Capitolo 29 - Amortentia e altri Incantesimi (revisionato)

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Un paio di ore dopo, mi svegliai nel grande letto di Thomas. Stiracchiai le braccia e le gambe e mi voltai verso il lato del letto dove aveva dormito lui e lo trovai vuoto.

- Cazzo! - dissi pensando in un primo momento che se ne fosse andato per non affrontare quello che era quasi successo.

I ricordi di noi due attorcigliati, dei suoi gemiti e dei miei, del piacere immenso che mi aveva donato, mi fecero attorcigliare le budella. Prima di saltare a conclusioni affrettate, alle quali ci stavo arrivando veramente in fretta, controllai l'ora.

- Merda! Merda! Merda! Ho pozioni fra dieci minuti! - mi alzai veloce dal letto e andai in bagno. C'era una vasca immensa piena d'acqua profumata e un bigliettino sul bordo. Lo presi e lo lessi.

"Y/N,

Non riuscivo a svegliarti. Eri bellissima. Ti ho preparato la vasca per un bagno, si manterrà calda fino a che non la svuoterai. Se riesco ti porto la colazione dalla Sala Grande, altrimenti ci vediamo dopo.

Tuo,

Thomas."

Mi sfilai i vestiti e nel farlo mi guardai al telefono. Il segno lasciato da Thomas sul collo era più livido che mai. Ci sarebbe voluto un intero barattolo di fondotinta per nasconderlo, e forse non sarebbe bastato. Entrai nella vasca e come aveva scritto Thomas era ancora bella calda. Rischiavo di addormentarmi là dentro, altro che fare veloce. Il profumo di bergamotto invadeva tutto il bagno, e mentre mi lavavo i denti tolsi il tappo della vasca. Mi asciugai e mi vestii e corsi fuori dallo studio per la porta secondaria, in modo da non finire nell'aula.

Corsi lungo il corridoio e raggiunsi l'aula pozioni un istante prima che il Professor Kramer entrasse dallo studio.

- Accendete i fuochi, non siete qui per ciondolare! - disse severo.

Senza farmi notare scivolai lungo il muro fino alla mia postazione e accesi il fuoco sotto il mio calderone. Accanto a me Sam si voltò a fissarmi.

- Che fine hai fatto stanotte! - sibilò.

- Ti racconto dopo. - le dissi per non perdermi la procedura per creare la pozione.

- Bene, oggi dovrete l'Amortentia. Seguite le istruzioni passo a passo, altrimenti anziché imbottigliare l'amore, imbottiglierete la morte, perché sicuramente sarà un veleno. - disse perfido il professore.

Ricopiai le istruzioni su una pergamena e per sicurezza tirai fuori anche il libro. Presi gli ingredienti e mi detti da fare. Due ore sarebbero bastate a mala pena e solo se eseguivo tutto correttamente.

Il tempo passò velocemente e dai calderoni uscivano spirali di fumo. Per una volta ero riuscita a fare tutto senza sbagliare e il profumo che fuoriusciva dal mio calderone era spettacolare. Sentivo legno, arancia, bergamotto, vaniglia, cannella e inchiostro. Mannaggia a me, rispecchiavano appieno i profumi dei miei Thomas. 

- Y/N, allora? Cosa senti tu? - mi chiese Sam, mentre metteva la sua pozione nella fiala da portare a Kramer.

- Un gran bel casino sento. -

- Rompipalle? - chiese curiosa.

- Non solo. Entrambi i Thomas! - le confidai in un sussurro.

- Y/N! - disse a voce alta e facendo girare mezza classe.

- Signorine! Avete qualcosa da dire a tutti? O state semplicemente parlottando tra voi? -

- Ci scusi professore. - risposi lanciando un'occhiataccia a Sam, che mi fece gli occhioni dolci per chiedere scusa.

Anche se... (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora