Prima del pranzo decisi di andare in cerca di Thomas. Non lo vedevo da un paio d'ore e pensavo che di tempo per metabolizzare la bomba sganciata nell'ufficio della Preside fosse sufficiente. Era la mia vita. Una mia scelta. Se mi sarei sacrificata per loro, spettava a me deciderlo.
Spetta a te, quanto a lui. Vi appartenete.
Va a quel paese!
Stavo rientrando al Castello quando lo vidi uscire e dirigersi verso la Foresta Proibita. Le sue falcate erano ampie e veloci. Aveva fretta, ma perché? Aveva la giornata libera. Decisi di seguirlo per potermi spiegare, per poter chiarire. Per tornare ad essere due in uno.
Svoltai sul sentiero e mi diressi verso i margini della Foresta. ben attenta a non farmi notare. Da qui potevo vedere il volto di Thomas. Vi era tristezza, ma anche una linea decisa, come se avesse preso una decisione nelle ore in cui non ci siamo visti. Uno sfarfallio al cuore mi avvisò che quella decisione non mi sarebbe piaciuta e che forse era meglio aspettare che me ne parlasse lui. La mia ragione, invece, mi spingeva a seguirlo e capire cosa stava succedendo.
Thomas era sempre più vicino e si fermò ai margini. Da dove mi trovavo io, potevo vedere l'attimo di esitazione sul suo viso.
- So che sei là! - esclamò ad un tratto. - Non serve che mi spii -
Riluttante e con l'aria colpevole per essere stata beccata, uscii dal mio nascondiglio dietro l'albero.
- Beccata... -
- Perché mi segui? - mi domandò facendosi vicino.
Lo spazio che ci separava s'impregnò del suo profumo, mandando il mio cervello in tilt. Il respiro accelerava e la mente molto poco lucida, non poteva inventarsi una scusa diversa dalla mera verità.
- Ero curiosa di sapere dove stavi andando - risposi a bassa voce.
- Chi non dovrebbe fidarsi, dovrei essere io. Non tu. Tu hai deciso per tutti. - mi disse rabbioso.
- Io... -
- Ecco. Non esiste un modo per chiedermi scusa. Hai gettato la spugna. Tu vuoi sacrificare tutto per cosa? Per non vedere sorgere il sole su un nuovo giorno. Su un giorno meraviglioso, in cui ci siamo te ed io, mano nella mano - Thomas si era fatto sempre più vicino, il suo petto e il mio si sfioravano, ma non indietreggiai. Il mio sguardo era incatenato al suo, tempestoso, minaccioso, un mare in burrasca per le emozioni che lo agitavano, per la rabbia di essere stato escluso dalla mia decisione. Quello che non capiva era che avevo scelto per salvare tutti loro - pronti per invecchiare insieme! -
I nostri petti si alzavano e abbassavano veloci, i nostri cuori battevano forte, all'unisono. Non riuscivo a sostenere oltre quel suo sguardo di fuoco. Lo sentivo scottare dentro di me, mi bruciava l'anima. Mi avventai sulle sue labbra, ne avevo un disperato bisogno, come se un suo bacio, le nostre lingue che si scontrano, che ingaggiano una lotta frenetica, potesse spegnere quel fuoco che il suo sguardo aveva acceso e che aveva alimentato come il vento. Poco mi importava che fossimo visibili dalla scuola.
- Non ho gettato la spugna, Thomas. - bisbigliai contro le sue labbra - So solo come andrà a finire. Non sono abbastanza forte per batterla una volta per tutte. Beatrice mi ha fatto vedere tutto di quella sera. L'incantesimo non avrebbe dovuto bandirla, avrebbe dovuto ucciderla. Prendere tutta la sua magia e la sua forza vitale, ma in cambio richiedeva il sacrificio di chi lo lanciava. Se morire significa salvarvi tutti... beh... sono pronta a pagarlo -
- Non è detto. Se riuscissimo a trovare tua madre, in due ce la dovreste fare. - mi disse.
- E' per questo che ti stavi allontanando? Per andare a cercarla? - chiesi.
![](https://img.wattpad.com/cover/258185537-288-k867636.jpg)
STAI LEGGENDO
Anche se... (in revisione)
FantasiSarai la protagonista di questa fanfiction ambientata a Hogwarts. Dopo la vittoria su Lord Voldemort, il Ministero ha deciso di sopprimere la magia fino al raggiungimento del 27esimo anno d'età, in modo tale che i futuri maghi siano più integrati ne...