Michael stufo di camminare senza una meta ben precisa, arrestò il suo passo costringendo sia Daniel che Cassiel a fermarsi a loro volta.
- Daniel credo che sia giunto il momento di svelarci il motivo per cui ci hai condotti qui- annunciò michael guardando l'angelo caduto davanti a lui.
Daniel fissò la determinazione negli occhi del vecchio arcangelo - davvero non sai perchè ti ho portato qui? Beh è semplice per poter parlare- lo stuzzicò Daniel
Michael storse la bocca - Daniel sai benissimo a cosa mi riferivo. Ora per cortesia evita i rigiri di parole e vai dritto al sodo, ho parecchio da fare ultimamente- protestò michael assumendo un tono scocciato
Daniel sorrise malignamente- oh si posso immaginare caro michael, in fondo perdere il proprio figlio mezzo arcangelo non è una cosa che capita tutti i giorni- lo schernì
Michael si accigliò- cosa sai di mio figlio?-
Daniel si spostò dal punto in cui si era fermato e si andò ad appoggiare con la schiena su un tronco di una vecchia quercia. Si picchiettò un dito sul mento, facendo finta di pensarci - vediamo..vediamo.. se non sbaglio tuo figlio si chiama Samael vero?- domandò
Michael annuì
- oh si che sciocco ora ricordo! In effetti so parecchie cose sul suo conto a partire dal fatto che lo conoscono tutti gli angeli caduti qui sulla terra, sai la sua fama lo precede. Pare che sia l'unico angelo che riesca a uccidere a sangue freddo senza diventare un caduto. Sai è un peccato che ora non si faccia piu' vedere da queste parti, mi sarebbe piaciuto farlo entrare nel nostro gruppo- contiunò daniel provocando l'arcangelo
- smettila Daniel le tue provocazioni con me non servono a nulla. Dimmi quello che dovevi dirmi e vattene- lo ammonì michael
Daniel inarcò un sopracciglio - come vuoi vecchio barboso, certo che con te non ci si può mai divertire. Ti ho cercato perchè volevo proporti un patto-
- io non faccio i patti con i traditori- rispose michael gelido
- sicuro? Neanche se ti svelassi l'esatta posizione di tuo figlio Samael e della sua amichetta?- disse Daniel assumendo un tono beffardo
Gli occhi di michael si ridussero a due strette fessure - anche se sai dove si trova mio figlio, io non scenderò mai a patti con il male sia ben chiaro. Lo troverò da solo anche se si trovasse davvero negli inferi- ammise michael
Daniel alzò le spalle - come vuoi allora la nostra conversazione finisce qui- concluse Daniel dando le spalle ai due arcangeli.
- No aspetta!- urlò di punto in bianco Cassiel che fino a quel momento era rimasto nel suo silenzio
Daniel si voltò lentamente - cosa vuoi te?- ringhiò
- parlaci del patto che poco fa hai menzionato, non scoltare michael, ti prego-
Daniel sorrise vittorioso, tornò ad appoggiarsi con la schiena alla quercia e fissò michael che come risposta alla supplica di cassiel distolse lo sguardo, poggiandolo al suolo.
Daniel sogghignò - beh almeno uno dei due arcangeli è armato di buon senso- cominciò a dire
- allora visto che l'acerbo arcangelo è interesssato parlerò a lui direttamente. Sei a conoscenza del fatto che noi angeli caduti siamo stati esiliati dal regno degli inferi vero?- domandò daniel
Cassiel annuì
- trovo ingiusto che per colpa di qualche feccia la regina abbia bandito dal suo regno la nostra intera specie, perciò quello che noi cerchiamo ora, è la vendetta. La regina deve morire- continuò daniel mettendo tutto l'odio che provava nelle ultime parole.
Michael si acrucciò e decise di intromettersi - questo non centra nulla con mio figlio samael. I litigi con la vostra regina non sono affar nostro-
Daniel sorrise - è qui che ti sbagli michael. Tuo figlio è rinchiuso nelle segrete del castello della regina degli inferi. Per ora è ancora tutto intero, fonti sicure mi hanno assicurato che la regina non ci ha ancora giocato-
Michael allarmato da quelle parole e trovando conferma alle sue sensazioni negative sospirò - va avanti hai la mia attenzione-
- vedo che cominci a ragionare. Allora siccome sia noi angeli caduti, sia voi angeli non possiamo introdurci nel regno degli inferi passando inosservati, infatti appena varcheremo il loro confine la regina riuscirà a percepire la nostra presenza e ci scaglierà addosso l'intero esercito di demoni se necessario. È per questo che noi dovrermmo collaborare. Noi non possiamo uccidere la regina come ben sapete, ma voi si ,siete arcangeli e inoltre avete la spada celeste con voi. In cambio noi libereremo samael e l'altro angelo. Molti di noi prima di essere banditi lavoravano proprio a palazzo e conoscono ogni mattone di quella struttura, per noi sarà un gioco da ragazzi liberarli.- concluse Daniel svelando il vero motivo per cui aveva cercato michael
Michael sospirò - in poche parole mi stai dicendo che se noi uccidiamo la regina tu e il tuo gruppo dia ngeli caduti ci aiutere a liberare mio figlio giusto?-
- esattamente- rispose Daniel
Michael soppesò la proposta, ma alla fina scosse la testa- desolato non posso accettare-
Daniel si soprese - mi sorprende il tuo rifiuto Michael, mi sembrava uno scambio di fare favori proficuo per entrambi-
- non posso uccidere la regina. Per quanto lei sia spietata e meriti la morte piu' di qualsiasi altro demone esistente, non posso dimenticare ciò che ha fatto dieci anni fa. Sono in debito con lei e non sarò io a mettere fine ai suoi giorni, mi dipiace- disse infine michael. Era la verità, per quanto desiderasse salvare suo figlio non poteva dimenticare che ruby aveva salvato suo figlio dalla morte dieci anni prima, senza contare il fatto che aveva messo a rischio la sua stessa vita varcando le soglie del regno dei cieli, non poteva ucciderla la sua coscienza gli e lo impediva categoricamente.
Daniel incuriosito dalle parole dell'arcangelo piegò la testa di lato - a cosa ti riferivi quando hai detto 'sono in debito con lei'? -
- non sono cose che ti riguardano angelo caduto. Ora scusami, ma devo cercare l'entrata degli inferi come hai detto te, per ora la regina non ha ancora giocato con mio figlio, quindi devo sbrigarmi- disse michael mettendo fine a ogni discussione. Si voltò e iniziò a incamminarsi verso l'uscita del parco, ma venne fermato dalla voce di cassiel che lo richiamò - Michael!-
Michael si votò verso cassiel e con un gesto della mano lo invitò a seguirlo, ma cassiel come risposta scosse la testa deciso.
Cassiel si girò verso l'angelo caduto - accetto il tuo patto. Ucciderò io la regina, ma voi in cambio salvarete Samael e Anna.-
Daniel scoppiò a ridere, aveva ottenuto ciò che voleva.
Michael udendo le parole si Cassiel, lo raggiunse velocemente - Cassiel ma cosa stai dicendo? Non puoi fare una cosa simile dopo che lei ha salvato Samael!- urlò con rabbia
- bene bene bene, senti cosa hanno udito le mie orecchie..e così la regina non è poi così malvagia come fa credere. Allora la maledizione potrebbe essere vera. Interessante, scommetto che dei demoni di mia conoscenza sarebbero felici di trovare la conferma che da parecchio tempo cercavano- disse Daniel fra se compiciuto dalla notizia, che gli sarebbe servita in fururo.
- senti michael può darsi che tu non ce la faccia a uccidere la regina, ma io posso farlo. Non posso sopportare l'idea di perdere Samael. Gli angeli caduti sanno dov'è l'entrata degli inferi, ci farebbero risparmiare molto tempo, tempo che samael non ha. Io mi alleo con loro michael che tu lo voglia o no- continuò cassiel rivolgendosi all'arcangelo michael
Michael si soffermò qualche istante a leggere la determinazione negli occhi di cassiel, per poi annuire tristemente. Cassiel si scostò da michael e facendo grandi passi si avvicinò a daniel porgendogli la mano per sigillare il patto.
Daniel sorrise soddisfatto e rispose alla stretta di mano di cassiel.
- in quanti siete?- domandò michael continuando a tenere lo sguardo a terra
- piu' di duecento, bene ora andiamo radunare tutti gli angeli caduti e avviarci verso l'entrata degli inferi. Attaccheremo stanotte, mentre i demoni dormiranno. Li coglieremo di sorpresa, così avremmo modo di guagnare piu' tempo- ammise daniel con orgoglio
Daniel alzò la mano al cielo e qualche secondo dopo alcuni degli angeli caduti che circondava ai confini il parco, giunse accanto a loro.
- caduti andate a chiamare gli altri, stanotte la vendetta sarà compiuta- urlò daniel con ferocia
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Ruby giaceva nel suo enorme letto, ormai era mattina inoltrata, ma avendo passato la notte con Lash e Ted il sonno e il bisogno di riposarsi prevaleva su tutto. Per tutta la durata del rapporto avuto con i due demoni, ruby però, non aveva mai smesso di pensare all'angelo rinchiuso nelle sue segrete. Per un secondo era riuscita addirittura a pensare che forse avrebbe potuto aggiungere un terzo maschio al rapporto, e quel maschio era Samael.
Ad un certo punto il suo sonno venne interrotto da delle mani che cercavano il suo corpo. Aprì di scatto gli occhi e la scena che si ritrovò davanti non le piacque per niente.
Lash era appiccicato al suo sedere e le aveva circondato la vita con le braccia, mentre Ted era di fronte a lei e il suo petto scolpito era proprio sotto la sua testa. Lash strinse con piu' forza il suo braccio intorno alla vita di ruby e nello stesso istante Ted si accostò ancora di piu' a lei.
Ruby perse la pazienza, odiava dormire con qualcuno, ma sopratutto odiava che qualcuno la toccasse senza il suo permesso e questo lash e Ted lo sapevano bene.
La voce che uscì dalla bocca di ruby fu un misto tra un ringhio e un tuono- uscite immediatamente dal mio letto!-
Come per magia lash e ted, gloriosamente nudi, balzarono di scatto giu' dal letto intimoriti da quella voce.
- merda ruby mi hai fatto prendere un colpo- ringhiò a sua volta lash con il cuore che pulsava velocemente nel petto.
Ruby fissò lash negli occhi - chi ti ha dato il permesso di dormire qui, nel mio letto, nella mia stanza, conosci le regole una volta finito te ne devi andare-
- ted era qui e così ho deciso di rimanerci pure io- rispose lash con sufficienza
- vattena lash- disse ruby per l'ultima volta
Lash evidentemente arrabbiato, si infilò i boxer della sera prima e uscì a grandi passi dalla camera di ruby sbattendo rumorosamente la porta.
Ted alzò le spalle con un sorrisetto di vittoria dipinto sulle labbra e si apprestò a sdraiarsi di nuovo sul letto accanto a ruby.
- vale anche per te Ted, vattene- ringhiò la regina nuovamente.
Ted imitando lash, indossò la biancheria intima e uscì dalla stanza evitando questa volta di sbattere la porta per la seconda volta nel giro di tre minuti.
Ruby sospirò e richiuse gli occhi beandosi della solitudine del suo letto.
Non passarono nemmeno dieci minuti, che dei colpi secchi alla porta le fecero riaprire gli occhi - ma che diavolo! Oggi nessuno a di meglio da fare che rompere alla sottoscritta!- sbraitò a gran voce
La maniglia della porta venne abbassata e sulla soglia comparvero katy seguita da Freya e il piccolo Zezil.
- e ora cosa volete voi due?- domando ruby scocciata
- mia regina deve assolutamente alzarsi, come prima cosa dovete andare dal duca di Azazel e termira l'aggiornamento e poi non dimenticate che oggi è il giorno di udienza con i nobili del regno- chiarì freya con voce glaciale
Ruby osservò freya, era arrabbiata - freya smettila di usare quel tono con me. Cosa hai oggi? Stanotte non hai trovato degna compagnia?-
Freya si irrigidì e si avvicinò al letto dove ruby era ancora stesa - forse se tu alzassi quel culo dal letto non sarei così arrabbiata e forse se non ti portassi a letto due demoni alla volta non saresti nella condizione in cui ti ritrovi ora. Sei la regina e come tale ti devi comportare. Tuo padre era sempre puntuale quando si parvala di compiere i propri doveri- ammise freya
Ruby in meno di un secondo andò sul muso di freya - cosa hai detto? Come osi rivolgerti con questo tono a me?-
Freya sbuffò - ho detto solo la verità-
- la verità dici eh? Beh allora te la dirò pure io la verità se quel cazzo di giorno al posto di farti montare dal primo demone che ti capitava a tiro, che fra l'altro era pure figlio illegittimo di Abigor, avessi chiuso le gambe a quest'ora non avresti un marmocchio a cui badare e riusciresti a fare il tuo lavoro in maniera decente. Vattene da qui prima che decida di trasformarti in piccolo rivolo di fumo freya, vattene e non farti vedere per le prossime ore!- sbottò ruby
Freya uscì di corsa dalla stanza di ruby seguita a ruota dal piccolo Zezil.
Katy si avvicinò a ruby cercando di placare la sua ira furibonda - che ne dici se ora di fai un bel bagno caldo e poi andiamo insieme a fare quello che va fatto senza polverizzare nessuno stamani?- domandò katy cautamente
Ruby fissò katy per un paio di istanti - vs da lash e digli che si occupi di ricevere lui i nobili del regno insieme a freya. Io e te andremo da Azazel.- ordinò ruby placando la sua ira leggermente. Katy uscì dalla stanza e si apprestò ad informare gli altri degli ordini di ruby.
Mezz'ora piu' tardi ruby scendeva le scale che conducevano alle segrete, seguita da katy che rimaneva nel suo silenzio per evitare maggiormente di irritare ancora di piu' la regina.
- katy appena finito con Azazel andremo dagli angeli- annunciò ruby di punto in bianco
Katy che era alle sue spalle spalancò gli occhi perplessa - e cosa ci andiamo a fare, ti ricordo che dobbiamo fare molte cose oggi ruby, non credo che abbiamo tempo di recarci da loro-
Ruby si voltò verso katy, intimandola con lo sguardo - ho detto che finito con Azazel andremo dagli angeli e tu verrai con me-
Katy deglutì rumorosamente, gli occhi di ruby erano letteralmente infucati.
Ruby procedette verso il portone che conduceva ai gironi infernali e passati i primi tre, entrò nel quarto dove ad attenderla trovò Azazel con tutto il necessario per l'aggiornamento.
- mia regina- la salutò Azazel piegandosi in un inchino
- sbrighiamoci ho parecchio da fare oggi- rispose ruby gelida
Due ore piu' tardi ruby uscì dai gironi infernali e si recò davanti alla cella degli angeli. Doveva assolutamente parlare con samael e doveva farlo al piu' presto, doveva informalo del suo piano per farlo fuggire. Sapeva che correva un grosso rischio, se fosse stata scoperta il suo stesso popolo sarebbe insorto contro di lei e questo portava solo grossi guai.Le due guardie appena la videro le fecero un profondo inchino.
- andate- si limitò a dire
Le guardie senza protestare porsero alla regina le chiavi della cella e se andarono. Ruby aprì la porta e si voltò verso katy - vieni entra- le disse
Katy non rispose, non sapeva cosa aveva in mente ruby, ma sapeva che quando di mezzo c'era samael le cose non promettevano nulla di buono.
Appena entrat, ruby socchiuse la porta dietro di se - katy slega Anna e portala nella cella qui accanto, io mi occupo di lui- ordinò ruby
Katy ubbidì senza protestare, tolse le catene che tenevano anna inchiodata al muro, ma si assicurò di non levarle quelle che le tenevano legate le ali e le caviglie - vieni anna andiamo di la- ordinò all'angelo strattonandola leggermente
Anna cominciò a dibattersi freneticamente, divincolandosi dalla presa di katy e cercando nell'oscurita della stanza la via d'uscita.
Ruby osservò la scena divertita, nonostante tutti gli allenamenti a cui aveva sottoposto kety negli ultimi anni, rimaneva sempre una frana nel corpo a corpo.
Con velocità ruby afferò anna per i capelli, fecendola gemere di dolore - dove vai angioletta? - la prese in giro ruby
Anna nonostante il dolore continuò ad opporre resistenza, ma fu tutto inutile ruby era dotata di una forza immane, che nessuno sarebbe riuscito a contrastare da solo.
- anna anna anna.. credo che tu sia stanca, perchè non ti fai un bel pisolino?- le domandò ruby prima di colpirla con forza sulla nuca, facendole perdere i sensi.
- cosa le hai fatto?- sbraitò samael dalla sua postazione. Ruby lasciò la presa su anna, che priva di sensi cadde a terra inerme.
- katy porta di la questo ammasso di piume bianche stese in terra. Chiuditi dentro e aspetta, quandò avrò finito con lui, la riporteremo di qui- ordinò ruby a katy ignorando gli urli di samael.
Katy ubbidì prontamente, prese anna e la trascinò fuori.
Ruby chiuse la porta, facendo scattare la serratura.
- cosa le hai fatto?- urlò di nuovo Samael preoccupato
- ehi angelo siamo nervosetti stamattina o sbaglio? Tranquillo la tua amichetta è solo svenuta, dovrebbe imparare a ubbidire ai miei ordini finche siete qui- rispose ruby
- bene angelo ora che siamo soli è giunto il momento che tu mi dia la risposta alla domanda che tu ho fatto ieri. Sei disposto a uccidere anna pur di rimare qui agli inferi?- continuò ruby ponendo nuovamente la domanda della notte prima a samael
- io non posso farlo- ammise tristamente lui
Ruby sogghignò - la sapevo già sciocco angelo- era vero ruby sapeva che Samael non avrebbe mai avuto il coraggio di ucciderla e sapeva che la sua risposta sarebbe stata negativa, però nel suo cuore nero da demone una crepa si formò scricchiolando pericolosamente.
- come potevi sapere la risposta ruby, negli ultimi anni ho dato la prova di poter uccidere chiunque a sangue freddo senza rimorsi- ribattè samael contrariato
- umani angelo, tu hai solo ucciso delgi inutili umani e per di piu' con anima peccatrici. In sei anni in cui ti sei dato all'omicidio non hai mai toccato un'essere puro di animo o un tuo simile. Forse è per questo che non hai raggiunto la tua caduta, perchè per quanto tu possa aver anche compiuto un'infinità di atti criminali il tuo cuore non è riuscito a mutare, tu continui ad amare la vita e gli altri, tu continui ad avere fede dentro di te. Ma ora basta parlare di cose inutili come questa e che fanno parte del passato. Parliamo del presente- dichiarò ruby cambiando argomento
Samael guardò ruby, nei suoi occhi non c'era traccia di compassione - vuoi uccidermi ruby?- domandò con una certa paura.
Ruby scoppiò a ridere - no stolto di un'angelo. Se avessi voluto ucciderti l'avrei già fatto molto tempo fa-
- allora cosa vuoi ruby. Io non riesco piu' a capire. Dieci anni fa mi salvi da lash, rischi la tua vita entrando nel regno dei cieli, impedisci la mia caduta, dici che è tutto un gioco e poi mi baci e ora ruby? Cosa vuoi fare?- domandò samamel con disperazione
Ruby colmò la distanza tra di loro e senza riflettere su quello che stava per fare, baciò samael prepotentemente. Non c'era malizia in quel bacio ne passione, solo il sentimento che uno provava per l'altro.
Una volta tornata in se, ruby indietreggiò spavantata dalle sue stesse gesta. Aveva commesso un errore a baciarlo in quel modo e sicuramente lui se ne era accorto.
- stasera farò in modo che tu e anna fuggiate dalgi inferi- disse ruby spezzando il silenzio
Samael scosse la testa - no ruby, non dopo questo bacio-
- samael tu stasera uscirai dal mio regno che tu lo voglia o no. Una volta fuori tornerai a casa e ti comporterai come fanno tutti gli angeli. Se oserai tornare quaggiu' questa volta sarò costretta ad ucciderti- lo minacciò ruby
- non lo faresti mai. Ora so che tu provi qualcosa per me che va oltre al tuo essere demone. Il bacio che mi hai dato era diverso dalgi altri. Non negerlo sono un'angelo e queste cose sono ancora ingrado di sentirle- replicò lui sicuro
- non dire stupidaggini angelo. Io sono un demone e quello che voi chiamate amore per noi non è nient'altro che un modo per dimostrare la nostra possessività e per sfogare i nostri bisogni carnali. Noi non proviamo quel genere di sentimento- controbattè ruby negando a stessa la realtà
- stai mentendo ruby. Ho passato abbastanza tempo conte da capire quando menti e ora tu lo stai facendo con te stessa e con me- disse samamel scoppiando a ridere
Ruby si infuriò, il suo animo prese fuoco, odiava essere contraddetta in quel modo - allora vediamo angelo, tu dici che io provo per te giusto? Dici che io ti amo e quando si parla di amore sappiamo che questa parole racchiude molte sfaccettature e atteggiamenti diversi giusto? Tra cui la fedeltà reciproca giusto?-
Samael annuì - si ma non ' solo quello- aggiunse lui
- fammi finire. Allora se ti dicessi che stanotte mi sono data da fare sotto le lenzuola con due demoni differenti nello stesso momento e ammettessi che mi è piaciuto da impazzire continueresti a credere che io provi davvero qualcosa per te? Credi davvero che un essere come me possa amare nello stesso modo in cui lo fai tu?-
Un profondo dolore al petto dilaniò completamente l'anima di samael - stai mentendo- disse samael tremando
Per dare conferma alle sue parole, ruby fece un solo e unico gesto, si afferrò i vestiti e se li strppò di dosso con forza, mostrndo all'angelo le numerose ferite di ogni genere e dimensione lasciate da lash e ted durante la notte. - le vedi queste angelo? Sono stati loro a farmele e per idemoni queste ferite vengono inflitte per marchiare il loro territorio e la loro possessività, questo è il nostro modo di amare. Smettila di autoconvincerti che io provi qualcosa per te, devi dimenticarmi samael- urlò furiosa
Samael abbassò lo sguardo a terra e rimase in silenzio, nessuna parola avrebbe potuto convincere ruby del contrario.
Calò il silenzio e ruby lo sfruttò per cercare di riprendere il proprio controllo, la mente le pulsava, lo strazio che percepiva dentro non passava e il cuore continuava a pompare sangue all'impazzata.
- stanotte tu e anna andrete via di qui fine della storia. Ma ora passiamo ad altro- suggerì ruby ritrovando uno dei suoi sorrisetti maliziosi
Samael alzò la testa di scatto, cercando con gli occhi quelli di ruby - cosa intedi dire?- domandò
- devo pur spiegare in qualche modo la mia assenza mentre ero qui no? Quindi angelo preparati perchè ti posso tenere per me solo per oggi e intendo sfruttare tutto il tempo rimasto. Preparati è probabile che tu senta un po di dolore, non sono abituata ad andarci piano- ......................
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la prima demone del paradiso ( In Revisione)
FantasyA volte gli umani non hanno bisogno degli Angeli per salvare il mondo dal male, ma forse di un demone si...