Ennesimo sfortunato scontro

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Dopo avermi ridato il telefono, sorrise e mi guardò attentamente.

- Eri in difficoltà ed è stato divertente... La tua amica continuava a sbraitare al telefono. Comunque chi sei? -

- Nessuno di importante. - dissi piccata.

- Beh, scusa. Era solo per sapere, tu il mio nome lo sai, dopo tutto. -

Cazzo! Odiavo quando gli altri avevano ragione. Era la seconda persona del Mondo Magico che incontravo e stavo già facendo pessime figure.

- Y/N. Ora che lo sai, dovrei rientrare in negozio. Samantha mi sta aspettando! - dissi girandogli attorno per superarlo.

- Samantha Black. Frequenti persone interessanti, Y/N! - mi afferrò per il braccio bloccandomi e mi sussurrò, - Comunque hai un debito con me. Non dirò a nessuno che la tua amica Babbana sa di noi.- finì di dire roteando gli occhi ad indicare il Mondo Magico in generale.

Lo guardai e per un solo istante mi persi in quell'oceano freddo e anestetizzante che erano i suoi occhi. -Grazie. - sussurrai.

Thomas mi lasciò andare e proseguì per la sua strada, mentre io mi dirigevo agitata al negozio. In quel momento Samantha uscì e vide in che stato ero.

- Tutto bene? È successo qualcosa? - disse tenendo in braccio un bellissimo gatto Tonchinese.

- No nulla. Solo l'ennesima figura di merda. - dissi in un impeto di sincerità.

- C'entrava Felton? - disse passandomi il gatto in braccio. Era così piccolino che stava in una mano.

- Lo conosci? - domandai, curiosa di sapere qualcosa in più per poterlo rimettere al suo posto.

- So solo che ha perso un anno per motivi personali e che adesso deve frequentare il penultimo. È un grande giocatore di Quidditch e appartiene alla casa di Grifondoro, anche se lui avrebbe voluto essere un Serpeverde. -

- Case? Grifondoro? Serpeverde? - domandai sorpresa.

- Sì. A Hogwarts non ci sono sezioni. Si viene smistati nelle quattro case: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. A stabilire in quale casa si viene smistati è il Cappello Parlante. Generalmente i Grifondoro sono quelli coraggiosi, temerari, leali e sinceri; i Tassorosso sono semplici, amano le feste, vanno d'accordo con tutti; i Corvonero sono intelligenti, perspicaci e ambiziosi e infine i Serpeverde brillanti, ambigui, ambiziosissimi e pieni di sé. Ogni tanto c'è una perla rara o pecora nera in ogni casa. -

- Capisco solo che potrei appartenere a tutte le case. - dissi ridendo.

- Non saprei... Comunque ti piace il gatto? -

- Sì. È così carino. Ma tu che animale ti sei presa? - dissi guardando finalmente con attenzione la gabbia che teneva in mano. Dentro c'era un uccello dal piumaggio color caffellatte, un po' arruffato e sonnacchioso.

- Un gufo. Sono utili, li usi per inviare e ricevere la posta. Non te ne ho preso uno perché hai il telefono e perché quel gatto mi ricordava te. -

- In che senso? - dissi sollevando il Tonchinese davanti al mio viso. Aveva il musetto più grazioso che avessi mai visto e due occhi azzurri che mi fissavano curiosi.

- Era in una cesta con altri gattini, ma lui cercava di non attirare l'attenzione su di sé. Un po' come te, che cerchi di passare inosservata, finché non sbatti contro l'ennesima figura di merda! - mi spiegò Samantha ridendo.

Caspita! Ero un libro aperto per questa ragazza.

- A quanto pare mi hai capita al volo! -

- Beh, è un dono di famiglia. - disse minimizzando.

Anche se... (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora