Passarono quattro giorni dalla mattina in cui ricevetti le lettera e finalmente, con l'elenco accuratamente salvato nella borsa, stavo andando con mia madre in centro per procurarmi tutto il necessario per Hogwarts.
- Mamma, ma sei sicura che in centro troviamo tutto questo? - chiesi scettica sventolandole la lista sotto il naso come una bambina piccola.
- Direi di sì. Se fossi in te comincerei a guardarmi attorno. Dovresti vedere qualche negozio nuovo - disse facendomi l'occhiolino.
Cominciai a voltarmi a destra e a sinistra ed effettivamente aveva ragione. Lungo il viale con tutti i negozi "in" della città, c'erano delle piccole botteghe del Mondo Magico. Più che mai incuriosita, fermai mia madre e le feci cenno di seguirmi in un negozio pieno di libri.
- Y/N, non pensi che sia meglio venirci dopo? Se prendiamo i libri adesso poi dovremo portarceli in giro tutto il giorno. -
- Mamma, ti prego. Sai bene che non posso fare a meno di entrare in una libreria! -
Sembravo una bambina davanti al più bel regalo di Natale che avesse mai ricevuto. Cosa volete farci. Vado matta per i libri. Feci gli occhi da cucciolo bastonato e sapevo che avrebbe ceduto. Infatti di lì a poco eravamo dentro, circondate da enormi scaffali polverosi pieni zeppi di libri di tutte le dimensioni.
Respirai profondamente. L'odore di inchiostro, pagine nuove, pagine vecchie, cuoio, cartone riempì il mio naso. Era un odore inebriante. Mia madre fece una smorfia e borbottò qualcosa che alle mie orecchie sembrava tanto un "patetica".
Una signora dal volto gioviale e tondeggiante venne verso di noi. Il sorriso che le illuminava il volto trasmetteva pura felicità.
- Come posso aiutarvi? -
Presi dalla borsa la lista dei libri che mi servivano per Hogwarts e gliela passai.
- Avrei bisogno di questi libri... Ah! Se fosse possibile aggiungere anche qualche altro libro che potrebbe servirmi... Solo che non ho la più pallida idea di quali potrebbero tornarmi utili! - dissi con aria spaesata e sognante.
- Non si preoccupi. Il primo anno è sempre quello più emozionante! - diede un'occhiata alla lista e poi a me con aria sorpresa - Andrà a Hogwarts? -
- Ehm sì... È un problema per i libri, vero? Non li avete qua? Devo ordinarli? - domandai un po' delusa parlando a ruota libera.
- Y/N, non essere sciocca. Li hanno è solo che generalmente non vengono ammessi studenti stranieri a Hogwarts. - disse mia madre.
Odiavo fare la figura dell'ignorante. La guardai storto e poi mi venne in mente che dividendoci gli acquisti avremmo fatto prima.
- Mamma, se ci dividessimo le compere? Così finiamo prima e avremo più tempo per prenderci il pomeriggio per rilassarci. In fondo poi non ci vedremo per un po'... -
- Forse hai ragione, - acconsentì dolcemente mia madre, - allora io intanto vado a vedere cosa riesco a trovarti da vestire. - disse uscendo dal negozio.
- Scusi. Ma non pensavo fosse una cosa rara. - ritornai al discorso di prima quando mia madre uscì dalla libreria, il mio Sancta Sanctorum.
- Oh, lo è! Allora... i libri originali li ho. Forse vorrebbe anche aggiungere un bel vocabolario e glossario con gli incantesimi? Per quanto uno conosca l'inglese, avere dietro un vocabolario magico può sempre aiutare. -
- Si grazie mille. È tutto così nuovo per me. -
La proprietaria della libreria lanciò un incantesimo e una pila di libri si levò in aria e atterrò sul bancone di fronte a me. Erano tantissimi.
- Vuole che glieli incarti e li faccia recapitare a casa? - chiese notando la mia espressione pentita di non aver ascoltato il consiglio di mia madre.
- Le sarei eternamente grata. - le passai il bigliettino con il mio indirizzo e anche la carta di credito che la nonna mi aveva lasciato.
Soltanto ieri mia madre mi aveva detto che il Mondo Magico usava una valuta tutta diversa rispetto alla nostra e che la nonna mi aveva lasciato una discreta somma di denaro magico. In qualche modo, pensavo, la nonna sapeva che sarei stata una strega; che avrei ereditato il suo lascito. C'erano momenti in cui mi mancava tremendamente e questo era uno di quelli. Sarebbe stata felicissima di accompagnarmi a fare le compere prescolastiche. A riportarmi alla realtà ci pensò la commessa che mi allungò la ricevuta del mio acquisto.
- Si diverta a Hogwarts! -
- Grazie mille di tutto! - dissi uscendo.
Girai un po' per le vie, aspettando che mia madre mi rispondesse in modo da raggiungerla, e quello che vedevo era tutto nuovo per me. Dove fino a poco tempo fa c'erano locali in disuso, ora vedevo negozi dai colori sgargianti, percepivo odori nuovi. Camminando raggiunsi un negozio dalle insegne luminosissime. Mi fermai davanti alla vetrina e vidi uno dei miei più grandi sogni di quando era bambina.
La nonna mi raccontava sempre di questo sport adrenalinico che accumunava ogni Paese del Mondo Magico: il Quidditch! Uno sport dove due squadre si scontravano in un campo aereo a cavallo di scope. Ricordo che da piccola, seduta sulle sue ginocchia, avevo gli occhi sgranati ad immaginare le due squadre saettare su e giù per il cielo, le mille acrobazie, l'esultanza della folla inferocita per i gol o per i falli. Da come le raccontava mia nonna, sembravano delle vere e proprie imprese di guerra. Ora davanti a me, nella vetrina, era esposta una scopa volante. Non ne capivo nulla, ma sembrava elegante, ai miei occhi bellissima, finché non lessi il cartellino del prezzo. Direi che mille galeoni per quella meraviglia non li potevo spendere. Già mi sembrava di sentire mia madre che urlava per lo spreco di denaro. Beh, forse non mi sembrava solamente.
- Non azzardarti a comprare quel trabiccolo! Non ne hai bisogno. Sulla lista non c'è scritto! -
Mi voltai osservando mia madre piena di pacchetti che ancora sbracciava ripetendomi quanto poco fossi oculata nelle spese.
- Mamma tranquilla. Costa troppo. Non ne avevo l'intenzione. - dissi tranquillamente.
- Sarà, ma la tua faccia diceva esattamente il contrario! - disse calmandosi un po', - Nel tempo che tu hai speso in libreria, io ti ho preso tutto il resto. Manca solo la bacchetta, ma quella la prenderemo a Londra. Se c'è una cosa che mia madre mi ha sempre detto era che se volevi una bacchetta magica decente e affidabile dovevi comprarla da Olivander. -
Detto questo cominciammo ad avviarci verso casa. Era stata una mattinata pazzesca, mai e poi mai avrei immaginato che con il risveglio dei miei poteri avrei potuto vedere, sentire e provare cose nuove che erano sempre esistite nascoste ai Babbani. Non vedevo l'ora di parlarne con Michelle e Carola. Una punta di rammarico passò attraverso i miei occhi. Avevo infranto la promessa che avevo fatto a mia madre e pure qualche legge magica parlandone con loro, ma non sono una persona falsa. Averne parlato con loro mi sembrava la cosa più giusta da fare se non volevo perderle. Per me erano parte della mia famiglia. Erano come sorelle. Alla famiglia non si dovrebbe mentire. Mai.
Arrivata a casa trovai i miei libri impilati sul tavolo in soggiorno. Andai a prenderli e con mia madre salimmo le scale fino in camera mia.
- Lascia pure sul letto i pacchetti. Sistemo i libri sulla scrivania e poi guardo quello che mi hai preso. - le dissi.
- Va bene. Io intanto vado a preparare il pranzo. Nel pomeriggio andiamo alla spa, se vuoi. -
- Grazie mamma. Sarebbe fantastico. -
La abbracciai, dopo aver appoggiato i libri sulla scrivania. Faceva un effetto strano sapere che di lì a tre settimane avrei lasciato la mia vita di sempre per una vita diversa, piena di magia.

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Anche se... (in revisione)
FantasiaSarai la protagonista di questa fanfiction ambientata a Hogwarts. Dopo la vittoria su Lord Voldemort, il Ministero ha deciso di sopprimere la magia fino al raggiungimento del 27esimo anno d'età, in modo tale che i futuri maghi siano più integrati ne...