Capitolo 20 Angeli caduti

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Ruby si svegliò di soprassalto, si era assopita da poche ore, ma quel sonno le aveva regalato un piano. Si alzò veloce dal letto su cui giaceva ancora vestita e si scagliò letteralmente alla sua scrivania cominciando ad aprire con foga tutti i cassetti. Sapeva di averla conservata, ma non sapeva dove l'aveva nascosta. Erano anni che non la utilizzava. Sotto la montagna di scartoffie di ogni genere, finalmente gli capitò tra le mani ciò che cercava, la mappa disegnata da lei dei passaggi segreti del castello.
La pergamena su cui erano trascritti tutti i passaggi segreti era in buono stato, perfettamente arrotolata su se stessa chiusa con un nastro di raso rosso. Era leggermente ingiallita dal tempo, ma a prima vista doveva essere ancora leggibile.
Slegò il nastro e la aprì, cominciando ad osservare i passaggi segreti di suo interesse, quelli riguardanti le segrete del castello.
- tombola- sussurrò tra se
Sapeva che esisteva un passaggio in quella zona, ma il tempo aveva leggermente cancellato il punto preciso in cui esso si trovava. La porta segreta che a lei interessava era situata proprio accanto al portone che conduceva ai gironi infernali e distanziava dalla cella degli angeli a non piu' di dieci minuti di cammino, cinque in corsa.
Molti anni erano passati da quando ruby utilizzava quei passaggi e la maggior parte delle volte li usava per sfuggire alle lezioni che suo padre all'epoca si ostinava a impartirgli quotidianalmente o anche per sfuggire a qualche punizione sanguinaria che spesso si ritrovava a subire dopo qualche sua malefatta.
Anche lash come suo complice ai tempi della loro gioventu' conosceva quei passaggi, ma come per lei dubitava che lui ne ricordasse i punti precisi.
Il passaggio che a ruby interessava conduceva direttamente all'esterno del suo palazzo, piu' precisamente sul giardino nel retro. Lì la quantità di alberi di melo si estendeva a perdita d'occhio e le loro fronde perennemente rigogliose potevano essere utilizzate come nascondiglio perfetto in caso di evenienza.
Ruby annuì fra se soddisfatta, aveva trovato un piano di fuga per permettere a Samael di evadere senza passare dall'entrata principale del castello, dove con molte probabilità non sarebbe passato inosservato.
L'avrebbe fatto scappare dalla cella e condotto nel passaggio, una volta imboccato gli avrebbe dato le istruzioni necessarie per raggiungere l'uscita piu' vicina degli inferi.
A cose normali samael non avrebbe mai accettato di andarsene, data la sua determinazione a rimanergli accanto, tuttavia questa volta avrebbe dovuto cedere, anna era con lui e come angelo non si sarebbe mai perdonato la morte di un suo simile solo per la sua stupida ostinazione. E non l'averebbe nemmeno fatta scappare da sola, anche se il piano funzionava di rischi ce ne erano ancora molti.
La questione che metteva piu' a rischio i due angeli era la loro aura pura e immacolata. Anche se il piano di fuga fosse riuscito senza intoppi, la loro aura poteva benissimo essere percepita dai demoni del regno che li avrebbero avverrtiti della loro vicinanza anche nel sonno piu' profondo. Doveva assolutamente trovare un diversivo che distraesse il suo intero popolo per il tempo necessario agli angeli di raggiungere l'uscita degli inferi.
Ruby si lasciò andare all'indietro, posando la schiana sullo schienale della sua poltrona, cominciando a picchiettare le dita sui braccioli, pensando a una soluzione.
Un sommesso rumore alla sua porta, risvegliò ruby dai suoi pensieri, si alzò di scatto allarmata, nascose di fretta la pergamena e la ripose nel cassetto dove l'aveva trovata. C'era solo un demone che aveva il permesso si interrompere il riposo della regina degli inferi e quel demone era Lash, il suo primo compagno.
Ruby sbuffò rumorosamente, di solito non sdegnava la compagnia notturna di lash, ma quella notte aveva altro a cui pensare. Con riluttanza aprì la porta facendo scattare la serratura con la forza del pensiero.
Dall'altra parte della porta però, non c'era lash come si era immaginata, ma ben si un'altro demone che conosceva intimamente bene, era Ted.
Era palesemente eccitato, i suoi denti avevano raggiunto la loro lunghezza massima, i suoi occhi color senape brillavano persino nell'oscutita della stanza, le sue corna emanavano un'alone di desiderio irrefrenabile.
Ted era completamente nudo, fatta eccezzione per un paio di boxer neri attillati che mostravano senza problemi il suo volere, il suo corpo perfettamente scolpito si esibiva in tutta la sua sensualità.
Ruby sorrise intrigata da quella vista - ted a cosa devo la tua visita notturna?-
Ted non rispose, si limito ad avanzare compiendo passi lenti e sensuali fino araggiungere ruby che continuava ad osservarlo sorridendo.
- sai cosa voglio- rispose ted con la voce colma di eccitazione
Dei brividi percorsero la schiena di ruby, era passato troppo tempo dall'ultima volta che lei e ted si erano dati da fare tra le lenzuola e francamente passare il resto della notte con lui non poteva che gioviare al suo corpo e alla sua mente affaticata.
- si lo so cosa vuoi, ma non lo avrai- lo provocò ruby stendendosi sul letto sensuale
Ted sorrise malizioso - allora lo prenderò con la forza mia regina-
- come del resto hai sempre fatto- rispose lei di rimando.
Ted non attese oltre e con un balzo si fiondò sul corpo ancora vestito della regina. Cominciò a graffiarle il collo con le lunghe zanne, lacerandole la pelle e assaporando il gusto del sangue.
- questi stracci sono di troppo- ringhiò Ted alzandosi leggermente dal corpo di ruby e strappandole con foga tutti i vestiti compresa la biancheria intima. Ted saltò nuovamente addosso alla regina, con l'intento di sfogare le proprie voglie, ma fu proprio in quel momento che qulacun'altro busso alla porta.
- avanti- disse ruby gemendo tra il dolore e il piacere.
Lash entrò dalla porta, anche lui come Ted era a torso nudo e indossava solo la biancheria intima, mostrandosi in tutto e per tutto per il demone perfetto che era.
Appena i suoi occhi si posarono su ruby e sul demone che le stava sopra, lash venne pervaso dalla piu' forte delle gelosie. Cominciò a ringhiare senza sosta e talmente forte che i vetri della stanza iniziarono a tremare emettendo delle forti vibrazioni.
- che cazzo ci fai lui qui- disse lash rivolgendosi a Ruby con voce glaciale
Ruby alzò la testa dal materasso su cui era appoggiata, dei rivoli di sangue uscivano dalla ferita sul collo - ma come lash non lo vedi? Ci stiamo divertendo-
A quel unto anche ted voltò la testa per guardare lash - già duca vedi? Io e la regina ci stiamo divertendo, perchè non smammi e non lasci che per stannotte sia io a far godere la nostra amata regina?- lo schernì
Lash strinse gli occhi a due fessure e avanzò minaccioso - levale subito le tue luride zanne di dosso o ritieni pure terminati i tuoi giorni da demone- lo minacciò
Ted come risposta strusciò il proprio corpo su quello di ruby con piu' forza, facendola inarcare ancora du piu' con la schiena e gemere di passione.
- è l'ultima volta che te lo ripeto levati di dosso dalla regina- lo avertì lash
- scordatelo duca- ringhiò questa volta Ted tornando a concentrarsi su ruby affondandole i denti nel seno.
Lash scattò, balzando velocemente e atterrando sul corpo di ted, che preso alla sprovvista rotolò giu da ruby cadendole a fianco sul materasso.
Ted si rialzò velocemente e fra i due scoppiò un vero e proprio duello, come quello che era avvenuto il pomeriggio, questa volta però entrambi avevano l'intenzione di chiudere la questione una volta per tutte. Lash fece comparire la sua fedele frusta, mentre Ted amante delle lame, fece comparire la sua spada preferita. La spada di Ted era un vecchio cimelio di famiglia, la lama era leggermente ricurva verso l'alto e l'impugnatura era fatta interamente di verdi smeraldi.
Ruby priva dei suo vestiti e colma di desiderio sbuffò, si alzò dal letto e si mise in mezzo ai due demoni, mostrando a entrambi parte del suo corpo ammaliatore. Incrociò le braccia al petto e guardò prima lash e poi ted con aria di disappunto - allora voi due, siete qui per scannarvi a vicenda o siete qui per soddisfare i miei bisogni. Se siete qui per combattere andatevene, non sarà difficile trovare un vostro degno sostituto-
Vedendo che nessuno dei due osava parlare ruby continuò - sapete non è necessario combattere per risolvere questo tipo di problema-
Lash si accrucciò - e come risolveresti la questione ruby?-
Ruby sorrise maliziosa - semplice, rimanete qui tutte e due-
Lash impitrì, mentre ted sorrise soddisfatto.
- per me non c'è problema mia regina, basta possederla. Però non so se il signor duca sia in grado di sostenere la performance- lo stuzzicò nuovamente ted.
Lash ringhiò - io non condivido ciò che mi appartiene con un lurido e schifoso demone di classe inferiore-
Ted strinse i denti cercando di non colmare la distanza che lo separava da lash per ricominciare il duello.
Ruby intervenne, avvicinadosi al suo primo compagno in modo sensuale. Con le dita gli sfregò il labbro inferiore stuzzicandolo - avanti mio bel demone, di certo ci divertiremo di piu' in tre- gli sussurrò nell'orecchio
Lash non seppe resistere al tono erotico assunto da ruby e con ferocia le afferrò i capelli e la baciò rudemente con foga, come per marchiare il proprio territorio - lo faro, ma solo per questa volta. Tu sei solo mia regina- gli disse lash mentre le sue labbra continuavano a mantere il contatto con quelle di lei...
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La prime luci dell'alba risvegliavano lentamente la cittadina in cui l'arcangelo Michael e l'arcangelo Cassiel avevano scelto come luogo per iniziare le loro ricerche. Le prima automobili èercorrevano le strade deserte con i conducenti ancora mezzi addormentati, gli studenti cominciavano a uscire dalle proprie abitazioni affollando le fermate dei bus, pronti per affrontare un'altra giornata di studio, dei pedoni si apprestavano a fare jogging lungo le strade, schivando di tanto in tanto dei ciclisti che avevano abbandonato la macchina per recarsi a lavoro.
Michael e Cassiel erano seduti su una panchina sul bordo di un vecchio parco. Il piu' giovane, cassiel, era appoggiato con la testa sulla spalla di michael assopito, mentre l'altro continuava ad osservarsi intorno con gli occhi vigili e le orecchie tese.
Lentamente Cassiel, svegliato da un raggio di sole che lo colpiva in pieno viso, si alzò lentamente dalla spalla di quello che lui aveva considerato sempre come un padre.
- michael non hai mai chiuso occhio?- domando cassiel vedendo le occhiaie scure dell'arcangelo
Michael sorrise e scosse la testa - no cassiel- rispose
Cassiel si alzò dalla panchina cercando di distendere i muscoli ancora intorpidi dalla posizione scomoda assunta mentre dormiva - senti michael a che ora cominciamo a cercare le informazioni di cui abbiamo bisogno?- domandò
Michael sogghignò - in realtà le stiamo gia cercando cassiel-
Cassiel corrugò la fronte - michael perdona la mia domanda, cosa intendi dire esattamente con le stiamo già cercando? Non mi sembra di stare facendo nulla per cercarle-
Michael guardò cassiel - vedi cassiel non occorre che noi ci mettiamo in cerca delle informazioni, saranno loro a venire da noi-
- continuo a non capire michael- replicò cassiel grattandosi la testa
- cassiel la spada celeste non ha il solo potere di uccidere, dimmi hai mai visto la spada da vicino?- domandò michael
Cassiel scosse la testa.
Michael si alzò e con lentezza estrasse la spada celeste dal fodero che aveva legato intorno alla cintura. La spada appena entrò in contatto col la pelle di michael intensificò il suo bagliore azzurro producendo quasi una luce accencante.
Cassiel si soffermò ad osservarla attentamente, piu' i suoi occhi guardavano la lama piu' una volgia irrefrenabile di prenderla con le sue mani lo invadeva. Quella lama lo ammaliava e lo ipnotizzava senza controllo. Senza piu' sapere cosa stava facendo, cassiel allungò le mani con l'intento di strappare la spada dalle mani che la tenevano, ma michael con un movimento veloce la rimise nel fodero.
Cassiel come se si fosse risvegliato scosse la testa spaventato dalle sue stesse emozioni - cosa è successo michael perchè quella spada mi ha fatto quelllo starno effetto?-
Miachael si rimise seduto - vedi la spada celeste quando è stata forgiata, non è stata intrisa solo del potere del bene, ma bensì anche del sangue dell'Altissimo in persona. È per questo che oltre ad essere letale per tutti i demoni compresa la regina ha la capacità di attrarre tutte le creature del regno dei cieli e degli inferi. Detto questo ora sai perchè non occorre che noi ci muoviamo per trovare le informazioni, saranno i demoni a venire da noi, l'aura che emana la spada li attrarrà come api al miele-
Cassiel scosse la testa - michael perdona la mia insistenza, ma c'è una cosa che non riesco a capire. Io sono stato attratto dalla spada solo quando tu l'hai estratta dal fodero. Come faranno i demoni ad essere attratti se la lasci rinchiusa li dentro?-
Michael sorrise - sei ancora troppo giovane e inesperto cassiel. I demoni percepiscono le aure in modo differente da noi, non preoccuparti presto arriveranno, loro sentono l'aura della spada anche se rinvhiusa in un fodero-
In un gesto involontario cassiel si grattò il mento - ma se loro sono in gardo di percepire la presenza della spada perchè in tutta la notte non si è presentato nessun demone?-
- cassiel i demoni sono malvagi ma non stupidi, sanno che il custode della spada celeste sono io e sanno che loro non sono in grado di uccidermi a meno che fra di loro non ci sia qualche demone di classe nobile, ma dubito che un demone di alto rango si mischi a demoni di basso livello. Quindi si avvineranno cautamente cercando di coglierci di sopresa-
- e gli umani? I demoni non possono attaccarci in mezzo a loro, le regole comuni vietano categoricamente di mostrare la nostra vera identità davanti ai comuni mortali. E la spada? Non possiamo di certo mostrarla a loro!- esclamo riflettendo a voce alta cassian
- cassian calmati per favore non farti prendere dall'agitazione. Come prima cosa gli umani non possono riconoscerci senza ali e lo stesso vale per i demoni e lo sai bene anche te, ai loro occhi potrebbe passare per una banale rissa, per la spada non preoccuparti gli occhi degli umani non sono in grado di vederla, al massimo solo qualche esemplare dotato di massima fede potrà scorgere qualche lieve bagliore azzurro ma nulla di piu'. Ora per piacere cassiel siediti e riposa ancora un po, non tarderanno ad arrivare. Sfrutta il tempo che ci rimane per riposare- concluse michael mettendo fine alla preoccupazioni di cassiel.
Le due ore seguenti, passarono lente e tranquille, nessun demone o anche solo la sua aura si avvicinò ai due arcangeli.
Finchè ad un certo punto, michael li avvertì, furono solo delle aure fugaci e veloci che durarono per non piu' di due secondi, ma quel misero tempo basto all'arcangelo per identificarli e contarli.
Erano parecchi, forse otto, ma la cosa che lo allarmò di piu' fu che quelle aure non appartenevano a demoni, ma ben sì ad angeli caduti.
- cassiel ci siamo- disse tranquillamente a cassiel
Cassiel scattò in piedi allarmato - dove sono?-
Michael si alzò a sua volta dalla panchina - cassiel mantieni il controllo. Concentrati e scruta i dintorni, sei in grado pure tu di avvertire le aure oscure-
Cassiel fece un lungo e profondo respiro, calmandosi. Quando fu pronto scrutò nei dintorni e le vide, otto aure grige scure erano nelle vicinanze e li avevano accerchiati. Colto di nuovo dal panico cassiel tremò - michael ci hanno circondati- affermò con voce traballante
Michael annuì - lo so, ma non preoccuparti non vogliono attaccarci-
- come fai ad esserne sicuro michael?- domando cassianc ontinuando a guardare le aure intorno a loro
- osserva i loro movimenti cassiel. Sono qui già da un po e continuano a spostarsi girandoci intorno, ma senza avvicinarsi. Voglio catturare solo la nostra attenzione. Quelle aure che avverti non sono demoni, lo vedi il loro colore grigiastro? Solo l'aura degli angeli caduti assume quella tonalità di colore. Vogliono solo parlarci-
- sarà ma io non mi fido degli angeli caduti, loro hanno abbandonato i loro fratelli per mettersi al servizio di satana, ci hanno traditi- disse cassian non riuscendi a trattenere una punta di risentimento nei loro confronti
Michael cominciò ad avanzare lentamente - vieni cassiel, andiamo. Vediamo cosa vogliono da noi-
Cassiel seguì michael, i suoi muscoli erano tesi pronti a scattare in qualsiasi momento.
All'improvviso il cammino di Michael venne interrotto dalla presenza di un'angelo caduto che gli si parò davanti.
- michael- disse l'angelo caduto
- daniel! Sono anni che non ti vedevo- escalmò Michael riconoscendo quello che una volta era un vero angelo
- vedo con piacere che la memoria non ti è ancora venuta a mancare vecchio arcangelo. Per lìesattezza sono cinquanta anni che le nostre strade non si incrociavano- disse daniel sorridendo malignamente
- Daniel dimmi di cosa volevi parlarmi?- tagliò corto michael
Il sorriso sul volto di Daniel si spense - non qui vecchio arcangelo, in giro ci sono troppi occhi e orecchie ad ascoltare la nostra conversazione. Addentriamoci nel parco, i miei compagni faranno in modo che persone a noi non gradite ascoltino ciò che ho da dirti.
Michael guardò daniel pensieroso, soppesando le sue parole. Fidarsi di un'angelo caduto era un rischio molto grosso da correre - va bene daniel voglio fidarmi, facci strada- disse infine michael
Daniel fece un cenno ai suoi compagni con la mano, prima di addentrarsi nel parco seguito da michael e cassiel che si affiancavano l'uno all'altro proteggendosi a vicenda le spalle....

la prima demone del paradiso ( In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora