*************** SCENE ESPLICITE ******************
- Thomas... - sussurrai mentre mi adagiava in ginocchio sul letto.
- Shhh... Dopo il tuo racconto ho bisogno di averti, di saperti viva tra le mie braccia, di prenderti e perdermi in ogni centimetro di te - disse cominciando a baciarmi dolcemente la fronte e scendendo piano lungo le guance fino al collo.
- Avrei voluto dirti che sono stanca, ma stai facendo dei miracoli - gli sussurrai a qualche millimetro dalle sue labbra. Stava trovando gli interruttori giusti per accendermi come una lampadina e la stanchezza sembrava scomparire.
Riempii la distanza che ci divideva e lo baciai avidamente, mordicchiandogli il labbro inferiore e facendolo gemere. Come aveva fatto lui con me tempo prima, ne approfittai per approfondire il bacio e andai in cerca della sua lingua affilata per ingaggiare una lotta, alla fine della quale avremmo perso e vinto entrambi. Le sue mani mi strinsero al suo corpo è cominciò a strusciarsi su di me, come se fossi il palo e lui stesse facendo una sensualissima lap dance.
- Noto con piacere che non sei più stanca - mi ringhiò voglioso, interrompendo il nostro bacio bollente.
- Mmmmm... Hai decisamente spento l'interruttore della stanchezza - dissi con un risolino.
- Bene, perché questa notte non avrò pietà. E' passato troppo tempo da quando ti ho avuta e adesso ti scoperò forte e poi faremo l'amore dolcemente - non attese oltre per sbottonarmi i jeans e sfilarmeli sino alle ginocchia. Con la stessa voglia, io abbassai i suoi, trascinando giù anche i boxer. Era pronto, duro e lungo e dopo aver lanciato un'occhiatina maliziosa, posai le labbra sulla sua cima. Era caldo e morbido, sapevo come procedere, ma mi presi del tempo per torturarlo. Godetti ogni istante del suo sguardo animalesco, mentre cercava di trattenersi. La lingua lo stava percorrendo tutto e quando tornava in cima lo inserivo nella mia bocca e lo succhiavo, come i bambini succhiano un chupa-chups. Mi riempiva tutta la bocca e nonostante fosse un gesto unicamente a suo beneficio, vedere la lussuria nel suo sguardo mi eccitava. Sentivo i seni farsi pesanti e mi sentivo pulsare ovunque. Se fossi stata quella lampadina, avrei fatto luce sufficiente a illuminare una città a giorno.
- N/C, mi stai facendo impazzire. - disse con un grugnito.
Io sorrisi trionfante, ma la cosa durò poco. Thomas mi allontanò dal suo cazzo e mi rigirò sul letto. Ora gli davo le spalle e il mio culo sporgeva orgoglioso verso di lui.
- E' il tuo momento di chiedere pietà... Sappi che non te la darò - mi disse calando la mano a colpirmi il sedere. Avrebbe dovuto farmi male, invece mi fece contrarre i muscoli pelvici e ansimare. Thomas cominciò a massaggiarmi il punto in cui mi aveva colpito e poi cominciò a spostarsi verso il centro del mio corpo. Lo stesso centro che bramava le sue attenzioni, che pulsava inesorabilmente e che mi faceva tremare le gambe, che le rendeva gelatina. Mossi i fianchi in un tacito invito a voler più di quel tocco troppo gentile.
- Tra poco... Mi piace vederti implorare - sentii il suo alito dove prima c'era stata la sua mano e il sangue mi schizzo sulle guance. Gemetti disperata, sapevo che per lui era troppo presto e che avrei dovuto supplicare molto di più per unire i nostri corpi, le nostre anime, in quella che era la cosa più meravigliosa e naturale del mondo.
- Thomas... ti prego - lo implorai, stringendo le lenzuola di seta nelle mie mani. Era tornato a torturarmi dolcemente, le sue mani sui miei glutei si muovevano liquide come la seta sulla pelle, fresche, in contrasto col calore che i nostri corpi sprigionava.
Con una spinta, forte e vigorosa, entrò dentro di me e io boccheggiai. Mi sembrava di essere su una barca che cavalcava una tempesta, una tempesta selvaggia, difficile da gestire e imbrigliare per non perdere il controllo e il vento che sferzava le vele di questa barca oramai alla deriva portava il nome di Thomas. Come una naufraga cercavo disperatamente di stare a galla, ma non riuscivo a trovare un appiglio.
- Vieni insieme a me - mi ringhiò Thomas, prendendomi per i gomiti e alzandomi il busto fino a portarlo a contatto con il suo.
Ed ecco che avevo trovato un appiglio, la sua voce, il suo senso di smarrimento uguale al mio. Non era più la tempesta, ma anche lui un naufrago della stessa passione che ci aveva rapito e insieme la cavalcammo fino ad arrivare ad un porto sicuro.
Ricademmo insieme sul letto, in un disastroso intreccio di braccia, gambe e vestiti. Senza fiato, senza forza. La mia mente si ribellava ancora di funzionare e il cuore pompava forte nel mio corpo.
- Oddio... -
- Shhh... Non riesco a parlare - gli risposi.
Thomas si agitò un po' e riuscì a liberarsi da quell'intreccio che avevamo creato. Con delicatezza, come un amante d'altri tempi si avvicinava alla sua amata, cominciò a spogliarmi del tutto. Sembravo una bambola di pezza fra le sue mani e mi piaceva. Lasciare che lui si prendesse cura di me e mi mettesse a letto era l'atto di fiducia più estremo che una persona possa fare. Dopo poco lui mi raggiunse e gettando le coperte addosso a entrambi, mi strinse fra le sue forti braccia.
- Il secondo round? - chiesi, ricordandomi quanto mi aveva detto all'inizio, con la voce impastata dal sonno.
- Non credo di farcela - disse ridacchiando mentre mi guardava negli occhi.
- Ti facevo più resistente! - dissi prendendolo in giro fra uno sbadiglio e l'altro.
- Non ce la fai nemmeno tu. Ti si stanno chiudendo gli occhi dal sonno! - mi sistemò fra le sue braccia con la mia testa appoggiata sul suo petto. Vedevo il suo profilo stagliarsi contro la luce fioca della luna che entrava dalla finestra e piano scivolai nel sonno sulla voce melodiosa della sua voce
- Dormi ti culla la tenera notte, di questa mia vita sei la parte migliore. E se ti trema l'anima e la pelle è la mia bocca di cielo, che ti da baci di stelle -
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Anche se... (in revisione)
FantasiSarai la protagonista di questa fanfiction ambientata a Hogwarts. Dopo la vittoria su Lord Voldemort, il Ministero ha deciso di sopprimere la magia fino al raggiungimento del 27esimo anno d'età, in modo tale che i futuri maghi siano più integrati ne...