capitolo 7 sospensione

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Ruby era davanti alla preside della scuola, una donna di mezza età con i capelli grigi e molto paffutella con un carattere capace di mettere a tacere un leone arrabbiato, ma a lei non importava. Se ne stava seduta a guardarsi le unghie e a mangiucchiarsi le pellicine.

- Signorina Black Ruby mi sta ascoltando vero?-

Ruby sollevò il suo sguardo sulla preside con superficialità - Certo preside Dorian-

La voce della preside si induri'- Quello che hai combinato oggi è una violazione del regolamento scolastico molto grave. Sono costretta perciò a sospenderti. Starai a casa fino a lunedì e convochero' tua madre per un colloquio-

- Come desidera preside. Posso andare ora?- la voce di Ruby era tranquilla, non gli importava della sospensione anzi in realtà ci sperava almeno non avrebbe visto Lash durante le ore scolastiche per il resto della settimana.

- Si puoi andare Ruby- disse sospirando la preside - Spero che capirai la lezione e che questo episodio non si ripeta un'altra volta- terminò la preside

- Non posso garantirglielo, ma ci proverò preside Dorian- termniò di dire Ruby prima di uscire dall'ufficio per poi incotrare subito dopo nell'unica persona che non voleva vedere. Lash.

Era appoggiato al muro e la stava fissando con i suoi occhi viola colmi di stupore - Perché ti sei lasciata sospendere? Se avessi usato i tuoi poteri mentali l'avresti evitato- le chiese

- Lo so, ma in realtà il mio obbiettivo era proprio questo, farmi sospendere- rispose Ruby, oltrepassando Lash e lasciandolo indietro

Lash la raggiunse immediatamente, posizionandosi al suo fianco. I lineamenti del suo viso si fecero tirati e  seri - Vieni dobbiamo parlare- proferì

Ruby obbedi' senza protestare, ma non perché ci tenesse particolarmente a parlare con lui, ma per il semplice fatto che lui si incammino' verso l'uscita della scuola che guarda caso era la stessa direzione in cui doveva andare lei.

- Perché ti dà così fastidio la mia presenza? - cominciò a dire lui

- Non puoi presentarti qui dopo cento anni, dopo avermi tradito clamorosamente, per di piu' in combutta con mio padre, impossessarti di casa mia e girare dove ti pare e soprattutto non voglio che tu venga a scuola a nutrirti dei vizi e dei sentimenti corrotti che io sono riuscita a costruire in questa dannata scuola- sputò fuori Ruby tutta d'un fiato

- Tutto qui? - la schernì lui

- Perché non ti sembra abbastanza?- lo rimbeccò lei

- Sono riuscito a conquistare molte ragazze oggi, compresa la tua umana katy, non è che per caso il tuo comportamento è dovuto solo dal fatto che tu sia gelosa? - le chiese Lash, sperando che il suo comportamento fosse dovuto solo ed esclusivamente a quello.

- Ma ti sei completamente rimbambito? Io gelosa di te? Ho smesso di pensare a te il giorno in cui sono andata via dagli inferi- disse seria Ruby

- Calma era solo una domanda, quindi non ti dispiacera' se mi approfitto del corpo di Katy per un po'? Non è come te e nessuna lo sarà mai, ma il corpo di quel l'umana è parecchio attraente- ammise Lash cominciando a leccarsi il labbro inferiore in modo da esprimere chiaramente le sue intenzioni.

Ruby storse la bocca contrariata, e una piccola, ma piccolissima parte del suo cuore si strinse in una fitta - Fa pure, la cosa non mi riguarda- si costrinse a dire, facebdo finta di nulla.

Ruby si accorse che finalmente l'uscita era vicina, chissà perché ora sentiva una gran voglia di scappare via subito.

- Allora ci vediamo a casa tua stasera?- domandò lui sottolineando la parola TUA per non infastidire troppo Ruby

- Si si certo a stasera- disse Ruby liquidandolo alla svelta, ma in realtà lei non sarebbe tornata a casa, aveva ben altri programmi in mente.

Uscì dalla scuola, senza mai voltarsi, sapeva che Lash era rimasto sulla porta a guardarla andare via, percepiva chiaramente il suo sguardo puntato sulla schiena.

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SULLE NUVOLE

-Allora Samael hai già deciso in che città scendere per il tuo incarico? - la voce angelica e melodiosa di Anna interruppe' i pensieri di Samael.

Appena lui la vide, il suo sorriso si allargo' - Anna! Sono lieto di vedere che sei tornata. Come è andata con la tua umana? -

- Molto bene direi, sono riuscita a condurla sulla retta via, ma la strada da fare è ancora lunga e tortuosa. Il male è sempre in agguato- rispose lei sinceramente accennnando a un candido sorriso.

Anna era un'angelo custode, di leggiadra bellezza, il suo corpo esile e fragile era divino, i suoi capelli lunghi fino alle spalle, erano di un biondo tendente al bianco e sulle punte si formavano dolci boccoli. I suoi occhi erano la cosa che Samael amava più di lei, sembravano l'azzurro intenso di un cielo senza nuvole. Si alzò dalla scrivania su cui era ancora seduto e si avvicinò a lei, la prese per le mani e posò le labbra su quelle di lei, dandogli un casto bacio, che per gli angeli era già tanto.

Le guance di lei si tinsero di un leggero rosa pallido, cosa che la fece diventare ancora più dolce agli occhi di Samael.

-Allora Samael dove hai deciso di cercare la tua anima da correggere? - lo incalzo 'lei con la massima delicatezza, cercando di sviare il suo imbarazzo dovuto al bacio.

- Si ho deciso, lunedì scendero' nella città di Manchester e cercherò l'anima in una scuola superiore, in cui girano voci che gli studenti frequentanti siano anime parecchio turbolente- rispose lui continuando a sorriderle

- Facciamo un volo insieme?- chiese lei in un sussurro

- Certo! - rispose lui con un po troppo entusiasmo.

Entrambi risero e prendendosi per mano, presero il volo.

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La spider rossa fiammante sfrecciava sull'autostrada non curante dei limiti di velocità, la sua destinazione era ancora lontana, ma Ruby si sentiva più leggera, il posto in cui stava andando era uno dei suoi preferiti, l'Italia.

Ira, lussuria, invidia, accidia, superbia, avidità, gola, ma non solo mafia, corruzione, ingiustizie, vandalismi, denaro macchiato di sangue innocente sono all'ordine del giorno, rendendo l'Italia il paese più peccatore al mondo.

La chiamano anche " il PARADISO dei demoni".

Molti demoni, vampiri ed esseri malvagi hanno deciso di trasferirsi li per farsi abbracciare dalle confortevoli e calorose braccia infernali del bel paese. Ruby era diretta li, lo svago giusto al momento giusto.

Praticamente un luna park per i demoni, in cerca di cibo facile e divertimento assicurato.

Il cellulare di Ruby squillo' - Pronto?-

- Dove sei?- La voce di Lash dall'altra parte della comunicazione era dura e glaciale

Ruby sorrise - Dove tu non puoi raggiungermi. Ci vediamo duca Lash- disse Ruby prima di attaccare e spegnere il dispositivo e buttarlo fuori dal finestrino.

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Spazio Autrice★
Allora popolo di peccatrici come me, come vi sembra il mio libro indemoniato?
Date un parere così mi inciterete nel continuare a scrivere!

la prima demone del paradiso ( In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora