The Last chance

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Tutto accadde in pochi battiti di ciglia, i demoni cominciarono a esultare, saltando e urlando a gran voce il nome della loro regina con estremo orgoglio, mentre al contrario, gli angeli si chiusero ognuno del proprio dolore, accogliendo la sconfitta e abbracciando la morte che, ormai, incombeva per tutta la loro specie.
Michael urlò con tutto il fiato che aveva in corpo; le sue urla sovrastarono di netto quelle dei demoni, che immediatamente, agghiaciati da tale strazio, si ammutolirono all'istante.
Michael cominciò a piangere, singhiozzando e lasciando che il suo dolore interiore, esplodesse in tutta la sua forza; sapeva che suo figlio sarebbe andato incontro alla sua fine, ma perdere un figlio, frutto del suo unico amore, per lui era come se la morte avesse messo a tacere per sempre il battito del suo cuore.
I demoni cominciarono a sogghignare senza sosta, quel dolore, provato dall'arcangelo, era un'invito a nozze per i loro sadici gusti.
Quell'urlo, tuttavia non giunse alle orecchie della regina degli inferi; essa era ancora lì, ferma in piedi, con addosso il corpo di Samael, che ormai stava perdendo il proprio calore corporeo, lasciando il posto alla rigidità e alla freddezza. Incapace di lasciare il corpo dell'angelo caduto, Ruby, si accasciò sulle propria ginocchia, cingendo con le proprie braccia, la salma di Samael e stringendolo con possessività, come se da un momento all'altro, qualcuno tentasse di portrglielo via.
Il suo cuore cominciò a vacillare, tutto divenne ovattato e lontano, come se una grande campana di vetro, la imprigionasse all'interno, allontanando ogni singola creatura e ogni singolo rumore non gradito.
Si rese conto solo allora, di quello che effettivamente era successo; Samael non c'era piu', era morto, si era sacrificato per lei, per il loro amore sbagliato e per mostrarle la sua versione di amore.
Le lacrime nere cominciarono ad inondare i suoi occhi rosa, per poi calare con vigore, lungo le sue guance, spazzando via, un pò di quel sangue, che lei stessa aveva versato, aveva sbagliato, aveva fallito, non era riuscita ad evitarlo.
Il suo cuore gonfiò, fino a farle male, le sue mani, ancora strette intorno al corpo dell'angelo, cominciarono a tremare senza sosta.
Volse il suo sguardo verso il cielo e aprì la bocca per dar voce alle parole, che con ostinazione non volevano uscire; tutto quello che le sue corde vocali riuscirono ad emettere, furono dei versi agghiancianti e raccapriccianti, un misto fra la rabbia e il dolore, che come una preghiera, invocavano colui in cui lei non aveva mai creduto, in cerca del suo aiuto, ma per un essere come lei, malvagio e crudele, non poteva che esistere una sola risposta da parte dell'Altissimo; il silenzio.
Si lasciò andare in un lungo e straziante pianto, in cui le sue lacrime, taglienti come dei frammenti di vetro, scorrrevano incessanti fino a raggiungere e a schiantarsi, come macigni sul suolo.
Tutti i presenti si soffermarono a lungo ad osservare quella
quella scena, i demoni mutarono il loro ghigno di soddisfazione in una smorfia contrariata, mentre lo sguardo afflitto degli angeli mutò in compassione per quella demone dall'animo oscuro, ma dal cuore lucente.
Lash fu il primo a tentare di avvicinarsi alla propria regina, ma nello stesso instante in cui i suoi piedi si mossero, una forte onda d'urto, creata dalla stessa Ruby, lo spazzò via, facendogli perdere l'equilibrio e cadere di schiena con forza.
Ruby non voleva vedere nessuno, non voleva udire nessuna voce, non voleva nessun conforto o nessuna compassione, desiderava restare lì, abbracciata al suo angelo, fino a quando la morte non acconsentisse a portarla via.
Portò il suo viso, inzuppato ormai dalle lacrime, vicino a quello dell'angelo defunto, immaginava i suoi occhi grigi perla dietro a quelle palpebre chiuse delicatamente, che un tempo risplendevano di quel bel verde pastello che tanto l'avevano ammaliata, immaginò di rivivere la sensazione del suo tatto su quelle ali grige, un tempo candide, immaginò di sentire nuovamente quella voce, calda e smielosa, che dieci anni prima le dava il voltastomaco, ma che ultimamente le faceva ribollire il sangue dall'emozione.
Riuscì a formulare poche parole, dette con un tono che fu' poco piu' di un sussurro udibile - Ti amo anche io stupido angelo- sbiascicò a stento
Con quelle parole, Ruby, segnò l'inizio della fine dei tempi; la terra cominciò a tremare con forza, il vento ad urlare, il mare ad esondare, il cielo a scurirsi ed il sole ad ofuscarsi. I suoi capelli rossi con due singole ciocche ramate, cominciarono contemporaneamente a sbiadire, divenendo tutti del medesimo colore ramato; la regina degli inferi, l'essere piu' malvagio e crudele esistente, imparò il vero significato della parola amore, ma come sempre accade, era troppo tardi..
I demoni cominciarono a sparpagliarsi, confondendosi con gli angeli, in cerca di un riparo a quello che sembrava essere arrivato, ovvero l'apocalisse.
La terra continuava incessantemente a tremare, costringendo i presenti a utilizzare le proprie ali per spiccare il volo ed evitare di essere tramortiti o uccisi dalla forza indomabile della natura, che non badava ne ai vincitori ne ai vinti.
Solo Ruby, con i suoi capelli ramati, si ostinava a restare inchiodata al suolo stringendo saldamente Samael.
Freya si apprestò a prendere katy sulle proprie spalle, mentre Lash volò velocemente verso Ruby, afferrandola per la vita con entrembe le braccia e sollevandola dalla terra, che proprio in quel momento si stava crepando sotto i suoi piedi.
- Ruby cazzo molla quell'angelo, non posso portarvi entrambi!- sbraitò Lash furibondo e affaticato dal troppo carico.
- No, non lo farò, non voglio lasciarlo..io.. lo amo..- ripetè sempre debolmente, come se avesse paura ad ammetterlo.
- Devi lascarlo andare Ruby, è morto! Samael è morto!- urlò nuovamente Lash cercando di far entrare quelle a parole nella testa della regina, che sembrava non riuscire a metabolizzare l'accaduto in maniera corretta.
- Ho detto di no Lash, se devo lasciarlo cadere, io cadrò con lui- ammise Ruby con coraggio
Lash assottigliò gli occhi e con movimenti bruschi, strattonò con forza la sua compagna - Devi lasciarlo andare, lui è morto e tu non puoi fare nulla per cambiare le cose. Se devi morire, fallo come ti è stato insegnato, con orgoglio e testa alta! Non come una debole e arrendevole creatura- enunciò Lash, continuando a tenere sollevati con fatica sia Ruby, sia l'angelo morto.
Ruby guardò per l'ultima volta il volto bianco di Samael, nonostante la morte la sua bellezza rimaneva sempre ineguagliabile, e senza dire nulla, avvicinò il suo volto a quello di lui, lasciando che il silenzio, creatosi in mezzo al tutto quel putiferio che ronzava intorno, comunicasse le parole mai dette, mai espresse che per anni Ruby tenenva segretamente custodite a tutti, ma soprattutto a se stessa.
Lentamente, fece scivolare via le sue braccia dalla vita di Samael, lasciando che il suo corpo privo di vita, cadesse e venisse inghiottito dall'oscurità della terra..
Ruby tenne il suo sguardo puntato sul corpo dell'angelo, finchè esso, non apparve ai suoi occhi, solo come un puntino grigio, in contrasto con il buio delle voragini.
Quando anche quel puntino venne avvolto dall'oscurità, tutto cessò; il cielo tornò limpido, il sole tornò ad illuminare le ombre, il mare placò la sua rabbia, il vento smise di ruggire e la terra smise di tremare, come se le viscere nere e violente di quella stessa terra non attendessero altro che un pegno per placare la loro ira funesta.
Angeli e demoni, rimasero a mezz'aria per un paio di minuti, aspettando e cercando la conferma che la natura avesse cessato di ribellarsi.
Lentamente e con una leggera punta di timore, emtrambe le razze atterrarono, lasciando innumerevoli sospiri di sollievo, al contrario di Lash, che invece, continuava a volare in circolo, tenendo sempre fra le sue braccia la ormai perduta regina degli inferi. Dopo che Ruby, lasciò andare il corpo dell'angelo, Lash, riuscì a sollevare meglio la sua compagna, posizionando un braccio sotto le sue ginocchia e l'altro dietro la sua schiena, prendendola in braccio con estrema dolcezza.
I suoi occhi violacei, viaggiavano su quel viso, deformato dal dolore e dalla perdita; non era piu' la stessa Ruby che conosceva, nei suoi occhi rosa non ardeva piu' la fiamma della rabbia e del rancore, nei suoi lineamenti perfetti non si leggeva piu' la fierezza e la consapevolezza del proprio essere e la sua aura nera, non susiscitava piu' quel senso di superiorità che la qualificava come regina.
La strinse con ancora piu' forza, consapevole del fatto che fra poco, Ruby, avrebbe dovuto mantenere la promessa fatta ai demoni con il patto di sangue e consapevole del fatto che come ultimo volere da regina, Ruby, avrebbe scelto lui come suo successore al trono, con la conseguenza di diventare lui stesso l'assassino della sua amata.
- Portami giu'- mormorò la voce flebile di Ruby all' improvviso, risvegliando Lash, dal suo momentaneo imbambolamento.
- Sai cosa succederà Ruby appena metteremo piede a terra vero?- rispose Lash formulando un'altra domanda come risposta
- Si, Lash lo so, ma è giunto il momento di affrontare la realtà e mantenere la parola data al popolo- rispose decisa lei
Lash annuì e anche se con un certo peso sul cuore, si decise ad atterrare e dare inizio alla seconda parte del patto di sangue.
Ruby si resse in piedi a malapena, le forze che avevano sempre animato il suo corpo erano venute a meno, piu' precisamente nello stesso istante in cui Samael esalò il suo ultimo respiro. Con passo mal fermo si avvicinò ai demoni, che nel frattempo si erano radunati in un unico punto, distaccandosi dagli angeli e con voce flebile pronunciò le sue ultime parole da regina - Miei sudditi, la guerra è finita e come previsto ne siamo usciti vincitori. Ora prima concedervi il permesso di sterminare del tutto la razza angelica, esigo che il patto di sangue venga rispettato, quindi come mio ultimo ordine, chiedo che tutti i demoni sopravvissuti si rechino agli inferi, nella sala del trono, dove il mio successore prenderà il mio posto diventando il nuovo sovrano- esordì Ruby con voce debole, ma ferma.
I demoni non erano felici delle ultime parole pronunciate dalla regina, ma obbedinoro come era consono per loro fare e dopo qualche sguardo assassino verso gli angeli, spiccarono il volo verso le entrate dell'inferno.
Ruby prima di aprire le sue ali e seguire il suo popolo, si diresse verso Michael, che come lei, era stato tratto in salvo dall'arcangelo Uriel.
I suoi occhi incrociarono quelli verdi dell'arcangelo - Mi dispiace per Samael- annunciò Ruby, mentre sentiva le lacrime riaffiorarle sul viso.
Michael, anche lui in lacrime, annuì, ma prima che Ruby gli desse le spalle, pronunciò delle parole che penetrarono con forza nel cuore della regina, concedendogli una nuova speranza - Quando giungerai a destinazione, trova di nuovo il coraggio e confessa, solo così potrai trovare quello che cerchi, ma ricorda che solo tu potrai fare la differenza regina, se rifiuterai, tutto questo ricomincerà da capo-
Ruby non riuscì a rispondere, non sapeva a cosa si riferisse effettivamente Michael, ma sapeva che le parole dette dall'arcangelo avevano il loro perchè, così le immagazzinò dentro di se gelosamente e spiccò il volo.
Il tragitto per arrivare agli inferi, fu piu' breve del previsto, per il semplice fatto che, una volta varcato e oltrepassato il passaggio, quello che Ruby si ritrovò davanti fu il nulla piu' assoluto. Dell'intero regno degli inferi, non rimaneva la ben che minima traccia, tutto era stato reso al suolo, mattone per mattone, del suo maestoso castello non rimanevano solo che un gran cumulo di macerie, fatta eccezzione per un singolo perticolare, che non potè sfuggire agli occhi di Ruby; dell'intero castello, l'unico dettaglio rimasto completamente integro era il suo trono, come se quell'unico oggetto inanimato avesse affrontato le intemperie apposta per fare in modo che lei potesse completare il suo ciclo di regnante.
Ruby abbassò lo sguardo a terra, la maledizione preannunciata molti secoli orsono, era vera, lei era la medesima persona che l'Altissimo aveva evocato come la futura distruttrice degli inferi, avrebbe dovuto capirlo prima, i suoi capelli rossi, i suoi occhi rosa e per ultima, ma non meno importante la capacità di amare come quella di un'angelo, dopo che un seme del bene gli era stato piantato nel cuore da colui che lei stessa amava e che ora giaceva nel profondità della terra.
Le lacrime ricominciarono a scorrere con forza, tracciando per l'ennesima volta, lunghe strisce nere sul suo viso, era stata una stolta, se solo avesse messo da parte prima il orgoglio, se solo avesse aperto gli occhi e visto la realtà a quest'ora il suo regno si innalzerebbe ancora nel suo splendore e Samael sarebbe ancora vivo.
Delle voci in lontananza richiamarono la sua attenzione. Il popolo, il suo popolo, la stava cercando, acclamando a gran voce la sua morte.
Riprese a camminare, avvicinandosi alla folla di demoni che ri radunava, come un vespaio, intorno al suo trono; al suo passaggio i demoni le aprivano un varco, ma non per rispetto nei suo confronti, come di solito facevano, ma per guerdare meglio la portatrice della maledizione e per sputare con disprezzo vicino ai suoi piedi.
Ruby tenne il mento alto, nonostante tutto, sarebbe morta come si conviene, mantenendo quel poco di dignità che le rimaneva.
Mentre percorreva quel breve tratto che la separava dal trono, Ruby, notò che tutti i piccoli demoni, compreso Zezil il figlio di Freya, erano sopravvissuti alla catastrofe che aveva colpito gli inferi, senza il ben che minimo graffio.
Lash, Katy e Freya l'aspettavano accanto al trono, tenevano lo sguardo abbassato verso terra in segno di rispetto, erano gli unici demoni in tutto il popolo che provavano nei suoi confronti ancora quel briciolo di deferenza.
Colmò la distanza che li separavano nel piu' breve tempo possibile, con l'intenzione di mettere fine al piu' presto l'umilizione che stava subendo.
Una volta giunto al trono, Ruby, parlò per l'ultima volta al suo popolo - Demoni degli inferi, io, regina dell'inferno prima di cedere il mio posto, devo porre a ognuno di voi le mie piu' sentite scuse, per colpa mia gli inferi, il vostro regno, è stato irrimediabilmente ditrutto, come era stato predetto dalla maledizione, ma ricordate che la nostra razza è forte e agguerrita, per ogni caduta esiste sempre una risalita, perciò alla mia morte, il nuovo sovrano si prenderà carico della costruzione del nuovo regno, dove voi, potrete vivere con una nuova forza e un nuovo spirito. È giunto il momento di rivelare il nome del mio successore, è colui che anche mio padre, Satana XIX, aveva eletto come secondo erede al trono, quindi è con orgoglio che vi chiedo di esultare per Lash, duca dei demoni, nonchè figlio del capo del quarto, quinto e sesto girone infernale, il duca Azazel- terminò di enunciare Ruby, mentre con la mano incitava il futuro sovrano ad avanzare.
Lash avanzò, affiancandosi a Ruby e dopo qualche istante di silenzio da parte dei demoni, un boato di approvazione si innalzò nell'aria, dimostrando l'approvazione del popolo.
Ruby sorrise tirata, ora che il sovrano era stato presentato, era giunto il momento di passare all'incoronazione e di conseguenza affrontare la sua morte.
Ruby si voltò verso Freya, annuendo decisa e incoraggiando la sua consigliera ad iniziare il rito. Freya avanzò e con un nodo alla gola pronunciò le parole, che ostentavano ad uscire - È giunta l'ora demoni di passare ai fatti, il nuovo sovrano verrà incoronato oggi stesso, ma questa volta, viste le condizioni in cui è ridotto il nostro regno, il rito di passaggio lo affonteremo in maniera diversa- iniziò a proferire Freya per poi rivolgersi a suo fratello - Duca Lash, figlio del duca di Azazel, come tradizione vuole, io, consigliera dell'attuale sovrana, ti nomino ufficilamente nuovo sovrano degli inferi, da ora in poi tu sarai chiamato Satana XXI, procedi con il rito per convalidare la tua nomina- proferì Freya abbassando lo sguardo.
Lash sospirò e con lentezza si voltò verso Ruby, in modo da portersi trovare di fronte a lei. I suoi occhi indugiavano in quelli di Ruby, lui l'amava e sapere che da li a pochi secondi avrebbe dovuto mettere fine alla sua vita, il suo cuore si strinse in una morsa troppo dolorosa per essere supportata.
Ruby se ne accorse e sostenendo il suo sguardo lo incitò verbalmente - Lash fai quello che devi, non mi farai male, il mio spirito è morto ore fa insieme all'angelo caduto Samael, inoltre se non mi ucciderai tu, sarà il patto di sangue a farlo, te lo chiedo per favore, non privarmi di una morte dignitosa, agisci, strappami il cuore e divoralo- ammise Ruby in un sussurro
Lash abbassò gli occhi, posandoli sui suoi piedi - Io non ci riesco Ruby, credevo nel nostro rapporto, nonostante ero consapevole del fatto che provassi qualcosa per quell'insulso angelo, non posso toglierti la vita, io credo ancora in noi- rispose Lash con lo stesso tono assunto da Ruby
Ruby assottigliò gli occhi - Non capisci che non esiste nessun noi Lash? Non è mai esistito e mai esisterà, tu sarai il nuovo sovrano e guiderai il popolo verso la gloria, mentre io mi dissolverò nel nulla con la consapevolezza che la nostra razza è nelle mani giuste. Ora fallo o lo farò io al posto tuo- annunciò Ruby digrignando i denti.
Lash alzò nuovamente lo sguardo, incrociando quello di Ruby, non poteva togliergli la vita, ma non voleva nemmeno negargli la morte dignitosa che si meritava - Insieme, facciamo insieme Ruby- decise Lash.
Ruby annuì e portò la sua mano sul petto,infilzando leggermente le unghie, creando dei piccoli rivoli di sangue che cominciarono a scorrere copiosi lungo tutto il corpo, aspettando che il nuovo sovrano imitasse il suo gesto.
Lash deglutì violentemente e dopo qualche istante, portò la propria mano sopra quella di ruby, lasciando che le sue unghie, ormai affilatissime come pugnali, si conficcassero anche loro nella pelle, formando altri lunghi rivoli di sangue.
Ruby annuì decisa - ora- annunciò decisa.
Appena pronunciate quelle parole, sia ruby che Lash, affondarono dentro il petto di lei, raggiungendo il cuore, stringendolo con ferocia ed estirpandolo con un colpo netto dalla sua normale collocazione.
Ruby cadde a terra, priva di vita, mentre Lash con gli occhi colmi di rimpianto e dolore cominciò a divorare a grandi morsi, il cuore caldo e ancora pulsante di colei che aveva sempre amato.
L'anima di Ruby, si levò dal suo corpo terreno, viaggiò oltre il tempo e oltre lo spazio, attraversò mondi differenti, oltrepassò deserti privi di vita e foreste rigogliose fino a ritrovarsi in un grande salone, interamente ricoperto di libri di ogni misura e rilegatura. Tutto era ordinato e perfettamente pulito, non esistevano finestre o porte, solo libri, libri che ricoprivano ogni millimetro. Solo un'enorme orlogio a pendolo color dell'oro, scandiva il tempo con il suo monotono rumore ritmico.
Ruby ne rimase sorpresa, era convinta che dopo la sua morte, la sua anima sarebbe finita nel girone riservato ai sovrani degli inferi, il settimo per la precisone; invece si era ritrovata in quell'ambigua stanza. Si guardò attorno stupita, cercando una qualche traccia che le rivelasse il motivo dellla sua presenza in quel posto, ma fra le migliaia di pagine scritte in quella moltitudine di libri, non c'era scritto nulla, solo l'intera storia del pianeta terra e dei suoi abitanti, compresi angeli e demoni.
Richiuse l'ennesimo libro sospirando, volgendo lo sguardo all'orologio, notando che il suo ticchettio aveva smesso di rumoreggiare l'ambiente.
Si avvicinò, le lunghe lancette continuavano il loro moto rotatorio, eppure l'enorme pendolo aveva fermato il suo consono dondolio.
Una voce la sorprese alle spalle - Figlia mia, è da tanto che aspettavo il tuo arrivo-
Ruby si voltò si scatto, ritrovandosi davanti alla figura luminosa dell'Altissimo, privata delle sue normali vesti e lasciando scoperto il suo viso.
Ruby spalancò gli occhi, nessuno aveva mai visto il volto dell'Altissimo e ora che lei era riuscita a vederlo, non potè fare a meno di provare stupore per quel viso tanto simile a colui che piu' aveva amato nella vita terrena.
L'altissimo era identico a Samael, in ogni suo singolo dettaglio, a partire dal taglio e dal colore degli occhi, alla forma ed ai tratti del viso, tutto era uguale.
- Ma cosa diavolo..- mormorò Ruby a voce bassa.
La risata che provenne dall'Altissimo si levò nell'aria, risuonando come una dolce melodia - Ruby figlia mia, capisco il tuo stupore, ma quello che credi essere il mio vero volto, non è nient'altro che lo specchio di quello che la tua anima desidera. Il mio aspetto muta a seconda di quello che la persona che incontro desidera vedere.-
- Co-cosa vuoi da me?- domandò Ruby continuando a fissare l'immagine di Samael dinnanzi a lei.
L'altissimo sorrise - Sono qui per darti una seconda opportunità. La tua anima è sempre stata nera, ma prima che tutto finisse sei riuscita a confessare ciò che il tuo cuore nero da demone nascondeva con ostinazione. Come sicuramente saprai, ciò che la mia mano destra crea, quella sinistra distrugge, tuttavia non è detto che quello che è stato distrutto non possa essere ricreato con qualche accorgimento e modifca- terminò di dire L'altissimo aspettando la reazione della demone dai capeli ramati
- Io non collaboro con te e lo sai benissimo- ringhiò Ruby
- Di questo ne sono a conoscienza, è per questo che il tuo collabotatore non sarò io- ammise L'altissimo senza togliere il suo sorriso che gli increspava le labbra
Ruby assottigliò gli occhi - E allora chi?- domandò Ruby
- È colui che ha dato la vita per te, è colui che ha messo da parte il proprio dolore per permettere a te di cambiare e comprendere ciò che veramente sei. Sarà lo stesso Samael ad aiutarti in questo incarico- enunciò l'Altissimo
Ruby sospirò - Senti lo so che te di solito non menti, ma credo che questa volta tu lo stia facendo, ti ricordo che sia io che Samael siamo deceduti, inoltre non mi hai ancora rivelato in cosa consiste questo incarico- rispose acida Ruby
- Non vi è ancora concesso sapere in cosa consiste il vostro incarico, sappi solo che se accetterai, ti riuniarai a Samael, ma non potrai mai piu' tirarti indietro, non potrai sottrarti al tuo compito e non potrai mai piu' mai piu' ritrovare la pace che ora regna nel tuo cuore. Allora Figlia mia quale scelta intraprenderai?- domandò l'Altissimo
Ruby si soffermò a pensare per molto tempo prima di riuscire a dare la risposta...
Autrice
Ok, questo era l'ultimo capitolo di questa storia, per sapere la scelta di ruby, in cosa consiste l'incarico proposto dall'Altissimo e la fine di tutti gli altri personaggi con relative sorprese, dovrete aspettare l'epilogo che posterò domani. Ovviamente ci saranno parecchi cambiamenti che non vi aspettate ♥

la prima demone del paradiso ( In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora