Capitolo 50 Arrivederci Angelo

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- uno... tre... tira!- furono le ultime parole che riuscì a sentire ruby prima che un dolore inimmaginabile le trafisse nella schiena.

Lash e freya usarono tutta la loro forza da demoni per poter estrarre le placche di titanio dalle ossa di ruby. Pur con tutta la loro forza, le placche si spostarono soltanto di pochi millimetri.

Ruby aveva il fiato corto per il dolore provato, ma non un solo gemito uscì dalla sua bocca.

Sopportava in silenzio, come fin da piccola gli era stato insegnato. I suoi occhi ridotti a due fessure, non si staccavano mai dal corpo esanime dell'angelo.

- tirate ancora- sibilò ruby

- ruby ce l'ha fai?- domando freya

- ho detto tirate!- urlò

Freya e lash ricominciarono a tirare.

Ruby sentiva chiaramente le viti, lunghe circa una quindicina di centimetri, uscire molto lentamente dalle ossa che inesorabilmente si sgretolavano come sabbia intorno alla viti.

Il dolore era allucinante, mai in vita sua aveva provato nulla di lontanamente paragonabile. Man mano che le viti uscivano, insieme ad esse sgorvava un'enorme quantitativo di sangue. In pochi minuti, ruby aveva i pantaloni inzuppati del suo stesso sangue.

L'estrazione durò quasi un quarto d'ora. Quando le viti uscirono, le placche cascarono dalla loro originale posizione e infransero il terreno sottostante con un rumoroso gong.

Ma il peggio doveva ancora arrivare. Le ali dei futuri re degli inferi erano il doppio di quelle dei demoni normali ed erano collocate all'interno delle ossa piegate su se stesse, come un ventaglio. Il demone che si prestava a farle uscire, doveva impiegare la maggior parte dei suoi poteri per farle uscire e il dolore che si prova è al di fuori di ogni soglia di sopportazione.

Ruby si alzò in piedi, chiuse le mani in due pugni saldi e cominciò a convogliare tutti i suoi poteri nella schiena. La sua aura nera aumentò di volume, circondando ruby con delle lingue nere che si muovevano in continuazione.

Il dolore arrivo nel suo culmine, quando all'interno del corpo le ossa si ruppero di netto e da esse cominciarono a fuoriuscire le ali ancora chiuse su stesse.

All'inizio viste da fuori, le ali parevano dei grossi bozzoli neri di forma allungata, ma poi raggiunti la loro massima lunghezza, i bozzoli cominciarono ad aprirsi, svelando la vera forma e grandezza delle ali di ruby. Appena aperte le ali nere da pipistrello erano avvolte da una strana membrana liscia e vischiosa, che ruby provvedette subito a togliere con un colpo secco.

Una volta liberata da quella membrana ruby potette ammirare le sue immense ali. Erano come quelle dei pipistrelli, come tutti i demoni, ma le sue erano lunghe e larghe piu' del doppio, inoltre le sue erano nere come la pece e al loro limitare il nero sfumava in un bel colore bronzo dorato, mentre gli altri demoni le avevano di un singolo colore, che variava dal marrone scuro al verde muschio o al blu intenso.

Dopo un paio di battiti, ruby era sicura di aver preso abbastanza confidenza da poter prendere il volo. Con un movimento leggero della testa si voltò verso freya e lash - voi due non muovetevi di qui, al mio ritorno voglio trovarvi nell'esatto punto in cui vi ho lasciato, altrimenti saranno guai per tutti ve l'assicuro-

I due fratelli annuirono.

Ruby torno dall'angelo ancora steso in terra ma cosciente.si chinò su di lui, parlandogli sottovoce - ehi angelo, ora ti farò male ma tu cerca di resistere ok?-

Samael annuì lentamente.

Ruby cercò di essere il piu' delicata possibile, ma non provocare dolore a un corpo a brandelli era impossibile anche per lei. Gli passò un braccio dietro la schiena e l'altro sotto le gambe, poi lo sollevò prendendolo in braccio.

la prima demone del paradiso ( In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora