capitolo 11 Ultimo Bacio

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Ruby fece l'unica cosa possibile per impedire la caduta di Samael.

Samael non si era accorto di lei,  era girato di spalle,  il cappuccio della felpa gli copriva i capelli,  ma ruby era certa che quello fosse lui,  il prurito sottopelle era insopportabile in quel momento.

L'unico modo per fermare samael era anticiparlo, non sarebbe mai arrivata in tempo per fare da scudo con il proprio corpo all'umana, l'unico modo era uccidere quella donna prima dell'angelo. Ruby aveva con sé l'ultimo pugnale,  segretamente nascosto nel reggiseno.  Non era più lungo di dieci centimetri, ma era la sua unica possibilità. Non poteva fallire.

Lo estrasse con una velocità inimmaginabile, lo prese per la lama e prese la mira.

Proprio in quel momento samael si decise a calare il suo coltello.

Ruby lo lanciò con incredibile forza. Il pugnale fendette l'aria,  passando sotto il braccio di Samael e penetrando nella schiena dell'umana nello stesso momento in cui anche lama del coltello da cucina di Samael perforò la carne.

Ruby rimase ferma immobile,  non sapeva dire con esattezza quale lama avesse ucciso per prima la donna,  non restava che aspettare...

Samael guardò la donna morta,  distesa con la faccia verso l'asfalto bagnato,  con due coltelli,  piantati l'uno accanto all'altro nella schiena.

Non capì subito cosa realmente fosse accaduto,  ma una scossa familiare in fondo alla schiena gli schiari' le idee.

Con estrema lentezza,  samael torse il collo,  in modo da poter girare la testa e vedere alle sue spalle.

Ruby era lì,  la sua Ruby era a li a pochi metri da lui.

Aveva gli occhi sgranati,  il fiato corto e un'espressione indecifrabile.

- chi l'ha uccisa per prima? - domandò samael abbassando gli occhi non riuscendo a sostenere lo sguardo della demone.

Ruby si rilassò,  sciolse i muscoli e tesi e con passo lento si avvicinò a Samael - desolata angelo la mia lama ha battuto la tua per nemmeno mezzo secondo, altrimenti a quest'ora i tuoi capelli non sarebbero più così biondi- disse lei scrutando in ogni singolo dettaglio samael

samael strinse i pugni talmente forte,  da bloccare la circolazione - perché? -

Ruby inarcò un sopracciglio - perché cosa angelo?-

- perché non mi vuoi con te? Fino a due settimane fa avresti fatto di tutto per farmi cadere e ora cosa è cambiato? - mormorò samael sottovoce

Ruby prima di rispondere,  si asdicuro' che samael la guardasse negli occhi,  alzando il viso dell'angelo con l'indice - sai benissimo il perché,  tu non sei adatto a fare l'angelo caduto.  Agli inferi non dureresti venti minuti in mezzo a quei demoni,  inoltre da domani gli angeli caduti saranno espulsi dall'inferno- annunciò Ruby seria

Le labbra di Samael si strinsero fino a ridursi a una linea sottilissima,  in quel momento desiderava solo urlare a squarciagola per la rabbia e per il dolore,  ma dalla sua bocca non uscì alcun suono,  restò li a fissare gli occhi rosa di quella demone che continuava a respingerlo.

Stranamente samael scoppiò a ridere - sai Ruby qual'è la cosa strana?  Ti ho sempre rifiutato in tutti i modi possibili o almeno ci ho provato e ora che ti desidero più di ogni altra cosa sei tu che tu tiri indietro. È un gioco anche questo ruby? Oh certo che si tratta di un gioco per te, è sempre stato così vero in tutta la tua vita! sfrutti tutto e tutti a tuo vantaggio e poi quando non ti servono più li getti via come un paio di scarpe rotte.  Sei una fottuta stronza Ruby! -

la prima demone del paradiso ( In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora