la prima demone del paradiso ( In Revisione)

capitolo 40 il piano

Freya non poteva crederci. Davanti ai suoi occhi stava dormendo un'angelo. E non un angelo qualsiasi, quello doveva essere sicuramente il figlio del l'arcangelo Michael. Troppa somiglianza tra loro. Tuttavia prima di commettere errori, doveva avere solo un'ultima prova. Le cicatrici sulla schiena, da dove fuori uscivano le ali. Fece il giro del letto, scoprì la schiena dell'angelo e osservò attentamente.

Dormiva a petto nudo. Le cicatrici lunghe almeno una quindicina di centimetri di un color rosato, spiccavano in netto contrasto con il resto della pelle della schiena di un rosa più pallido.

Ora ne era certa quello era un'angelo. Il suo istinto e il suo essere demone ribollivano dalla voglia di mettere fine a quell'inutile vita, ma non essendo la prima volta che incontrava un'angelo riuscì a soffocare il suo istinto omicida. Anche se l'angelo dormiva, privo di difese, sapeva per esperienza che uccidere un angelo non era una cosa tanto semplice. Ne era la prova la cicatrice sul suo fianco destro. Agli angeli era stato tolto il potere celeste offensivo, ma quello difensivo era sempre presente, agiva come una specie di scudo invisibile che appena recepisce una minaccia si sprigiona nella sua massima potenza.

Freya rimase lì per qualche istante, un turbinio di domande le invadevano la mente.

Perché ruby era venuta da lui? è al corrente che questo ragazzo è un'angelo? Se si perché non l'ha ucciso?

Freya si mise a sedere sulla poltrona ai piedi del letto, osservava in continuazione l'angelo, finché non si accorse di un dettaglio che prima gli era sfuggito.

Si rialzo' e si avvicinò di nuovo al figlio di Michael, i suoi capelli biondi venivano interrotti da grosse strisce grigi che partivano dalla radice del capello fino alla punta.

Freya cominciava a capire. Nella sue mente l'idea dettagliata di ciò che stava facendo Ruby stava prendendo forma, rispondendo ad alcune domande e formandone di conseguenza altre nuove.

Freya era arrivata alla conclusione che Ruby sapeva che questo ragazzo era un'angelo e che stava cercando di farlo cadere. A quel pensiero Freya rise, Ruby non era affatto cambiata, era sempre la spregevole demone di sempre.

Ma restavano ancora molte domande a cui trovare una risposta.

Perché farlo cadere? In fondo gli angeli caduti non sono nulla di sconvolgente. Valgono più o meno come un semplice vampiro. Perché si interessa tanto a lui? Qual'è il suo scopo? Se voleva ucciderlo, l'avrebbe già fatto, un'angelo contro Ruby non sarebbe mai sopravvissuto.

E se avesse ragione lash? E se Ruby avesse perso la testa per uno come lui? E per ultima ma non meno importante, quell'umana che ruolo aveva in questa faccenda? Non credeva che Ruby si fosse affezionata tanto ad un'umana senza avere uno scopo ben preciso, senza avere un secondo fine.

Samael si girò nel letto, mettendo sull'attenti Freya che immediatamente uscì dalla camera e dalla casa dell'angelo. Doveva trovare delle risposte, ma a chi poteva rivolgere queste domande? La risposta gli venne in mente come un fulmine a ciel sereno. L'umana katy anche se involontariamente gli avrebbe dato le risposte che cercava. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Il giorno seguente.

Freya si alzò all'alba, non aveva dormito un gran che. Le poche ore passate distesa sul letto nella camera degli ospiti in casa di Ruby, li aveva passati a sbrogliare i fili della matassa con cui Ruby stava giocando.

Nel silenzio della casa, si inoltro' oltre la sua camera, scendendo di sotto e uscendo di casa, senza fare il ben che minimo rumore.

Arrivò in un lampo vicino alla casa dell'angelo.

Durante la nottata aveva raggiunto altre conclusioni. Come prima cosa si era posta una semplice domanda, perché un angelo scende sulla terra? Perché è un'angelo custode, ma questa risposta non era compatibile con le cicatrici sulla schiena dell'angelo. Gli angeli custodi hanno le ali molto più piccole e di conseguenza le cicatrici sono anch'esse più piccole. L'angelo in quella casa le aveva decisamente più grosse e lunghe. Gli venne in mente la seconda opzione ed era anche quella più plausibile. Quando un angelo è meritevole, i suoi fratelli gli danno una specie di promozione, dandogli la possibilità di evolversi in Arcangelo. Tuttavia però perché la trasformazione sia completa, il nuovo Arcangelo deve redimere un'anima corrotta sulla terra. E questo era il caso del suo angelo.