscire a muovere un muscolo- la rimproverò Samael, sperando vivamente che il suo cuore avesse ragione.
Ruby venne pervasa da una rabbia cieca, le parole che Samael le aveva appena detto contenevano una traccia di verità, ma questo valeva solo per lui, non per gli altri angeli, li avrebbe uccisi tutti.
Senza pensarci due volte, estrasse la sciabola infernale e la puntò dritta alla gola di Samael che preso alla sprovvista sobbalzò all'indietro.
Ruby avanzava inesorabilmente verso Samael, fino a che la punta della lama gli fiorò il collo, facendogli uscire un piccolo rivolo di sangue.
Michael avanzò veloce, cercando in qualche modo di aiutare suo figlio, ma venne bloccato dal corpo perfetto di Freya, che gli si parò davanti - e no arcangelo, quella storia riguarda la mia regina e il tuo amato figlio, tu te la devi vedere con la sottoscritta- li informò Freya usando uno dei suoi piu' oscuri sorrisi.
Michael assottigliò gli occhi e senza esitazione estrasse dal fodero la spada celeste - Ho sbagliato ad avere pietà della tua vita, ma ora non commetterò piu' lo stesso errore, preparati perchè questa volta la tua vita è giunta al termine- rispose Michael mettendosi in posizione di attacco.
Cassiel era sbalordito dal comportamento di Samael, nonostante il suo amore per quella demone fosse forte, non esitava a fronteggiarla e a stuzzicare l'unico suo punto debole, lui stesso. Non aveva mai visto una demone esitare ad uccidere un'angelo, era completamente fuori natura, era come dire che un leone esitasse ad uccidere un'antilope.
Katy soppraggiunse nel luogo dove Ruby, Samael e gli altri erano radunati, la scena che gli si presentò davanti la sconvolse. Samael e Anna non dovevano essere lì, ma nemmeno i due arcangeli dovevano esserci. Vide Ruby intenta a combattere con se stessa per non uccidere Samael, vide freya che camminava compiendo traiettorie circolatorie, per riuscire ad attaccare Michael che minaccioso le puntava la spada celeste contro e poi vide un'altro arcangelo, fermo come lei ad osservare la scena come pietrificato. Aveva sbagliato a dare retta alla figura luminosa dell'Altissimo, doveva dare retta al suo sesto senso e far fuori Samael finchè ne aveva avuto l'occasione. Sapeva che qualcosa sarebbe andato storto e avrebbe provocato senza ombra di dubbio almeno un morto.
Si avviccinò lentamente, ma questo non bastò per passare inosservata all' arcangelo che come lei, vedeva la scena come spettarore. I due si fissarono in cagnesco, aspettandosi un'attacco dall'altro in qualsiasi momento.
Katy estrasse i denti, fino a farli allungare alla sua massima estensione, i suoi occhi si assottigliarono e le sue pupille si strinsero. Ringhiò prepotente, la rabbia mischiata alla paura di affrontare un'arcangelo, le diedero la forza di fare la prima mossa, con un balzo rapido si avventò contro Cassiel che prevedendo la mossa della vampira sia apprestò a scansarla velocemente.
Anna invece si spostò lievemente dal gruppo, sapendo che se si fosse azzardata ad intervenire, molto probabilmente avrebbe dato piu' fastidio che benefici, così fece l'unica cosa che sapeva fare egregiamente, credere nel suo Dio e pregare.
Samael continuava a guardare Ruby negli occhi, non temeva la morte, non temeva la regina che gli stava di fronte, il loro amore avrebbe risolto tutto, ne era certo.
Con un gesto lento della mano, prese la lama della sciabola infernale tra le dita e sempre delicatamente la scostò dal suo collo, lasciando Ruby sorpresa da quel gesto.
La mano di Ruby tremò leggermente a causa sui dubbi che le vorticavano nella mente e a causa dell'indecione su come reagire a quell'affronto.
- Ruby, abbassa l'arma sai benissimo anche tu che togliermi la vita non è quello che desideri veramente- disse Samael compiendo un piccolo passo per avvicinarsi di piu' a Ruby. Di scattò la regina rialzò l'arma, riposizionandola sulla giugulare dell'angelo, le parole che gli uscirono dalla bocca erano colme d'ira - non sai quello che dici stupido angelo, non fare un'altro passo- lo intimò Ruby
Samael rifece lo steso gesto compiuto un'attimo prima, levando la lama della sciabola dalla sua gola, questa volta con piu' determinazione.
Samael sapeva che Ruby non si sarebbe mai lasciata andare sotto gli sguardi del suo popolo, che in quel momento li stavano guardando prestando la massima attenzione e desiderando ardentemente che del sangue scorresse a fiumi, così fece l'unica cosa in grado da spiazzare talmente tanto Ruby da farla letteralmente impietrire. La attirò a se con un gesto veloce, tirandola per la vita e la baciò sotto lo sguardo stupefatto di tutti.
Tutto ciò che era intorno a loro si fermò, come se il tempo avesse fermato la sua continua corsa verso il futuro, arcangeli e demoni si fermarono a guardare la scena, storditi, imbambolati, allibiti e sdegnati, mai nella storia era successo che un'angelo si permettesse di baciare un demone.
Ruby fu molto tentata di rispondere al quel bacio, ma la demone che era in lei, le impedì di farlo e con una forte spinta, allontanò Samael, facendolo cadere con forza a terra, ringhiando furiosamente.
Samael cadde a terra di schiena, sapeva che avrebbe reagito in quel modo, ma aveva ottenuto ciò che voleva in fondo, il tempo.
I demoni che erano nei dintorni cominciavano ad agitarsi in modo indomabile, i loro animi erano stupiti ma allo stempo incuriositi di vedere come la loro regina avrebbe reagito. Non tutti però erano stupiti, molti di loro cominciarono a insultare la regina stessa, cantalenando a gran voce che lei fosse la prescelta che avrebbe distrutto il loro regno.
Ruby li udì e i suoi occhi per un paio di secondi fiammeggiarono di rabbia, ma dovette tornare a concentrarsi sugli angeli, perchè qualcosa di strano si stava muovendo.
Cassiel colse l'occasione al volo, anche se l'angelo caduto Daniel, molto probabilmente giaceva già morto sotto le grinfie di Lash, lui aveva l'intenzione di mantenere gli accordi presi con lui, la parola di arcangelo andava sempre rispettata.
Con un mossa fulminea cassiel, strappò avidamente la spada celeste dalle mani di Michael, lasciandolo disarmato di fronte a freya, ma non se ne curò, in quel momento Cassiel aveva solo una cosa in mente, la morte della regina degli inferi.
Nessuno riuscì a capire cosa stesse accadendo, il tutto si svolse in maniera troppo veloce per essere colto dagli occhi di tutti, tutti fatta eccezzione di Ruby.
Fu solo un secondo, un battito di ciglia, e tutto come era iniziato finì, Cassiel impugno' la spada celeste e provò a conficcarla nel petto di ruby, ma lei prevendendo già la sua scontata mossa, si spostò velocemente lasciando cadere la sciabola infernale che si deposito'a terra con forte rumore matellico, riuscendo però a brandire un pugnale che teneva sempre nascosto nel retro della sua schiena.
Il pugnale brandito da Ruby si conficcò senza esitazione nello stomaco dell'arcangelo Cassiel che si accasciò sulle ginocchia, spalancando gli occhi e portandosi entrambe le mani sulla ferita appena ricevuta.
Ruby sorrise soddisfatta, dalla ferita uscivano fiotti densi di sangue che stuzzicarono la sua sete di sangue.
- Cassiel!- urlarono all'unisolo Samael e Michael capendo finalmente quello che era successo.
Freya scoppiò a ridere, deridendo i due arcangeli della loro sofferenza nel vedere il proprio fratello in quello stato di sofferenza. Ruby sorrise maligna e si apprestò ad afferrare la sciabola infernale che momentaneamente giaceva a terra accanto ai suoi piedi.
L'afferro velocemente, soppesandola nella propria mano e valutando se far soffrire ancora un pò Cassiel o mettere subito la parola fine alla sua vita.
Optò per la seconda non riuscendo piu' a controllare la sua voglia frenetica di uccidere. Cassiel era in ginocchio proprio di fronte a lei, gemeva si lamentava e lentamente un rivolo di sangue cominciò a uscirgli dalla bocca.
Ruby non attese oltre, alzò la sciabola per aria pronta a calarla con forza sull'arcangelo, quando una voce la fermò - ti prego Ruby, non uccidere Cassiel, lui è come un fratello per me. Ti prego, ti supplicò non mettere fine alla sua vita, fallo per me, per quello che io provo per te! - la supplicò Samael alzandosi da terra e cominciando ad avvicinarsi lentamente a ruby per impedirle di terminare di uccidere.
Ma Ruby non lo ascoltò, la sua furia ormai era fuori controllo, solo il sangue sarebbe riuscita a placare il suo spirito, la sua mente era annebbiata, riusciva solo a sentire il battito del cuore accellerato dalla paura dell'arcangelo chino di fronte a lei.
La sciabola fendette l'aria e colpì in pieno Cassiel, che dalla posizione in cui si trovava si accasciò inerme senza vita sul suolo arido degli inferi, nonostante le suppliche di Samael.
Il sangue impregnò l'aria circostante, che giunse alle narici di tutti i demoni che cominciarono a ecclamare la loro regina, senza ricordare già piu' i dubbi che prima li avevano attanagliati.
Calò il silenzio, solo le lacrime degli angeli lo interrompevano, ma ad un certo punto la terra degli inferi cominciò a tremare senza sosta. Ruby e gli altri demoni si guardarono attorno smarriti, in tutte le loro vite, in tutti gli anni che avevano vissuto in quelle lande desolate, la terra degli inferi non aveva mai tremato, non un solo sisma aveva danneggiato le loro abitazioni.
Katy, anche lei, come gli altri si guardò attorno, ma i suoi occhi si posarono per puro caso su un'angelo in particolare, Samael.
Raggiunse in due falcate la sua regina, mostrandole il cambiamento in atto.
Ruby si girò di scatto verso Samael, teneva la testa china, i capelli grigi gli nascondevano il volto, ma le lunghe lacrime cristalline che gli scorrevano sul viso erano ben visibili. Le vene del collo erano gonfie e pulsavano ad un ritmo frenetico. Le sue labbra erano tirate e contratte in una smorfia di dolore. Teneva le braccia lungo ai fianchi e le mani serrate in due stretti pugni. Era lui la causa di quel terremoto, Samael aveva raggiunto l'apice del suo dolore, varcando quella sottile soglia che divide il sentimento di puro amore dall'odio. Lentamente le sue candide piume bianche cominciarono il processo di scurimento, dal bianco immacolato raggiunsero la tonalità di un grigio piombo, Samael aveva raggiunto la sua caduta. Era quello che gli era sempre mancato per tutti questi anni, l'odio, quell'ostile sentimento in grado di trasformare il bene in male, quel sentimento che soffocava con le sue ombre infestanti l'amore verso un'altra persona. Samael era caduto, ed era bastato odiare anche per solo pochi minuti la persona che piu' amava al mondo, Ruby, la regina degli inferi.
Un'altra crepa nel cuore nero di Ruby si formò, lasciandola per qualche attimo senza ossigeno nei polmoni. Aveva sempre voluto che Samael la disprezzasse, in modo da potergli dare quel tormento che ormai l'accomapagnava per dieci lunghi anni, eppure ora che quel sentimento gridava forte nel petto dell'arcangelo, Ruby si sentiva morire dentro.
Michael si avvicinò al proprio figlio, cercando di placare il tremore che lo percorreva da capo a piedi senza sosta, la terra continuava a tremare senza sosta, come se da un momento all'altro il giorno del giudizio potesse incombere su tutti loro.
Appena la mano dell'arcangelo Michael sfiorò la spalla del proprio figlio, quest'ultimo, con un gesto brusco e violento si scotò. Continuava a tenere lo sguardo rivolto verso terra, ma ad un certò punto, lo alzò cercando con gli occhi solo una persona.
Ruby incrociò gli occhi di Samael, non c'era piu' traccia in quegli occhi grigi di bontà, misericordia, compassione o amore, esisteva solo l'odio piu' oscuro e il disprezzo.
Ruby rimase come folgorata da quello sguardo, neppure lei e la sua anima riuscivano a raggiungere tali livelli di oscurità, ma le parole che uscirono dalla bocca dell'angelo le diedero il colpo di grazia.
- Ti ho amata nonostante il tuo essere demone, ti ho amata nonostante i tuoi infiniti peccati, ti ho amata per quello che sei, ma non dovevi uccidere mio fratello, ti ho supplicato, ma tu non hai voluto ascoltarmi. Regina degli inferi, preparati perchè da ora in poi siamo in guerra- annunciò Samael con voce glaciale, prima di spiaccare il volo con le sue nuove ali grigie, seguito da Anna e Michael dopo aver preso con loro la salma dell'arcangelo Cassiel....

Autrice
Ehila' lettori, ricordatevi di passare sul profilo di @DarkKaito e dare un'occhiata alle sue storie.
P.s grazie dei voti e commenti, non sono sicura di meritarli, ma vi ringrazio di cuore ♥

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