Ruby continuava a tenere le braccia incrociate al petto, un sorriso maligno comparve sulle sue labbra, facendo intravedere i suoi denti affilati come rasoi.
- bene bene, guarda chi abbiamo qui, un caduto o forse dovrei ricominciare a chiamerti angelo?-
L'angelo cominciò a inditreggiare, ma ruby sparì dal punto in cui era e gli si materializzò proprio dietro alle spalle - andavo da qualche parte angelo?-
L'angelo cadde in ginocchio - non farmi del male volevo solo andarmene- la supplicò lui
- quanta fretta angelo ma dimmi quale è il tuo nome?- domando ruby sogghignando
- E-el-elia- balbettò
- elia eh? Beh credo che io e te dovremmo fare un lunga e seria chiaccherata mia caro elia. Ora ho mi segui con le buone o con le cattive scegli te- disse con sufficienza la regina
- va bene la seguo- mormorò Elia
Ruby si incamminò, seguita a pochi passi da elia, che teneva lo sguardo fisso a terra.
Elia si infilò le mani in tasca e solo allora si accorse di possedere ancora le tenaglie benedette con cui aveva rotto le catene di Beelzebub.
Si mosse molto lentamente, ruby gli dava le spalle e di certo non si aspettava un'attacco di quel genere. Estrasse dalla tasca la tenaglia, che afferrò con entranbe le mani e scattò velocemente verso ruby, bloccandogli nella morsa dell'arnese l'ala sinistra.
Ruby gemette dal dolore, l'arma che aveva usato l'angelo era benedetta. L'ala bruciava in modo pazzasco, tanto da toglierle il fiato per un paio di secondi. Cercò di afferrare l'angelo girandosi di scatto, ma quest'ultimo continuava a girarsi anch'esso per impedire di essere preso.
Ruby inspirò con forza e tentò un'altra tattica. Scattò in avanti, lasciando che la tenaglia, ancora attaccata alla sua ala in una morsa, gli lacerasse completamente una parte interna dell'ala. Il dolore che provò fu la cosa piu' atroce che avesse mai subito, ora sapeva a quale dolore era stato costretto il suo angelo a subire. Appena la tanaglia sguarcì l'ultimo pezzo di ala, ruby, ignorando il dolore, si voltò prendendo alla sprovvista l'angelo e lo prese per il collo.
I denti di ruby, allungati al massimo erano a un millimetro dalla faccia dell'angelo. L'alito della demone usciva fuori dalla sua bocca sottoforma di nuvolette rosse - ora tu fottuto angelo verrai con me a palazzo con le cattive e sta pure pronto perchè una volta arrivati soffrirai le pene di questo cazzo di regno chiamato inferno-
L'angelo cominciò a diventare cianotico, ruby lo portava a palazzo tenendolo per il collo sollevato da terra, ma quello sicuramente non l'avrebbe ucciso, non era quello che la regina voleva in quel momento, quello che lei voleva erano informazioni.
Giunti a palazzo, sotto lo sguardo perplesso di freya, katy, azazel e lash che si era unito al gruppo, ruby portò Elia in una stanza nei sotterranei, adibita per le torture.
Quella stanza era molto antica, veniva usata per torturare gli angeli presi in ostaggio nella grande guerra fra demoni e angeli. La stanza presenteva quasi un centinaio di macchinari per la tortura, dal piu' piccolo, che aveva la grandezza di un dito, fino ad arrivare ad un macchinario grande il doppio di una persona. Tutti gli oggetti di quella stanza erano vecchi di centinaia, anzi migliaia di anni, ma tuttavia conservavano la la loro lucentezza e a giudicare dalle lame splendenti dovevano aver conservato pure la loro affilatezza.
- ruby cosa cazzo ti è successo all'ala?- si preoccupò freya vedendo l'ala della regina mezza cadente e grondante di sangue
- incidente di percorso nulla di grave, ora lasciatemi sola con l'angelo ho qualche domanda da fargli e potrei metterci parecchio, dipende tutto da quanto l'angelo sa sopportare il dolore- annunciò ruby pregustando le torture da infliggere.
STAI LEGGENDO
la prima demone del paradiso ( In Revisione)
FantasíaA volte gli umani non hanno bisogno degli Angeli per salvare il mondo dal male, ma forse di un demone si...