Capitolo 15 nulla è cambiato o quasi

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10 anni dopo..., regno dei cieli

Anna era pronta, indossava i suoi vestiti umani che si era procurata ormai da anni. Si appoggiava al muro esterno della casa di Samael, attendendolo.

Erano passati dieci anni da quando aveva letto quella pergamena e da allora aveva seguito sempre Samael in qualsiasi suo spostamento, cosa che fra l'altro aveva sempre fatto.

Samael sarebbe uscito a momenti, la luna aveva preso il posto del sole e ora splendeva alta sopra la testa di anna.

Erano per l'esattezza 3650, giorno piu' giorno meno, che anna vedeva quella spelndida luna sorgere e tramontare, ed erano sempre 3650 giorni che ogni notte scendeva sulla terra per accompagnare quello che un tampo era il suo angelo perfetto.

Samael era cambiato, non era piu' degno di essere chiamato angelo, si era macchiato in tutti questi anni di atti criminali di ogni specie, a partire da un banale furto fino ad arrivare all'omicidio.anna ricordava perfettamente la sera di sei anni fa, quando per la prima volta samael uccise la sua prima vittima a sangue freddo, le immagini di quella sera erano impresse a fuoco nella sua mente, tutto quel sangue innocente in terra, il coltello, tenuto saldamente da entrambi le mani di samael, che si conficcava nella carne di quell'umano... e lei che non poteva intervenire.

Aveva visto talmente tante persone morire in quel modo negli ultimi anni che ormai non riusciva piu' a piangere, la sua sofferenza si fermava al cuore. Tutto il regno dei cieli sapeva cosa faceva samael ogni notte, ma nessuno interveniva, anche gli stessi arcangeli il cui dovere è proteggere coloro che ne hanno bisogno non intervenivano, per loro tutto questo scempio faceva parte di un disegno ben delineato dall'altissimo, per loro samael era quello della profezia e come tale non andava fermato.

Anche anna sapeva che Samael era quello decantato dalla pergamena, ma in cuor suo la speranza che quello fosse solo una banale coincindenza ardeva ancora.

Ma realtà era ben altra, samael con tutti i suoi peccati non era ancora riuscito a cadere, anzi piu' uccideva piu' sembrava che la sua anima diventasse piu' pura, i suoi capelli continuavano ad essere di un splendito biondo chiaro e i suoi occhi verde pastello piu' luminosi che mai, sembrava che a commettere quegli atroci stermini non fosse lui, ma un'altro.

Nel regno dei cieli, nessuno parlava piu' all'angelo assassino, come lo avevano denominato già da un po' di tempo, samael era ignorato da tutto e da tutti fatta ovviamente eccezzione per anna e Michael.

La porta si aprì e dalla soglia la figura di Samael comparve, il suo fisico tuttavia era cambiato, il suo viso aveva assunto un'aria piu' matura, una leggera barba spuntava dalla sua pelle, le sue spalle sierano notevolmente allargate e la sua muscolatura si era rafforzata.

Samael guardò anna con aria di sfida - hai intenzione di seguirmi anche stasera?-

Anna sospirò, odiava il tono distante che lui assumeva - si samael verrò anche stasera- ammise

- beh fammi sapere quando ti stancherai di seguirmi come un cane bastonato- disse con disprezzo samael

Anna guardò samael spiegare le ali e prendere il volo e poi lo seguì. Samael non si era mai arreso, continuava a provare, continuava a uccidere senza rimorsi, sperando ogni volta di raggiungere il suo scopo, ovvero quello di diventare un'angelo caduto. Sapeva che agli inferi gli angeli caduti erano stati banditi da ruby, ma trasformandosi in una creatura del male avrebbe potuto trovare piu' facilmente l'entrata degli inferi.

Samael scelse come destinazione un città a poca distanza, non gli importava del posto, l'unica cosa che contava era trovare umani su cui affondare il suo ormai fidato coltello.

la prima demone del paradiso ( In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora