**************** SCENE ESPLICITE *****************
Thomas mi trascinò di peso nei suoi alloggi. Questa sua urgenza di stare solo con me mi faceva battere forte il cuore.
- Thomas, rallenta! Non ho le gambe lunghe come le tue! - dissi col fiatone, una volta che fummo nel corridoio che portava ai suoi alloggi.
- Oh... Non penso proprio. Ti ho condivisa con gli altri per tutta la giornata. Non voglio sprecare nemmeno un secondo della notte in giro. - mi baciò in modo profondo, come se non ne avesse mai abbastanza. Ero persa nelle emozioni che mi innondavano il cervello. Il mio corpo era come un vulcano eruttante e ogni centimetro che Thomas esplorava era una calda lingua di lava che scendeva e mandava a fuoco le mie terminazioni nervose. Non mi accorsi che mi stava spingendo contro il muro della sua camera, finché non sentii la pietra ruvida grattarmi la schiena. Aprii gli occhi e sprofondai in quelle pozze azzurre, quasi blu con la luce delle candele che come per magia, anzi sicuramente per magia, si erano accese nel corridoio. - E stai sicura che quel letto non lo abbandonerai più per un po', Y/N. Per te sarà addirittura difficile camminare domattina - mi sussurrò contro il collo.
"Mannaggia la miseria. Una volta avrei storto il naso e preso a pugni chiunque mi avesse detto una cosa simile! Invece ora le mie ginocchia fanno Giacomo-Giacomo e il cuore mi batte forte! Che mi hai fatto, Thomas?" ecco il pensiero che in sotto fondo si faceva largo nella mia mente. Ma anziché riuscire a dar voce a questo dubbio, dalla mia bocca uscì un flebile - Oddio Thomas. -
"Ma stiamo scherzando!!!! Non dovrebbe accadere tutto questo! Lui è un tuo insegnante, testa di rapa!"
"Lo so! Ma io..."
"Ma tu, cosa? Stai cercando di dire che sei innamorata? E' questo che il tuo cuore malato ti dice? Ascolta la tua coscienza e vattene finché sei in tempo! Batti in ritirata!"
- Quasi quasi... - disse guardandomi negli occhi con quel suo ghigno strafottente che mi faceva ribollire il sangue nelle vene.
- Thomas... Non... - gli risposi, cercando di dare ascolto a quella parte razionale di me. Avevo già sbagliato una volta. Ma era stato poi uno sbaglio?
- Oooh... Pensi che fuggire sia una soluzione? - domandò con la voce più bassa e roca e continuando a schiacciarmi contro il muro.
- Penso di sì. Anche se per la magia tu sei la mia anima gemella, ciò non significa che sia giusto quello che stiamo facendo! Lo desidero. Ti desidero, ma non qui. Non quando sono una tua studentessa e tu il mio professore di Trasfigurazioni! - continuai in un soffio.
- Allora illuminami, dolcezza. Che dovremmo fare? Perché io sto impazzendo. Ogni secondo lontano da te mi fa diventare matto. Sei tutto quello che ho sempre voluto nella vita e ora che ho avuto il coraggio di dirtelo, tu ti tiri indietro. Chi è ora quella che ha paura? - replicò lui senza lasciarmi andare.
- Io non ho paura! - dissi sfuggendo al suo sguardo indagatore.
- Dimostralo allora. Y/N, resta. - mi sollevò il mento per riportare il mio sguardo nei suoi occhi solitamente azzurri, ma resi blu scuro dal desiderio.
- Io... -
- Y/N... - e prima che io potessi dare una risposta, Thomas tornò a baciarmi teneramente sulle labbra, piccole e dolci pressioni come a chiedere il permesso per continuare. Mi sentivo debole e privata di ogni volontà. Un peso liquido gravava sul mio stomaco e il mio cervello stava veramente andando a farsi fottere. Quest'uomo; tutto di lui mi mandava in tilt. Fosse solo il suo fisico, tonico e perfettamente cesellato, forse mi sarebbe passata; ma in lui c'erano un cuore gentile, un'intelligenza senza eguali e un forte desiderio di amare e prendersi cura degli altri. Come potevo allontanarmi da lui? Come facevo a mostrarmi codarda e fuggire dai miei stessi sentimenti?
- Resto. - mormorai nell'attimo in cui lui si allontanò un po' per guardarmi.
- Saggia decisione. - commentò Thomas riprendendo a passare le sue grandi mani sul mio corpo. Mi staccò rapido dal muro e con una mezza dozzina di passi mi portò in camera sua e mi lanciò sul letto. Vi atterrai lunga distesa, con gambe e braccia spalancate, come se dovessi fare la stella in mezzo al mare. Si prese un bel po' di tempo a fissarmi e io mi sentii avvampare, il mio corpo stava bruciando contro le fredde lenzuola di seta color blu avio.
- Sei così perfetta! - bisbigliò.
Lo guardai con tanto d'occhi, non capendo cosa mi avesse appena detto. Avevo sentito la sua voce e visto le sue labbra morbide muoversi, ma il mio cervello era momentaneamente sconnesso.
- Y/N, dimmi di sì. Ti prego. - disse lui montando carponi sul letto e facendosi strada verso di me con un sorriso malandrino sul volto.
- Io... Ah... - sospirai quando la sua bocca si appoggiò, delicata come una farfalla, sul collo del mio piede destro.
- Tu cosa? - mormorò riprendendo la lente tortura che mi stava infliggendo al piede con le labbra e la lingua. Pian piano cominciava a salire sopra i leggings.
Ero semisdraiata in appoggio sui gomiti per non perdermi Thomas ai miei piedi, in senso letterale del termine. Stava compiendo delle magie laggiù. Scosse elettriche partivano dai punti in cui mi toccava con le mani e con la bocca, scosse che mi toglievano letteralmente il fiato e mi facevano gemere dal piacere.
- Fa quello che vuoi. Non credo che sopravvivrei in entrambi i casi. - gli sussurrai quando passò le mani dietro le mie ginocchia, sollevandomi le gambe e portandosele sulle spalle. Con un piccolo tonfo, mi lasciai andare completamente indietro, contro i cuscini.
- Comincia col toglierti la felpa, allora. -
Feci come mi chiese, anche se con qualche difficoltà. Il mio corpo aveva deciso di non appartenermi più e di cedere tutto il controllo a lui.
- Brava, piccola. Da adesso ci penso io. - mi sussurrò guardandomi negli occhi. I suoi brillavano di malizia e un lungo e piacevole brivido mi scese giù per la schiena.
"Ah beh! Ora ci pensa lui! Ma che diamine stai combinando?! Dai tuoi errori non impari mai?!"
"Sta' zitta! Lui non è Mark. Non mi farà soffrire!"
"Ovvio! L'ha già fatto! Ma a te questo non importa, vero? Dopo non venire da me a lamentarti col cuore a pezzi!"
Thomas mi baciò lentamente tutto l'interno coscia mentre le mani aprivano la strada verso l'alto. Le fece fermare sui miei fianchi e in un unico movimento, lento ma deciso, mi sfilò i leggings e gli slip. Ero praticamente nuda e distesa davanti a lui, eccezion fatta per il reggiseno, che sapevo sarebbe scomparso di lì a breve.
Continuando con la sua scia di baci languidi, Thomas, risalì il mio ventre e arrivò al seno. Si prese il suo tempo per ammirarlo e infine vi calò sopra la sua bocca. Inumidì lentamente la stoffa che copriva i capezzoli, e il contrasto tra la mia temperatura corporea e la stoffa bagnata, me li fece inturgidire.
Non riuscivo a stare completamente ferma, i miei fianchi si muovevano alla disperata ricerca dei suoi, sembravo indemoniata, ma l'unico rimedio era lui, lui che mi stava mandando in manicomio per la lenta e dolce tortura che mi stava infliggendo.
Il diavolo tentatore passò a torturarmi il collo e io ne approfittai per portare le mie mani sotto la sua maglietta, a diretto contatto con la pelle calda, morbida e perfetta della sua solida schiena. Thomas succhiò leggermente più forte il mio collo e io in tutta risposta gli conficcai le unghie nella schiena, mentre dalla bocca mi uscì un rantolo disperato.
- Ho appena cominciato e tu sei già ridotta così? Cosa farai quando saremo un'unica cosa? Quando sarai così stanca e dolorante da non riuscire ad alzarti la mattina? -
In tutta risposta il mio cuore perse diversi battiti e tremai tra le sue mani. Lui infilò le mani sotto la mia schiena e con abilità slacciò il reggiseno. Me lo sfilò con delicatezza, baciando ogni centimetro di pelle appena percorsa dalle spalline che faceva scivolare e poi si alzò.
Statuario davanti a me si tolse la maglia e io potei ammirare i suoi addominali, presenti il giusto. Non erano né troppo pompati, né viceversa. Con lentezza infinita slacciò il primo bottone dei pantaloni e mi guardò.
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Anche se... (in revisione)
ФэнтезиSarai la protagonista di questa fanfiction ambientata a Hogwarts. Dopo la vittoria su Lord Voldemort, il Ministero ha deciso di sopprimere la magia fino al raggiungimento del 27esimo anno d'età, in modo tale che i futuri maghi siano più integrati ne...
