Il giorno dopo ero distrutta. Avevo i sintomi del post sbornia: un'emicrania che mi stava distruggendo, la nausea e una fiacchezza incredibile.
Con la gola riarsa scesi le scale per andare in cucina, mia madre era già in piedi. La trovai intenta a fissare una busta che stava sul tavolo. Era spessa e giallognola. Da accanto alla porta non riuscivo a vedere di più. Le passai accanto per raggiungere il lavandino e gettai un'occhiata. L'indirizzo era scritto a mano ed era per me.
- Mamma tutto bene? - chiesi dopo aver bevuto il mio agognato bicchiere d'acqua.
- Y/N è successo qualcosa ieri sera? -
- Beh... Sì, come fai a saperlo? Chi delle due ha parlato?! - chiesi arrabbiandomi per finta.
- Hai raccontato a loro del Mondo Magico? - chiese mia madre, guardandosi intorno e abbassando la voce.
- Beh, no! Nonna mi diceva di non raccontare a nessuno del suo passato e dell'altro Mondo. - che mia madre tirasse fuori l'argomento tabù era molto strano. Doveva avere a che fare con quella lettera. - Ma non è successo nulla! Nulla di quel genere. Sono una Maganò come te, mamma! -
Lei mi guardò incuriosita e con l'aria di chi sapeva che stavo raccontando una balla colossale.
- Cos'è successo ieri? Siete tornate qui sbronzissime. - sussurrò, come se qualcuno fosse in grado di sentirci.
La guardai storto e cominciai a raccontarle tutto quello che era successo, adeguando il mio tono al suo. Tanto sapevo che quelle due avrebbero dormito per altre due ore minimo.
- Mamma, che vuoi che ti dica. Mi sono sentita strana, ma non sono esplose lampadine, non si è congelato nulla. Tutto nella norma... - ripensai alla scarica di energia che mi aveva fatto venire i brividi e mi paralizzai, - Oh mio Dio! Io... forse... -
- Cosa? Cos'hai combinato? -
- Combinato nulla... ma è una cosa imbarazzante. Sono quasi svenuta e un tizio mi ha soccorsa. Quando poi mi sono ripresa ho sentito come una scarica di energia che fluiva da me a lui e poi i brividi. Ma me lo sarò solo immaginato! - dissi poco convinta.
- Quella persona se n'è accorta? -
- Io... - guardai mia madre, era spaventata a morte e in parte potevo anche capirla; se effettivamente ero una strega avrei dovuto prestare molta più attenzione, - Potrebbe essersene accorto. Si è girato a guardarmi come se mi vedesse per la prima volta, nel momento esatto in cui ho sentito quest'energia. - finii sconsolata di raccontare.
Mia madre mi guardava preoccupata e mi fece cenno di sedermi accanto a lei. Come la accontentai, mi passò la lettera. Nel prenderla in mano la sentii pesante. Mi sembrava di stringere il mio futuro tra le mani. Avevo come centinaia di formiche che mi camminavano sulla pelle. La sensazione non era piacevole. Cercai di ignorare i brividi e rigirai la busta nelle mie mani, incapace di aprirla. C'era il mio nome e cognome sopra e il mio indirizzo. Era scritto con una bellissima grafia, lineare e corsiva, dai tratti decisi. Mi verrebbe da pensare che fosse la scrittura di un uomo.
Con mano tremante la aprii e distesi i fogli al suo interno. Con voce malferma e bassa, cominciai a leggere:
"Gentilissima Signorina Y/N,
È con piacere che la informiamo che al compimento dei suoi 27 anni, ha rivelato di essere una strega. Per tanto è ufficialmente ammessa alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. All'interno della busta troverà tutto il materiale da acquistare, qualora non l'avesse già a casa, e il biglietto per il treno. Le lezioni cominceranno il giorno 1 del mese di ottobre.
Nell'attesa di averla come nostra studentessa, le porgiamo un buon proseguimento di giornata.
Cordiali Saluti,
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Anche se... (in revisione)
FantasySarai la protagonista di questa fanfiction ambientata a Hogwarts. Dopo la vittoria su Lord Voldemort, il Ministero ha deciso di sopprimere la magia fino al raggiungimento del 27esimo anno d'età, in modo tale che i futuri maghi siano più integrati ne...