Ruby si muoveva sensuale mentre si avvicinava nuovamente a Samael. La sua idea era solo quello di ferirlo, in modo da poter convincere tutti gli altri che lei si fosse recata lì solo per divertirsi e giocare con il loro nemico naturale, ma man mano che si avvicinava alla sua figura, qualcosa in lei le fece cambiare idea. Le ferite che voleva inferirgli non erano piu' per nascondere la verità agli altri, ma ben sì per marchaiare il proprio territorio in modo permenente sul corpo di quell'angelo. Sapeva che stava sbagliando, ma in quel momento tutto divenne annebbiato, solo il desiderio prevaleva su ogni cosa.....
Samael guardava ruby avvicinarsi lentamente, senza fretta, i suoi occhi rosa brillavano nell'oscurità della stanza, ma in quello stesso sguardo non c'era la malvagità che di solito li avvolgeva, c'era qualcosa di diverso, qualcosa che come risposta gli fece percorrere il corpo da forti scosse elettriche, fino a fermarsi al basso inguine. si accorse solo in quel momento delle vere intenzioni di ruby.
- sai samael, visto che questa è l'ultima volta che ci vedremo ho intenzione di terminare un certo gioco con te- sussurrò ruby all'orecchio di samael una volta che lo raggiunse.
Samael deglutì rumorosamente, anche lui lo voleva, anzi erano anni che lo desiderava ardentemente, sarebbe stato suo, anche se solo per poche ore. Strattonò con forza le catene che lo legavano, facendole protestare rumorosamente. Samael era stanco, stufo di aspettare, per la prima volta in vita sua non voleva il consenso di nessuno. Voleva ruby e l'avrebbe presa.
- liberami ruby- ordinò lui serio in volto
Ruby sorrise maliziosa - e per che mai dovrei farlo?- domandò lei
- liberami o giuro che...- non terminò la frase stupito da ciò che stava per dire
- o giuri cosa angelo?giuri Sul tuo Altissimo che non ha nemmeno la faccia di venirti a salvare? Su una stupida figura luminosa senza volto che si dimentica dei suoi stessi figli? Il tuo giuramento su di lui non ha valore qui samael. Se vuoi liberarti devi riuscirci da solo io non te lo impedirò- lo schernì lei incrociando le braccia al petto con un sorriso decisamete provocatorio
Samael animato da una forza che non credeva di avere strattonò con violenza innata nuovamente le catene che protestando cominciarono ad allentare la loro forza.
- tutto qui quello che sai fare angelo?- domandò ruby ironica
Samael fremette di rabbia, la desiderava come non mai e l'unico ostacolo tra lui e lei era quell'insulsa catena. Con un ultimo e immane sforzo, strattonò con forza e questa volta le catene si ruppero del tutto, liberandogli i polsi e lascinadogli le braccia libere di muoversi.
Soddisfatto samael passò alle catene che lo lagavano serramente alle caviglie, fu un gioco da ragazzi liberarsene. Era libero, libero di muoversi e raggiungere la sua preda. Lui non era piu' la preda, ma il cacciatore e lei non era piu' la cacciatrice ma la preda da catturare.
Ruby sorrise soddisfatta, guardò samael avvicinarsi con passi lenti e pesanti, nei suoi occhi si leggeva il puro desiderio che provava.
- e ora cosa vuoi fare angelo?- domandò ruby con un sorriso complice
Samael ridusse a zero la distanza che li separava, la sua voce era roca e graffiata dalla passione - ora sei mia- disse solamente
Ruby inarcò un sopracciglio - dovrei forse avere paura angelo?-
Samael non si degnò di ripondere, con un movimento brusco e repentino afferrò ruby per un braccio e la schiacciò con il peso del proprio corpo contro il muro, dove lui fino a cinque minuti prima era incatenato.
Non era piu' in se, tutto risultava annebbiato e sfocato, l'unica cosa che rimaneva chiara e decisa nella sua mente era prendersi ruby una volta per tutte.
Le sue labbra avide cercarono quelle di lei, le sue mani cominciarono a vagare sulla pelle nuda, crecando di scoprire ogni singolo centimentro del corpo della demone.
- credo che dovreste averne- rispose poi samel alla domanda che ruby gli fece prima.
Samael non era piu' in se tutto il suo lato angelico era stato messo da parte, in un angolo remoto del suo cervello e al suo posto erano venuti a galla tutti i sentimenti repressi negli ultimi dieci anni.
Nonostante L'aspetto dicesse il contrario, lui dentro in quel preciso momento era demone fino al midollo. Ruby rispose al bacio, ma presto eccitata dal comportamento violento di samael, gli morse il labbro con ferocia, scatenando in lui un forte gemito di dolore.
Samael continuò imperterrito, non avrebbe perso la sua possibilità di stare con colei che amava solo per un po di dolore. Le sue mani scorrevano curiose su ogni centimetro della pelle di lei, desiderose di esplorare e conoscere ogni anfratto di quel corpo perfetto.
Ruby circondò il collo di samael con le mani, affondando le unghie nella carne, lunghi e rossi rivoli di sangue cominciarono a uscire dal collo dell'angelo, rigandogli completamete la schiena.
- tutto qui quello che sai fare demone?- la provocò lui mentre con le braccia sollevava dalle natiche ruby, facendola aggrappare con le gambe alla sua vita.
Ruby rise - siamo solo all'inizio sciocco angelo- rispose lei
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Katy camminava senza tregua in cerchio nella cella accanto a quella dove ruby e samael erano rinchiusi. Erano gia passate almeno due ore da quando si era recata lì trascinando anna con se, ma di ruby nessun segno. Era tentata di uscire ed andare a controllare personalemte che fosse tutto a posto, ma sapeva che se ruby l'avesse beccata sarebbero stati guai seri.
Gurdò nuovamente verso la porta chiusa attraverso l'oscurità della cella, ma per il momento quest'ultima non dava nessun segno di volersi aprire sotto il tocco della regina.
Sbuffò rumorosamente, ma un leggero lamento proveniente da un angolo catturò la sua attenzione. Era anna che finalmente si stava risvegliando dopo il colpo subito da ruby.
- samael?- lo chiamò anna
Katy si avvicinò - desolata non è qui- rispose secca katy
Anna spaventata si alzò di scatto - dov'è samael cosa gli avete fatto?-
Katy alzò le spalle - non ne ho idea, so solo che è di la in compagnia di ruby- ammise katy
- io devo andare da lui, io ho il compito di vegliarlo finche il destino che è stato scritto per lui non si compia. Ti prego katy, so che sei un vampiro, ma so anche che in te è rimasto qualcosa di buono. Ti prego portami da lui io devo salvarlo- ammise anna sentendo gli occhi inumidirsi.
Katy sia avvicinò ulteriormente, incuriosità dalle parole uscite dalla bocca dell'angelo - cosa intendi con il destino di samael? Qual'è il suo destino anna?- domandò katy assottigliando gli occhi mentre un strana sensazione di inquietudine si insinuava in lei.
Anna scoppiò in singhiozzi, non riuscendo a rispondere alla domanda di katy.
Colta da una rabbia sconvolgente,katy, colmò la distanza che la separava dall'angelo, mostrando i lunghi denti da vampiro che scintillavano nel buio della cella.
- avanti anna, smettila di frignare coma una poppante e parla, dimmi tutto ciò che sai- la intimò katy
Anna non rispose, ma i suoi singhiozzi cessarono lasciando il posto alla paura.
Katy perse la pazienza e con un gesto veloce della mano afferrò anna per i capelli, spostandogli la testa su un lato e mettendo in risalto il collo.
Gli occhi di katy brillarono alla vista delle vene immacolate di anna, non aveva mai bevuto del sangue dalla sorgente, ma per questa volta se fosse stato necessario avrebbe fatto un'eccezione.
Allungò i denti alla loro massima misura e li appoggiò con forza al collo di anna, graffiandogli leggermete la pelle, ma senza che il sangue cominciasse a fuoriuscire.
- ti conviene parlare anna altrimenti non riuscirai piu' a vedere il tuo amato samael e ti farò morire molto lentamente. Se credi che in me ci sia ancora un minimo di compassione umana ti sbagli di grosso angelo. Ora parla o il tuo sangue angelico finira dritto dritto nel mio stomaco- la minacciò ringhiando
Anna balbettò qualche istante, ma appena con voce tremante riuscì a formulare le parole della pergamena segreta nascosta nel regno dei cieli, katy pietrificò letteralmente - Gentil fanciulla che leggendo stai, apri il tuo cuore e capirai, il tuo compito è rinunciare se da morte certa lo vorrai salvare.
Solo colui che semina, riuscirà a raccogliere.
Solo colui che non potrà cadere, a tempo debito cadrà.
Solo colui che nella nuova guerra timor non avrà, nel suo intento riuscirà.
Ma colui che riuscirà, da solo nulla varrà se al suo fianco la fede non avrà.
Nell'undicesima eclissi di luna tutto si svolgerà, fra sangue e dolore il suo cuore vincerà, ma ardua è la sua impresa se nel cuor scuro nulla germogliera'.
Un aiuto dal cielo avrà, se la speranza non morirà.
Un nuovo regno si innalzera' se la parte opposta confessera'....
Giovane fanciulla che di cuore gentile sei, risveglia il prescelto dal suo eterno dolore e conducilo per mano verso la fine, solo allora il nuovo regno nascerà..
Non temere figlia mia, davanti a morte certa qualcuno vi salverà, è colei che meno di tutti ti aspetti che lo farà, il suo cuore muterà e il destino di tutti salverà.-
Katy ritrasse i denti e lasciò andare anna, la maledizione era vera, era tutto vero, per anni si era convinta che fosse tutta una diceria, basata sul fatto che da Satana XIX fosse nata una figlia femmina e non un maschio. Ma ora le cose erano tutte diverse. Ci sarebbe stata una guerra che avrebbe distrutto per sempre gli inferi e con essi anche ruby.
Un forte rumore alla porta la fece ricomporre dal momentaneo stordimento in cui era caduta. Era ruby e quello era il segnale che doveva riportare anna
nella cella di prima. Prese saldamente la catene che legavano anna e con una rabbia improvvisa la strattonò con forza trascinadola al di fuori della cella.
Appena ruby aprì la porta e i suoi occhi si posarono sulla sua regina, non riuscì a non trattenere un esclamazione stupita. Ruby era in biancheria intima, ma a parte quello era ricoperta dalla testa ai piedi di sangue, ma non il suo.
Che fosse finalmete riuscita a uccidere l'angelo che da anni le aveva dato il tormento? Che fosse finalmente riuscita a liberarsi della parte di luce che aleggiava a volte sul suo cuore nero?
- ruby cosa hai fatto?- domandò kety accigliandosi
- quello che dovevo. Ora muoviti, porta quell'angelo nella cella di prima e andiamocene. Freya e lash avranno quasi finito di incontrare i nobili e io necessito di una sistemata- si limitò a rispondere ruby.
Anche anna appena posò i suoi occhi su ruby pietrificò, quel sangue era di samael - cosa gli hai fatto! Schifosa demone! - urlò con disgusto
Ruby sogghignò maligna - nulla che non desiderasse pure lui. Ora taci ammasso di piume senza senso-
Katy strascinò anna dentro la cella, dove samael era nuovamente legato. Una volta sistemata anna, katy guardò samael accigliandosi, era ferito in piu' punti e alcune ferite erano piuttosto gravi, ma le sue ali erano in perfetto stato, non una sola piuma gli era stata strappata. Si avvicinò ancora scrutandolo con attenzione e per poco non si mise ad urlare. Sul volto dell'angelo era stampato un sorriso soddisfatto, ma non fu quello a lasciarla in quello stato, furono i suoi capelli a intorpidirgli la mente. Prima non era riuscita a vederli perfettamente, ma ora si. I capelli di Samael non erano piu' biondi, ma grigi come la cenere e i suoi occhi non erano piu' di un color verde pastello, ma grigi perla.
Non poteva credere ai suoi occhi, se samael era l'angelo che non poteva cadere ora era molto vicino a raggiungere la sua caduta. Sarebbe bastata una sola imprecazione detta bene e lui sarebbe diventato un'angelo caduto definitivamente. Una frase le rimbonbò nella mente con forte prepotenza solo colui che non potrà cadere, a tempo debito cadrà....
Si portò una mano alla bocca e uscì di corsa dalla cella, quello che le aveva detto anna poco prima si stava già verificando, la guerra che tanto temeva era vicina e lei non sapeva come evitarla.
Ruby chiuse la cella dove gli angeli erano incatenati e cominciò a dirigersi verso le scale che conducevano al piano superiore.
Catturata dallo strano silenzio di katy, le si avvicinò - a cosa devo questo gradevole silenzio?- domandò ruby sorridendo
Katy non sapeva cosa rispondere, forse doveva dirgli cosa anna gli aveva rivelato, ma quelle parole non presero forma si fermarono nel sua mente, mentre la bocca ne formulò altre - perchè non l'hai ucciso ruby? L'hai conciato male, ma ho visto che le ali sono intatte- replicò katy sospirando
Ruby guardò katy attentamente, sapeva che le stava nascondendo qualcosa, lo sentiva dal tono di voce, ma per il momento non indagò e si limitò a rispondere, rivelando il suo piano - nonl'ho ucciso perchè ho tutta l'intenzione di farli fuggire stanotte- ammise ruby assumendo un tono udibile alle sole orecchie di katy.
Katy perse un battito, strabuzzando gli occhi - cosa?!-
Ruby annuì - hai capito bene katy non farmi ripetere. E tu sarai mia complice.- l'ultima frase la disse praticamente ringhiando a denti stretti
- ma perchè? Ruby ci cacceremo in grossi guai. Uccidili e proeguiamo con le nostre vite!- esclamò katy supplicando la sua regina con lo sguardo
Ruby scosse lievemente la testa - no katy, io non posso ucciderli-
- MA PERCHE?- urlò questa volta katy in preda alla disperazione
Ruby non rispose e continuò a camminare guardando avanti.
Katy la raggiunse di nuovo affincandosi a lei- ruby rispondi alla mia domanda e io farò ciò che mi chiedi-
Ruby la guardò di sottecchi - non occorre una risposta, tu farai quello che ti dico sempre e comunque. Io sono la regina e tu un mio suddito. Punto-
Katy si passò una mano nel capelli frustrata - e come vorresti farli scappare dalla porta pricipale sotto gli occhi di tutti? I demoni la fuori non gli daranno nemmeno il tempo di respirare che gli saranno gia saltati addosso-
Ruby sorrise - quando saremo nelle mie stanze di dirò i dettagli ora taci e cammina-
Katy sospirò sconfitta, non sarebbe mai riuscita a far cambiare idea a ruby, con passo svelto superò ruby e le si piazzò davanti bloccandogli la strada - senti ruby Anna mi ha rivelato delle cose che tu devi assolutamente sapere, ne va della tua vita e di quella di tutti i demoni che abitano qui-
Ruby corrugò la fronte sospettosa, aveva capito che katy era turbata da qualcosa, ma non pensava che fosse di così grave entità - vieni ne perliamo nelle mie stanze - concluse ruby aggirando katy e ricominciando a camminare.
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Le ombre della sera cominciarono a invadere gli ultimi raggi del sole che riscaldavano la montagna su cui era situato l'ingresso degli inferi.
Duecento angeli caduti erano seduti in terra, lucidando le spade e ogni sorta di arma benedetta che possedevano. Michael e Cassiel si erano leggermete allontanati da quella orda di angeli traditori in cerca di un po di silenzio. Entrambi erano tesi, i loro visi erano scuri e i loro lineamenti erano resi duri dalla preoccupazione.
Non mancava molto all'ora prestabilita. Presto avrebbero profanato gli inferi, cosa che nessun angelo sano di mente si era mai azzardato a fare.
Michael estrasse la spada celeste da fodero, rimanendo ad osservare per qualche istante la lama affilata che emanava il suo solito bagliore celeste. Non sapeva come sarebbe andata a finire, non sapeva se sarebbe sopravvisuto a tutto questo, non sapeva se sarebbe riuscito a salvare suo figlio, ma una sensazione a livello del petto lo rassicurò. Non sapeva da cosa era data questa convinzione, eppure era forte e presente dentro di lui, qualcosa gli diceva che Samael era al sicuro finchè ruby, la regina degli inferi, era con lui.
Si alzò di scatto, riponedo la spada nel fodero con scrupolosa cura. Si voltò verso cassiel e con una nuova speranza nel cuore gli sorrise - è ora Cassiel-
Cassiel annuì deciso, rispondendo a sua volta con sorriso - sono pronto-
Michael e cassiel cercarono tra la folla di angeli caduti Daniel e quando lo trovarono gli si avvicinarono decisi. Daniel appena notò i due arcangeli si alzò in piedi dal sasso su cui era seduto, in mano teneneva saldamente la sua spada benedetta, resa affilata e lucente da una scrupolosa manutenzione. Senza dire una solsa parola, daniel e michael rinnovarono il loro accordo. Daniel alzò una mano al cielo, dando inizio così all'invasione degli inferi.
AUTRICE
Scusate ho pubblicato di nuovo il capitolo 22 perché alcuni non riuscivano a visualizzarlo in nessuna maniera.
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la prima demone del paradiso ( In Revisione)
FantasyA volte gli umani non hanno bisogno degli Angeli per salvare il mondo dal male, ma forse di un demone si...