Capitolo 24 Intromissione Divina

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Katy osservava coperta dall'oscurità della cella i due angeli. Anna teneva la testa china verso il basso, non riusciva a scogergli il viso, la sua cascata di capelli biondi gli e lo copriva interamente, mentre Samael aveva percepito la sua presenza e la stava fissando dritta negli occhi, come se sapesse delle sue vere intenzioni. Katy procedette senza esitazioni. Con passi lenti ma decisi si avvicinò all'angelo, teneva saldamente il pugnale in mano, e quando fu solamente a un passo da lui, lo sollevò in aria.
La fioca luce che emanavano le candele poste ai bordi della stanza, fecero brillare la lama del pugnale, destando dei sospetti a katy. Quello infatti, non era il suo pugnale, il suo era color d'argento con l'impugnatura d'oro, quello che ora teneva in mano era interamente fatto di un metallo nero lucente. Abbassò l'arma e la osservò da vicino, conosceva bene quel pugnale l'aveva visto molte volte in mano alla regina, ma non capiva per quale motivo fosse finito nel suo fodero.
Samael aveva intuito le intenzioni di katy, appena lei era entrata da quella porta, la sua aura risplendeva di una luce tetra e viola che la ricopriva interamente come un mantello, quello poteva significare solo una cosa, tradimento.
Samael deglutì rumorosamente, ridestando katy dai suoi dubbi e facendola riscuotere dal suo momentaneo emarginamento mentale.
Katy alzò le spalle di scatto, in fondo non faceva nessuna diffirenza il pugnale che avrebbe usato, l'importante era mettere fine alla vita dell'angelo e mettere al sicuro il regno degli inferi e la regina.
Rialzò il pugnale verso l'alto, questa volta utilizzando entrambe le mani, stranamente l'arma si era fatta decisamente piu' pesante di prima, pronta per infierire un solo colpo diretto al centro del petto.
Katy chiuse gli occhi, mentre la lama calava con forza, giunse alla pelle, penetrò con vigore nella carne centrando l'organo vitale che creava la vita. Anche a occhi chiusi katy poteva sentire il cuore trafitto dalla lama, tuttavia i suoi sensi sviluppati non riuscirono a scorgere il normale fluire del sangue fuori dalla ferita appena inferta.
Si costrinse ad aprire gli occhi e quando lo fece una luce la abbagliò completamente rendendola completamente cieca per un paio di minuti. Indietreggiò di colpo, la luce che l'aveva colpita era forte e le creava atroci dolori ai suoi occhi sensibili. Cadde a terra portandosi le mani al volto, cercando in quel modo di trovare conforto per quel male che la tormentava.
Si dimenava frenetica, finchè ad un certo punto il dolore come era arrivato, svanì. I suoi occhi tornarono a vedere lentamente, prima tutte le immagini erano sfocate poi man mano che le sue retine si ricostruivano, i suoi occhi tornarono a focalizzare correttamente.
I suoi occhi cercarono subito la causa del suo dolore e appena la trovarono, katy si alzò di scatto mettendosi sulla difensiva.
Quando era umana aveva sempre sentito parlare di Lui, ma essendo atea non aveva mai creduto alla sua esistenza, finchè ruby non l'aveva trasformata in vampiro e non l'aveva ragguagliata su ciò che di maledetto e di divino esisteva.
La persona, o spirito o qualunque fosse la sua sembianza, si trovava proprio di fronte a lei. La sua figura era in piedi di fronte a lei, era coperta da un manto color bronzo che l'avvolgeva completametne compresa la testa. Dalle fessure delle sue vesti uscivano fasci di luce abbaggliante giallastra che emanavano un calore talmente intenso da riscardare l'intera cella. Al centro della veste era conficcato il pugnale che lei aveva scagliato all'angelo, evidentemente Lui aveva usato il suo corpo come scudo.
Le ferita non sanguinava, e Lui non lamentava alcun dolore fisico.
Katy soffiò come un gatto pronta ad attaccare in qualsiasi momento, mettendo bene in evidenza i suoi lunghi canini, sapeva chi era e la cosa la preoccupava molto, non sapeva come diavolo aveva fatto ad arrivare lì, ma i suoi occhi non mentivano, Lui era lì per davvero.
La sagoma senza muovere nemmeno uno dei suoi drappi della veste, fece uscire il pugnale dal proprio corpo e facendolo fluttuare nell'aria lo porse gentilmente alla proprietaria.
Samael e Anna erano impietriti da quello che i loro occhi vedevano, in tutti i loro anni da angeli, avevano solo potuto udire la sua voce, ma nessuno, nemmeno l'arcangelo Uriel aveva mai avuto l'onore di vederlo di persona.
- Figlia mia, ti rendo ciò che hai erroneamente immesso nel mio corpo- disse l'Altissimo con voce soave
Katy assottigliò gli gli occhi, indecisa se afferrare o meno l'arma che L'altissimo le stava restituendo. Dopo un paio di secondi, allungò il braccio di scatto e afferrò il pugnale con velocità puntandolo a distanza nuovamente contro la sagoma di Dio.
- Katy, capisco il tuo comportamento, la tua nuova natura da vampiro ti costringe a voler tentare di uccidermi, ma ti prego di abbassare il pugnale come hai potuto constatare tu stessa, contro di me le comuni armi non servono- continuò l'altissimo cercando di calmare katy che continuava a muoversi cercando un punto strategico per attacare.
- non abbasserò mai il pugnale contro il nemico- ringhiò katy come risposta
- Figlia mia prediletta, io non sono il tuo nemico, e non lo sono mai stato. Abbassa l'arma, non sono qui per turbare il tuo animo- controbattè l'Altissimo porgendo con gentilezza la mano lucente verso la vampira.
Katy sobbalzò all'indietro soffiando nuovamente - beh solo la tua presenza turba il mio animo, vattene-
- Tornerò da dove sono venuto solo quando i miei figli celesti saranno al sicuro fuori da queste mura. Ti prego Katy, fa ciò che la tua regina ti ha chiesto di fare in modo che tutto possa mettere fine alle divergenze che da sempre separano il bene e il male - la voce dell'altissimo continuò ad avere un tono dolce, ma questa volta aggiunse una punta di determinazione.
Katy abbassò il pugnale - perchè dovrei farlo? Per fare in modo che il nostro regno giunga alla sua fine? Per fare in modo che TU e i tuoi amici piumati possiate vincere senza nemmeno che vi sporchiate le vostre candide manine? Beh sai che ti rispondo sagoma lucente? SCORDATELO- urlò katy con rabbia
L'altissimo fluttuò verso katy lentamente e si fermò solo quando la distanza che li separava raggiunse i dieci centimetri
- Figlia mia non posso negarti che la strada per la pace non sia lunga e tortuosa, ma posso assicurati che non è nelle mie intenzioni distruggere i miei stessi figli, si perchè voi, come gli angeli, siete tutti figli miei. Non ti chiedo di ascoltare le mie parole, ma ti chiedo solo di ascoltare le parole della tua regina e di eseguire alla lettera le sue imposizioni- ammise l'Altissimo cominciando ad abbassare il cappuccio che gli nascondeva interamente il volto.
Katy rimase pietrificò, quando il cappuccio venne abbassato e i suoi occhi incrociarono quelli del Dio, che lei non aveva mai adorato. I suoi occhi non erano ne verdi, ne azzurri, ne marroni ne di nessun colore erano trasparenti come l'acqua cristallina di un torrente alla fonte.
Il pugnale le scivolò inesorabilmete dalle mani andando a finire sul duro pavimento di pietra della cella e creando un forte rumore metallico.
Katy perse ogni sua forza di volontà e si perse in quegli occhi che riuscivano a trasmettere tranquillità e pace eterna, come se tutto e tutti fossero spariti nel nulla, lasciando solo lo spazio a serenità e amore.
Katy chiuse gli occhi beandosi di quei momenti che da troppo tempo, da quando era diventata un vampiro, non era piu' riuscita a sentire.
Annuì involontariamente.
- Bene figlia mia, sapevo che tu saresti riuscita a capire. Porta Anna e Samael fuori di qui, conducili al sicuro e vedrai che il tutto finirà nel migliore dei modi. Sono sicuro che manterrai la parola data- terminò di dire l'altissimo svanendo lentamente nel nulla.
Katy riaprì gli occhi, cercando di riprendersi dallo stordimento in cui si era ritrovata guardando in faccia l'Altissimo. Si sentiva strana, la rabbia, il dolore le preoccupazioni erano sparite, come se non fossero mai esiste in tutta la sua vita da umana e da vampira.
Senza pensare piu' a quello che stava per fare poco prima, katy si avvicinò nuovamente a Samael e senza aprire bocca, aprì le catene che lo tenevano legato, poi passò ad occuparsi di Anna che teneva ancora dipinto lo stupore sul viso per aver visto dal vivo l'Altissimo.
Samael provò a dire qualcosa, ma katy girandosi di scatto lo fermò sul nascere - non parlare, non fiatare, non toccare, non mi interessa ciò che tu e Anna volete dire, non voglio sapere nulla, vi porto fuori di qui come ruby mi ha detto di fare, ma ti avverto se per qualche strano motivo dovesse succedere qualcosa alla mia regina, verrò a cercarti e ti giuro che passerai dei brutti momenti- ringhiò katy.
Samael e Anna si guardarono, ma restarono in silenzio.
Una volta liberati gli angeli, katy raccolse il pugnale da terra e uscì fuori dalla cella, consultando la mappa dei passaggi segreti cosegnatagli da ruby.
Li portò davanti all'entrata del passaggio segreto e cercò il meccanismo di apertura. Una volta che il passaggio fu aperto katy si rivolse nuovamente a Samael - Andate, fuori dal tunnel vi ritrovere nel retro del giardino del castello, da lì proseguite sempre dritti per 500 metri. Una volta là troverete un'uscita- concluse katy dando le spalle agli angeli.
Samael però prima di imboccare il tunnel, afferrò katy per una spalla facendola sussultare - grazie Katy- sussurrò lui dolcemente
Katy storse la bocca in una smorfia infastidita - non sono io quella che devi ringraziare, fosse stato per me a quest'ora saresti morto- ringhiò katy
Samael si staccò da katy e senza dire altrò seguì Anna che nel frattempo era entrata nel passaggio.
Samael e Anna percorsero il tunnel a tentoni, l'oscurità era così densa da non riuscire a vedere nulla, finchè in lontananza una tenue luce faceva capolino, delineando così l'uscita.
Una volta fuori i due angeli spiegarono le loro ali e presero subito il volo, mantenendosi a una quota molto bassa per non essere visti.
Tutto procedette senza intoppi, mancava veramente poco, l'uscita degli inferi la si poteva chiaramente vedere e nessun demone era nelle strette vicinanze.
All'improvviso però, Samael arrestò il suo volo, avvertendo due aure decisamente fuori posto. Le aure percepite erano candide e pure come quelle di Anna, anzi forse di piu'.
Fu così che capì a chi appartenessero. Suo padre e un'altro Arcangelo avevano sfidato gli inferi per salvarli, non poteva andarsene, doveva assolutamente raggiungerli.
- Samael perchè ti sei fermato?- domandò Anna
- dobbiamo tornare indietro- ammise Samael
- Ma-ma perchè? L'uscita è qui vicina- controbattè Anna stupita
- Anna presta attenzione, non le avverti le aure?- rispose Samael cercando con esatezza il punto preciso da cui esse provenivano.
Finalmente anche Anna le avvertì, ma i suoi occhi continuavano a guardare verso l'uscita.
- Anna te prosegui di qua ed esci da questo posto, io vado da mio padre- dichiarò Samael deciso
Anna si voltò di scatto verso Samael - Scordatelo, dove vai tu vengo anche io- replicò secca.
Samael non tentò nemmeno di persuaderla, sapeva che non sarebbe mai uscita senza di lui al suo seguito, così si limito ad annuire ed insieme volarono verso le aure dei due arcangeli.
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Ruby camminava decisa sulle strade degli inferi, seguita a ruota da lash che le camminava sul fianco destro e da freya che al contrario di suo fratello camminava sul lato sinistro della regina. Ruby sogghignava malefica, forse con Samael non ce l'avrebbe mai fatta ad ucciderlo, ma con altri Arcangeli la storia era diversa.
Sentiva la rabbia, la frenesia e la sete di sangue crescere a dismisura dentro di lei. La sua aura nera la circondava come la nebbia fitta, avvertendo gli invasori del suo imminente arrivo. Aveva con se la sciabola infernale, legata saldamente alla vita dei suoi pantaloni di pelle lucida grigi.
La sua coda compieva movimenti secchi e rigidi segno del suo grande fermento, le sue corna si estendevano sempre di piu' fino a raggiungere la loro lunghezza massima, i denti lunghi ed affilati uscivano dal labbro superiore andandosi a conficcare in quello inferiore fino a farlo sanguinare copiosamente e le sue ali immense si muovevano a scatti per l'impazienza.
Nel regno si era scatenato grande fermento, i demoni lottavano contro gli angeli caduti che per primi li avevano attaccati, il sangue di entranbe le specie scorreva in terra come piccoli e scontrosi ruscelli e l'odore del sangue aleggiava nell'aria come un campo di fiori fioriti.
Ruby vide finalmente le sagome dei due arcangeli fermi immobili sulla linea dell'orizzonte, sapeva che la stavano aspettando, e lei li avrebbe accontentati.
Quella notte, qualcuno sarebbe morto...

la prima demone del paradiso ( In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora