Capitolo 19 La spada celeste

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Anna teneva gli occhi chiusi, fingendosi ancora priva di sensi, ma la verità era che aveva udito ogni singola parola uscita dalla bocca di Samael e di Ruby. Cominciò a tremare e alzò la testa, avvertendo i due presenti del suo risveglio.
- ecco l'angioletta, dormito bene?- la schernì ruby ridendo
- avrei dormito meglio se non fossi stata incatenata tutto il tempo al muro- ammise Anna leggermente irritata dal tono assunto dalla demone
- desolata anna non sei in albergo come puoi vedere, ora sei un mio giocattolo e come tale il tuo posto ì proprio li inchiodata a quel muro come un inutile moscerino- rispose ruby continuando a sorridere
- allora Samael cosa hai deciso? Non ho tutta la notte - continuò ruby tornando a guardare il suo angelo
- io..io.. non lo so- rispose Samael distogliendo lo sguardo da ruby.
Ruby storse la bocca in una smorfia contrariata, stava per ribattere quando all'improvviso un colpo secco alla porta la interruppe. Quello era chiaramente il segnale di katy che l'avvertiva dell'imminente arrivo di qualcuno.
Ruby si voltò verso Samael e lo guardò per l'ultima volta quella notte - tornerò domani notte angelo, tu nel frattempo pensaci-
Ruby non attese risposta e veloce come era entrata se ne andò, chiudendosi la porta alle spalle a chiave e lasciando l'angelo alle sue decisioni.
Una volta fuori, ruby raggiunse katy che distanziava da lei di pochi metri, intenta ad ascoltare i rumore dei passi provenienti dal piano superiore che si accingevano a scendere le scale.
- katy- la chiamò ruby sottovoce
Katy si voltò verso la regina con sguardo preoccupato- ne ho contati quattro ruby, ma non ne sono sicura-
Ruby annuì - vieni con me- ordinò girandosi e cominciando a camminare dalla parte opposta da cui provenivano i passi.
- dove stiamo andando ruby?- sussurrò katy seguendo ruby
- nell'unico posto in cui nessuno potrà sospettare di niente. Scenderemo da abigor e fingeremo di essere scese per terminare il lavoro che abbiamo lasciato in sospeso oggi- concluse ruby accellerando il passo
- alle due di notte?- domandò katy perplessa
Ruby sorrise - e chi me lo impedisce katy? Sono la regina faccio quello che voglio quando voglio e se io decido che alle due di notte voglio finire un lavoro nessuno può dire nulla.
Katy inarcò un sopracciglio -se è davvero come dici tu, allora perchè sei dovuta venire di nascosto dagli angeli?-
Ruby fermò il suo passo non trovando una risposta preicisa a quella domanda, alla fine però disse - te l'ho già spiegato il perchè, lash e freya non mi si sarebbero mai staccati di dosso dopo quello che ho fatto per LUI-
- avresti potuto abusare del tuo potere come regina per impedirgli di seguirti, del resto non lo fai sempre ruby?- continuò katy
- senti katy ora mi stai dando sui nervi con tutte queste domande, sta zitta e basta o vuoi che ti riprendo per il collo come poco fa?- ringhiò ruby ricominciando a camminare.
Ruby giunse al portone che conduceva al primo girone infernale, aprì la porta ed entrò seguita da una katy ammutolita.
- Abigor!- chiamò forte ruby con voce autoritaria
Dal nulla il Duca Abigor si materializzò, inchinandosi al cospetto della sua regina - mia signora, non aspettavo una sua visita-
- va a prendere i registri e terminiamo il lavoro di oggi- ordinò ruby ignorando l'affermazione del duca
- ma mia signora sono le due di notte- cercò di dissuaderla Abigor
-SUBITO!- ringhiò ruby colma di rabbia
Abigor scomparve per poi riapparire pochi secondi dopo con tutto il necessario.
Ruby si sedette sulla poltrona di ossa che apparteneva al Duca e ricominciò ad elencare i nomi delle anime giunte nei primi gironi dal punto in cui si era interrotta nel pomeriggio. Katy si appoggiò al freddo muro del girone. Ascoltando distrattamente le voce della regina.
Dieci minuti dopo le porte del primo girone si aprirono di nuovo e sulla soglia comparvero quattro figure. La luce alle loro spalle impediva di capire la loro indentità, ma ruby sapeva con esattezza chi fossero. Lash, freya, Ted e paul entrarono e si posizionarono alle spalle di ruby.
- che ci fate voi qua?- domandò ruby senza voltarsi
Lash avanzò - la domanda non è che ci facciamo noi qua, ma che ci fai te qui, ci hai lasciati a massacrarci a vicenda senza muovere un dito e di punto in bianco te ne sei andata.- disse lash a denti stretti
Ruby alzò lo sgiardo dall'elenco scritto sul libro che aveva sul suo grembo - mi annoiavo così ho deciso di portermi avanti con l'aggiornamento dei gironi-
Tutti i demoni si accigliarono, sentirsi dire che annoiavano la regina equivaleva a essere gravemente offesi. Tutti tranne Ted, che al contrario degli altri scoppiò a ridere - mia regina tu sei l'unica demone che troverebbe noiosa una rissa di quel calibro-
La tensione si affievolì appena - ora andatevene a riposare, io e katy resteremo qui con abigor- ordinò perentoria ruby
- se mi posso permettere- continuò Ted
- no non puoi- rispose gelida Ruby- so già cosa vuoi sapere e ti dico che quell'argomento lo riprenderemo domani a tempo debito. Ora sparite-
Ruby si voltò mettendo fine al contatto visivo con i quattro demoni alle sue spalle, mettendo la parola fine alla loro conversazione.
I demoni se ne andarono imprecando sommessamente.
Ruby risprese il lavoro, leggendo ad alta voce i nomi mentre abigoe annotava il tutto con una delle sue penne costellate di pietre preziose.
Ruby continuò a leggere distrattamente, nella sua testa rieccheggiavano all'infinito le parole di Samael che le confessavano il suo amore angelico per lei e la sua determinazione per riuscire a rimanere al suo fianco agli inferi. Ruby inconsciamente scosse leggermente la testa, sapeva che non era vero, anche se Samael era diventato un vero e prorio killer di esseri umani, il suo animo rimaneva sempre impregnato dal succo del bene e non sarebbe mai riuscito ad uccidere un suo simile, come Anna.
Per un secondo ruby fu tentata di accontentarlo, di tenerlo con se agli inferi sotto la sua protezione come aveva fatto con katy, ma poi la sua ragione prese il sopravvento, facendola tornare lucida. Lei era la regina degli inferi, lui uno sciocco e insulso angelo, un'unione tra loro due non avrebbe solo causato la totale disapprovazione di entrambe le specie mettendo a rischio la sua posizione di regina, ma probabilmente avrebbe raso al suolo l'intero inferno, dando inizio così alla maledizione che l'altissimo aveva predetto molti anni indietro.
Avrebbe dovuto uccidere quegli angeli subito, quella era la cosa piu' giusta da fare, per lei per il suo popolo, ma ruby nella sua mente stava elaborando tutt'altro. Avrebbe dovuto pensare ai modi in cui torturare quei due, invece stava escogitando un piano per falli fuggire illesi, almeno uno dei due..
Si portò le mani alla testa, sentendosi improvvisamente esausta e priva di ogni forza.
- si sente bene mia regina?- domadò abigor notando il repentino cambiamento di ruby
- tutto bene abigor, procediamo manca poco- rispose ruby continuando a massaggiarsi le tempie.
Un'ora dopo ruby, seguita sempre da katy, uscì dai gironi di Abigor, rimandando l'aggiornamento dei gironi di Azazel al giorno seguente.
Katy continuava ad osservare ruby lanciandogli delle occhiatine di soppiatto con la fronte aggrottata di preoccupazione. Durante il tragitto, provò piu' volte a intraprendere una discussione con la regina, ma puntulamente lei la ignorava o sviava l'argomento.
Ruby entrò nelle sue stanze, lasciando katy al di fuori della porta, non si prese nemmeno la briga di svestirsi, semplicemente si lasciò cadere in maniera scomposta sul letto chiudendo gli occhi.
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Nel frattempo nel ergno dei cieli, l'arcangelo Michael parlava animamente con i suoi fratelli, un brutto presentimento aleggiava nel suo cuore - fratelli vi prego, dobbiamo fare qualcosa. Lui è mio figlio!- esclamò esasperato per l'ennesima volta
- Arcangelo michael comprendiamo il tuo dolore e la tua preoccupazione per il tuo figlio carnale, ma i tuoi presentimenti potrebbero essere privi di fondamenta. Negli ultimi anni Samael è disceso sulla terra cercando in andare incontro alla sua caduta, potrebbe essere che si sia solo fermato piu' del dovuto- intervenne Uriel mantenendo un tono calmo
- vi dico che non è così! Mio figlio per quanto sia deciso a cadere, non si sarebbe mai azzardato a soffermarsi sulla terra anche di giorno per continuare la sua personale strage di umani. Inoltre con lui c'è Anna che non gli avrebbe mai permesso di prolungare la sua permanenza laggiu'- rimbeccò michael abbassando lo sguardo a terra
- e se Samael fosse riuscito a cadere?- intervenne L'aracangelo Gabriel
Michael scosse la testa - fratello non è possibile. Per quanto sia duro ammerlo lo sai anche tu che Samael è l'angelo citato nella seconda parte della profezia, sono troppe le coincidenze e dopo dieci anni è evidente che lui è l'angelo che non può cadere. Vi prego fratelli miei, se non volete aiutarmi vi comprendo, ma almeno concedetemi il permesso si scendere sulla terra e andarlo a cercare- supplicò Michael sentendo le lacrime premere per uscire.
- mi dispiace michael ma non possiamo concederti quello che ci hai chiesto. Quando la profezia si avvererà e la guerra sarà alle porte, dobbiamo avere a disposizione tutte le forze possibili e tu in quanto custode della sacra spada celeste devi rimanere al nostro fianco. Inoltre sulla terra, gli uomini sono sempre piu' corrotti e peccatori aumentando di molto i poteri dei demoni, è un rischio troppo grosso scendere ora- concluse Uriel mettendo fine alla discussione.
Michael sospirò e uscì dal tempio con l'aria afflitta e le spalle abbassate. Era deluso dai suoi fratelli, samael era suo figlio, l'unico frutto dell'unione con la sua compagna deceduta per mano di una demone dai capelli azzurri. Con la morte nel cuore prese la sua decisione, avrebbe disobbedito ai suoi fratelli.
Continuò a camminare dirigendosi verso la pozza blu li vicino.
Una volta entrato si guardò attorno, controllando che nelle vicinanze non ci fosse nessuno. Fece rientrare le sua ali e si spogliò delle sue vesti, rimanedo completamente nudo.
Si immerse nelle acque della pozza blu che quel giorno erano di un blu così intenso da non riuscire a vederne il fondo. Si immerse fino a che l'acqua gli cinse del tutto la vita, unì le mani e pregò. Pregò per la salvezza di suo figlio, pregò per i suoi fratelli che annebbiati dalla paura della nuova guerra si erano dimenticati di sacrificarsi per un loro fratello e pregò per se stesso e per le azioni che stava per fare.
Finito di porgere le sue preghiere all'altissimo, che da mesi non si pronunciava, si immerse comletamente trattenendo il respiro.
Cominciò a nuotare nelle profondità della pozza blu, dirigendosi verso il punto in cui, anni prima, aveva nscosto la spada celeste.
Lui era il custode della sacra spada e come tale aveva il compito di proteggerla dal male e da mani indegne.
La sacra spada era esattamente dove l'aveva lasciata, anche da lontano si poteva vedere il suo meraviglioso bagliore blu che emanava la sua lama.
La raggiunse e una volta presa tra le sue mani, si soffermò a guardarla, ammaliato dalla sua straordinaria bellezza.
Risalì in superficie lentamente, guardando con circospezione i dintorni, controllando che nel frattempo nessuno si fosse recato lì.
Uscì e si rivestì velocemente. Con passo sostenuto, ma mantenendo un'aria tranquilla si incamminò verso l'uscita del regno dei cieli.
Appena varcati i grandi cancelli, michael tirò un sospiro di sollievo. Speigò le sue bellisime ali di arcangelo e spiccò il volo. Inconsciamente michael sapeva già dove suo figlio si trovasse, ma aveva bisogno di conferme. Continuò a volare veloce, attraversando le nuvole grigie che quella notte minacciavano la notte con i loro lampi.
Michael però preso com'era dalle sue preoccupazioni, non si accorse che qualcuno lo stava seguendo.
Era l'arcangelo Cassiel, che lo seguiva a distanza senza però mai perderlo d'occhio.
Cassiel era il figlio di angeli caduti, che alla sua nascita avevano cercato di ucciderlo. Fu proprio michael, che allora era ancora un normale angelo a trarlo in salvo dai suoi genitori e a strapparlo dalla morte che ormai incobeva su di lui.
Fu cresciuto da michael e appena nacque Samael fra di loro nacque all'istante un'amore fraterno indissolubile. Erano cresciuti insieme, avevano condiviso gioie e dolori e condivideva perfettamente la preoccupazione di Michael, non l'avrebbe lasciato solo per nulla al mondo.
Raggiunse michael e lo chiamò - Michael!-
Michael si voltò sorpreso nel vedere Cassiel al suo fianco - perchè mi segui Cassiel, torna a casa- gli ordinò gentilmente
Cassiel scosse la testa - vengo con te, non lascierò samael e anna da soli, sono nostri fratelli-
Michael dopo qualche istante di ditubanza annuì - grazie Cassiel-
Cassiel sorrise - avresti fatto lo stesso per me-
Michael annuì di nuovo
- allora che piano hai in mente michael?- domandò Cassian
- per il momento scendiamo sulla terra in cerca di informazioni. Ho bisogno di conferme, se le mie sensazioni sono giuste credo che Samael e anna siano stati presi dai demoni- disse michael guardando negli occhi cassian
- cosa te lo fa pensare?-
- non lo so ho solo la sensazione è per questo che ho bisogno di piu' imformazioni. Se samael fosse stato catturato ci sono solo due possibiltà o è morto e anna insieme a lui oppure è stato condotto agli inferi e fattto prigioniero.- concluse michael scuro in volto
- oh santo cielo!- esclamò Cassiel preoccupato
- prega di no Cassiel, se fosse così c'è solo una cosa che possiamo fare per liberarlo, scendere agli inferi e riprendercelo- ammise michael
Cassiel arrestò di colpo il suo volo - michael è un suicidio! All'inferno saremo due arcangeli contro uno popolo intero di demoni-
Michael si fermò a sua volta - Cassiel non avere timore, l'altissimo non abbandona mai i suoi figli, inoltre i demoni comuni, anche se in possesso di armi maledette, non possono uccidere gli arcangeli, quelli di cui non devi voltare mai le spalle sono i demoni delle classi sociali piu' elevate-
Cassiel inspirò con forza - come riconosco i demoni delle classi piu' alte?
- dalle loro corna e dalle loro ali, sono molto piu' grandi e affilate di quelle dei demoni minori- rispose michael ricordando la demone che aveva affronatato e ucciso la sua compagna
Cassiel alzò le spalle - va bene verrò anche se rimango dell'idea che sia solo un suicidio recarsi la sotto-
Michael sorrise tristemente mentre posava una mano sulla spalla del suo compagno - grazie fratello-
Cassiel sorrise - ringraziami quando ritorneremo a casa sani e salvi ok?-
Michael rispose al sorriso e ricominciò a volare affiancato da Cassiel.
autrice■
Eccomi! Finalmente dopo ore a imprecare con l'assistenza di wattpad sono riuscita a pubblicare un capitolo, spero che vi sia piaciuto.
A costo di sembrare ripetitiva vi devo dire di nuovo GRAZIE per tutti i voti e i commenti, ma soprattutto vi dico grazie per la pazienza che avete con me. Baci chiaralibro1

la prima demone del paradiso ( In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora