Thomas era uscito dal suo soggiorno da circa un quarto d'ora e non era ancora tornato. Il libro che avevo preso dalla Biblioteca era appoggiato, aperto, sul tavolino tra il divano e le poltrone e sembrava chiamarmi, come se fosse un faro in mezzo al mare e io una barca alla deriva. Avanzai attirata dal volume e lo presi in mano.
- Direi che sia il caso di leggerlo, no? - dissi
Sam e Tom vennero a sedersi accanto a me, per leggere insieme.
"E' quindi possibile presupporre che la reincarnazione della Grande Strega, si manifesti tra il centocinquantesimo e il duecentesimo anniversario dalla sua nascita. La dinastia della Grande Strega mostrerà un'enorme potere che si manifesterà nei momenti di grandi sbalzi emotivi"
Mi bastò leggere questo per avere la pelle d'oca. Chiusi di colpo il libro e mi buttai con la schiena indietro contro il comodo schienale del divano. Percepii lo sguardo di Sam e Tom addosso.
- N/C... - mi chiamò Sam.
Feci finta di non averla sentita. Troppe domande mi assillavano la mente. Chi era questa Grande Strega, cosa c'entrava mia madre, cosa c'entravo io? Potevano essere le mie "esplosioni" di magia quei segnali della reincarnazione?
- N/C. Per piacere - mi supplicò Tom prendendomi una mano tra le sue.
Aprii gli occhi e a turno li guardai. Non serviva parlare, i miei occhi esprimevano tutte le domande che mi stavano attanagliando, tutti i miei dubbi, le mie preoccupazioni. Una parte di me voleva saperne di più, sapere perché volevano me. Evidentemente avere mia madre non era sufficiente. Non riuscivo più a vedere chiaramente i miei amici, le lacrime riempivano il mio campo visivo e quando Sam mi abbracciò, non riuscii più a trattenerle. Liberai la mano da quelle di Tom e abbracciai forte Sam, piangendo come una fontana. Tom cominciò ad accarezzarmi la schiena, come si fa con gli animali spaventati. Lentamente cominciai a calmarmi.
- Non fare così. Adesso ci metteremo con calma a cercare maggiori informazioni su questa Grande Strega, ma tu non piangere così - mi disse Tom mentre mi scioglievo dall'abbraccio di Sam. In quello Thomas rientrò. La faccia era ancora più scura di quando era uscito quasi un'ora fa.
- Thomas! - esclamai alzandomi in piedi e gettandomi fra le sue braccia. Lui mi strinse forte a sé, poggiando il mento sulla mia testa. Anime tormentate che si stringevano in cerca di conforto reciproco in un momento sospeso nel tempo e nello spazio, era questo ciò che eravamo. Scordai la presenza di Tom e Sam, mentre Thomas faceva andare su e giù le sue grandi mani per la mia schiena, riuscendo a infondermi coraggio e serenità e calmando, così, il mio pianto.
- Supereremo tutto. Non ti preoccupare. La McGranitt ci darà una mano - disse a voce alta mentre mi dava un bacio in fronte.
- Thomas, credo che sia il caso che Sam ed io torniamo in dormitorio. Non vorremmo essere di troppo. Avrete sicuramente di cui parlare. - asserì mentre si alzava e faceva segno a Sam di seguirlo.
- Non siete di troppo. Anzi... A noi fa piacere se restate - gli rispose Thomas guardandomi un attimo. Passò il pollice sul mio viso ad asciugare le ultime lacrime solitarie.
- Se è così allora vi lasciamo un salto da soli e andiamo a prenderci dei cambi - disse Sam.
Guardai i miei amici e feci un cenno d'assenso mentre con gli occhi li ringraziai per restarmi accanto in questo periodo così difficile.
- Ora che sono usciti - disse Thomas guardandomi teneramente - che ne dici di svuotare un po' la mente? -
Alzai il viso e lo guardai. Sarei potuta morire nel suo sguardo. Quando poi alzò il sopracciglio per incentivarmi a rispondergli, persi completamente la ragione.
- In che modo? No, perché il tuo sguardo è parecchio anestetizzante... - dissi passando le mani sul suo petto.
- Anestetizzante? Mi stai dicendo che ti faccio dimenticare le cose, che ti rimbambisci fissandomi? - disse divertito.
- Sì. Il ché mi andrebbe molto bene, se non fosse che mi sento uno schifo a sapere che tutto quello che sta succedendo è colpa mia, che ha tutto a che fare con me. -
- Ti propongo un accordo. Io ti libero per un po' dai pensieri e quando tornano gli altri, racconto la storia della Grande Strega- mi propose.
- Affare fatto! - esclamai.
Thomas rese nulla la distanza fra le nostre bocche e iniziò a mordicchiare leggermente le mie labbra vellutate con i suoi denti regolari e perfetti. Brividi mi corsero lungo il corpo e schiusi le labbra invitando la sua lingua ad entrare nella mia bocca. Lui non si fece scappare l'invito e cominciò ad esplorare. Solleticò il mio palato e percorse i miei denti, io rincorrevo la sua lingua con la mia, ma puntualmente lui mi sfuggiva. Gemetti tra piacere e frustrazione per l'attesa di sovrapporre le nostre lingue. Il suo profumo mi avvolgeva come un bozzolo protettivo, il calore del suo corpo mi esaltava ed eccitava, il mio elettroencefalogramma era più piatto di una tavola da surf. Quando mi baciava con questa dolcezza e passione, non ero io ad avere il controllo del mio corpo, ce l'aveva lui. Se lo prendeva senza che io ne fossi cosciente e la cosa mi piaceva da matti. Le sue mani si infilarono tra i miei capelli tirandoli leggermente per inclinarmi il viso come meglio credeva per aver accesso più facile alla mia bocca.
- Se solo tu sapessi cosa mi fai... Come mi fai battere il cuore, come risvegli certi desideri solo con un sorriso o con uno sguardo... -
- Sapessi cosa scateni tu - gli risposi maliziosa - forse questa notte te lo faccio vedere - aggiunsi con voce bassa e suadente. Come risposta lo sentii ringhiare.
In quello Tom e Sam bussarono alla porta che prontamente aprii per farli entrare.
- Bene, visto che siete tornati è il momento di raccontarvi chi è la Grande Strega - esordì Thomas facendo segno a tutti di metterci comodi, chi sul divano e chi sulle poltrone.
Con un movimento della bacchetta ravvivò il fuoco nel camino.
- Prima di cominciare vi chiedo se volete del the, una tisana o qualunque altra cosa. La storia è lunga e complicata con diverse zone d'ombra - disse.
- A quanto pare tutta questa storia è piena di zone d'ombre - constatò Sam.
- Effettivamente sì - confermò Thomas
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Anche se... (in revisione)
FantasiSarai la protagonista di questa fanfiction ambientata a Hogwarts. Dopo la vittoria su Lord Voldemort, il Ministero ha deciso di sopprimere la magia fino al raggiungimento del 27esimo anno d'età, in modo tale che i futuri maghi siano più integrati ne...
