Continuai a fissare le scale da dove era sceso Rompipalle. Avevo le labbra che ancora pizzicavano per il suo bacio così appassionato. A riviverlo mi tremavano ancora le gambe e non solo e poi la freddura che ancora dovevo metabolizzare: "Mi dispiace. Io non dovevo". Non doveva cosa? Quel bacio l'avevo desiderato anch'io! Non mi ha baciato contro la mia volontà. Ero più che partecipe.
Incominciava a fare freddo e buio ed io ero ancora alla torre di astronomia, intenzionata a restare là. Il freddo si sposava bene con la mia solitudine, con il vuoto che aveva aperto quella frase nella mia povera anima già ferita. Mi sedetti per terra a finire di guardare il sole morire e le tenebre regnare fino a quando non sarà di nuovo giorno.
Sentii il cellulare squillare e vidi che erano le mie amiche. Silenziai la chiamata e presi a giocare con l'anello che mi aveva dato Finn. Era mai possibile che solo gli animali fossero affidabili? Che solo loro fossero in grado di amare incondizionatamente qualcun altro?
In lontananza sul prato vidi qualcuno che cercava disperatamente qualcosa, ma non riuscivo a vedere chi era. Non volendo essere trovata mi spostai appoggiando la schiena alla colonna, testimone dell'incontro appassionato che c'era stato solo qualche tempo prima. Una lacrima solitaria si fece strada sulla mia guancia. Dopo un po' fu raggiunta da molte altre, silenziose.
- Y/N! Dove sei?! - avrei riconosciuto quella voce tra mille ed era l'ultima che mi aspettavo mi cercasse.
- Guarda che nasconderti non serve. Ti troverò! Per piacere vieni fuori! Ti ammalerai! -
Rimasi dov'ero. Non avrei potuto vedere anche lui. Mi erano bastati occhi azzurri per una vita intera. Gli unici che avrei tollerato e amato sarebbero stati quelli di Timmy. Azzardai un'occhiata di sotto e non vidi più nessuno. Tirai un sospiro di sollievo e tornai a guardare le stelle. Ero ormai abituata al freddo e cominciavo davvero a godermi le costellazioni, quando un musetto comparve contro il mio fianco.
- Ehi Timmy, cosa ci fai? Chi ti ha fatto uscire? - domandai al mio tonchinese, come se mi potesse parlare.
- Io. Non sapevo come trovarti altrimenti. -
- Felton, cosa ci fai qui? - domandai sorpresa di trovarlo qui.
- Era l'ultimo posto in cui non ho guardato. Ma con Timmy sono andato sul sicuro. - rispose appoggiandosi con una spalla al muro e allungandomi una coperta.
- Perché sei venuto a cercarmi? Sam? -
- Sam è ancora da Scamander. Cosa ti è successo? -
- Nulla, Felton. -
- Y/N, non sono stupido. Anche se è buio vedo che hai pianto. - disse sedendosi accanto a me e stringendomi in un abbraccio fraterno.
- Non ha importanza. Ma siccome insisti e so che continuerai a rompermi le scatole, ti dirò solo che l'amore è uno schifo. -
- Respinta? Chi è stato che lo picchio!? - disse serio.
Risi per il suo modo di fare, stringendomi di più nella coperta.
- Siamo partiti con il piede sbagliato io e te. - asserii tirandogli una gomitata sul fianco.
- Può darsi, ma in qualsiasi modo siamo partiti adesso siamo qui. Tu ti stai confidando con me, e credo che forse non ho mai desiderato altro. -
- Tom! - lo ammonii sapendo che aveva detto una castronata pazzesca, - Nient'altro!? -
- Okay, okay... Magari vorrei essere qualcosa di più di un amico, ma posso accontentarmi di esserti amico... per ora. -
Mi girai un po' per fissarlo e lo vidi di profilo. I capelli biondi, quasi bianchi alla luce delle stelle, il naso dritto, le labbra carnose. Capivo perfettamente perché Michelle avesse perso la testa.
- Sai che Michelle non ha più una cotta per te? - dissi continuando a fissarlo.
- Ah sì? - alzando un sopracciglio guardandomi - Con questo cosa stai cercando di dirmi? -
- Non lo so. Forse ho solo bisogno di non pensare al motivo per il quale mi hai trovata qui. -
- Chiunque ti abbia lasciata qui in questo stato meriterebbe di soffrire le pene dell'inferno. Ma forse una vaga idea ce l'ho. - disse tornando a osservare il cielo.
- Sei un acuto osservatore, mi sa. Quindi immagino che il nome che tu abbia in mente sia corretto. - ipotizzai tornando a fissare le stelle.
- Credo che sia la stessa persona che tu hai soprannominato Rompipalle. Che poi è la stessa che mi ha fatto la ramanzina e mi ha tolto venti punti per averti rubato il bacio il giorno di Halloween, sbaglio? -
- Cazzo, Tom. Proprio attento eh!... Comunque posso anche capirlo. Ora sono una sua studentessa. Non può e io non dovrei. Non dopo Marco, per lo meno. - dissi sussurrando.
- Chi è Marco? -
- Uno stronzo. Stavo con lui fino all'inizio di questa estate. Per due anni è stata la storia d'amore perfetta. Coccolata, rispettata, amata. Trattata come una principessa. Un giorno Carola mi aveva chiesto come andasse con Marco, perché una nostra conoscente lo aveva visto in giro con una tipa alta, rossa, formosa. Insomma una che non ero io. Le dissi che le cose andavano bene. Mi aspettavo la proposta da un momento all'altro. Nonostante la pulce messami all'orecchio da Carola, continuai a starci insieme. Un giorno andai a casa sua, avevo le chiavi, per fargli una sorpresa. Era il suo compleanno e io... Capiamoci, avevo lo champagne, fragole e cioccolato e avevo indosso un impermeabile. -
- Signore Santo, Y/N. Non dirmi che sotto all'impermeabile eri al naturale! - esclamò interrompendomi, mentre si passava una mano sul viso.
- Zitto e ascolta! - replicai ridacchiando, - Aprii la porta, mi aspettavo che fosse chiusa a doppia mandata, invece mi bastò mezzo scatto per aprirla. Entrai e andai in cucina e sentii delle voci provenire dalla camera da letto. C'erano almeno due voci maschili e una femminile, almeno così mi era sembrato all'inizio. Mi diressi di gran carriera in camera e lo trovai con due suoi amici e con la rossa, nel letto in cui avevamo condiviso momenti intimi, che folleggiavano tutti insieme. Inorridita corsi verso la porta per andarmene, quando lui mi bloccò e mi invitò a unirmi a loro. Disse e cito "una bambolina da soddisfare in più ci fa comodo!". Gli tirai una sberla delle mie e me ne andai. Oggi Michelle mi ha detto che l'hanno messo sotto con la macchina e che voci di corridoio dicono che sia stato beccato a tradire l'ultima fidanzata. - finii di raccontare.
- Certo che in fatto di uomini caschi male! Marco è stato stronzissimo e si merita di essere in ospedale. Tu però meriti di meglio. Meglio di chi è stronzo o troppo coglione da anteporre la propria integrità e carriera a te. - disse stringendomi in un abbraccio stritola ossa, - Capisco anche perché non ti fidi più del mio genere e di sicuro io non ti ho fatto una buonissima impressione. Però non sono come mi sono comportato con te. E' bello provocarti e questo lo ammetto. Anche il ceffone che mi hai dato, che tra parentesi meritavo in piena, ma resti tra noi, mi è piaciuto. Cioè, una donna che si sa difendere mette a tacere il mio animo possessivo, saprei che sei in grado di difenderti anche da sola. Non ti chiederò nulla per ora. Sappi solo che se hai bisogno di me, io ci sono. Qualunque cosa. Anche usarmi per far capire a qualcuno che si è comportato da stupido. -
- Tom, ti prego. Non meriti di essere usato. Ci siamo giudicati male a vicenda. E se proprio vuoi sapere Michelle mi ha detto di darti una possibilità. La verità è che devo dare a me stessa una possibilità. A quella parte di me che è ancora ferita dalla persona che amavo. Non so come si evolveranno le cose tra noi. Però mi piacerebbe che per ora rimanessimo amici. So di piacerti e in qualche modo anche tu mi piaci. Ma non sono pronta a far evolvere questa nuova amicizia in qualcosa di più. - dissi sincera guardandolo negli occhi.
- D'accordo. Allora saremo solo amici che si prendono in giro e si parano il culo a vicenda! - disse sorridendomi.
Un sorriso che arrivava fino agli occhi si fece largo sul mio volto e poi inaspettatamente Tom mi prese per il volto e mi stampò un bacio sulla fronte. Io gli buttai le braccia al collo e lui mi prese in braccio. Con Timmy al seguito mi portò giù per le scale e poi fino in dormitorio. Io a metà strada cedetti a Morfeo e mi addormentai, al sicuro tra le sue braccia.
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Anche se... (in revisione)
FantasySarai la protagonista di questa fanfiction ambientata a Hogwarts. Dopo la vittoria su Lord Voldemort, il Ministero ha deciso di sopprimere la magia fino al raggiungimento del 27esimo anno d'età, in modo tale che i futuri maghi siano più integrati ne...
