L'incontro

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Mi ero alzata stanca. Durante la notte aveva smesso di piovere e ora splendeva il sole. Mi alzai e vidi che l'ora di pranzo era passata da un pezzo. Strano che mia madre non sia entrata urlando per svegliarmi.

Dal punto di vista lavorativo ero un disastro di figlia. Non avevo un lavoro e vivevo ancora a casa dei miei genitori. Però dal punto di vista universitario... Nel giro di qualche settimana avrei fatto le valigie e con la borsa di studio che avevo vinto mi sarei trasferita per il dottorato a Yale.

Strinsi gli occhi e misi a fuoco la data sul calendario, cerchiata di un bell'azzurro fluo.

"Cazzo! Ventisette anni!!! Avrei compiuto ventisette anni! Come sentirmi vecchia e festeggiare nonostante tutto!"

Vecchi ricordi mi trascinarono lontano, a quando mia nonna, pace all'anima sua, mi raccontava del suo Mondo. Un Mondo dove la magia esisteva e che si risvegliava solamente al compimento di questa veneranda età. Una parte di me, sperava che tutto ciò fosse vero, che se la magia scorresse in me. E sì, perché discendevo da una famiglia di maghi. Era un segreto ben custodito dalla popolazione magica e se venisse rivelato molto probabilmente quelli senza la magia avrebbero paura di noi, ci considererebbero una minaccia e si scatenerebbe una guerra. Nonna mi raccontava di guerre scoppiate ai suoi tempi e, da lì, la drastica decisione del Mondo Magico di nascondere la magia fino al raggiungimento dei ventisette anni.

Ricordo che fino all'anno scorso, la nonna, mi raccontava di quando era andata a scuola e di come avesse trovato là il nonno. Formavano una bellissima coppia già all'epoca. Dal loro amore nacque mia madre, che aveva preso la bellezza da mia nonna e l'intelligenza da mio nonno, e meno male perché quando compì lei ventisette anni non successe proprio nulla. Era una Maganò, considerata dal mondo magico, alla stregua di una Babbana.

Mio padre aveva avi maghi, ma come mia madre era un Magonò. Da una parte speravo di esserlo anch'io, avrei continuato a studiare le materie che mi interessavano, avrei condotto una vita tranquilla nella certezza di non dover lottare per controllare le mie emozioni che avrebbero solo alimentato la magia che scorreva nel mio sangue. Avrei continuato a vivere come ho fatto fino a ora, da Babbana. L'altra parte, quella avventurosa, avrebbe voluto essere una maga. Poter andare dove ha studiato mia nonna e magari conoscere anche l'amore della mia vita. Mai dire mai. Aveva funzionato per mia nonna, avrebbe potuto funzionare anche per me!

Scossi la testa per schiarirmi le idee e concentrarmi su quello che dovevo fare. Avevo una manciata di ore per prepararmi e andare a festeggiare con le mie amiche di sempre.

Ero appena uscita dalla doccia, dopo averci passato un'ora tra depilarmi, esfoliarmi e chi più ne ha più ne metta, che sento diversi rumori provenire dal piano di sotto.

- Y/N! Sono arrivate Carola e Michelle! -

- Falle salire!!! - sapevo che le ragazze avevano organizzato qualcosa per festeggiare così raggiunsi veloce la mia camera e cominciai a vestirmi, mentre sentivo i passi delle mie squinternate amiche che salivano su.

- Allora, dove mi portate? - chiesi euforica dopo averle abbracciate.

Carol e Michelle si guardarono un attimo e poi mi dissero insieme - In centro! -

- Al Moon? Il nuovo locale che hanno aperto e che è sold out da tre mesi?! - esclamai euforica.

- Oh, yes Baby! Abbiamo organizzato tutto ancora tanto tempo fa! -

"Oh, mio Dio! Sono la ragazza più fortunata del mondo ad avere queste due come amiche!"

- Sapete una cosa? Sono troppo fortunata ad avere voi nella mia vita. -

- Lo sappiamo tesoro. Però muoviamoci! -

Scendemmo, salutai mia madre e seguii fuori di casa mia le due svitate che avevo per amiche. Era tempo di darci alla pazza gioia!

Anche se... (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora