Quel che succede alla festa resta alla festa

106 14 42
                                        

Portai il costume di Incantatrice nel dormitorio e poi scesi al campo di Quidditch per l'allenamento. Sam era già lì che mi aspettava accanto alla mia Thunderstrack.

- Allora fatto il costume? - mi domandò.

- Oh sì! Finalmente ho il mio bel costume da Incantatrice! - dissi sfregandomi le mani pregustando la faccia di Felton che rosicherà perché non gli presterò nemmeno un briciolo di attenzione.

- Allora dopo puoi farmi vedere come trasfigurare anche i miei abiti? - esclamò e mi guardò con attenzione. - Ma quella tuta? Da dove arriva? - mi chiese avvicinandosi per guardarla meglio. - Oh Mio Dio! Oh Mio Dio! Oh Mio Dio! - disse sventolandosi la mano davanti al viso.

- Niente di quello che la tua mente sta pensando è accaduto! - dissi torva, - C'era un camerino. Mi sono cambiata là. - dissi tranquilla. Peccato che dentro di me ero ancora in subbuglio. Era stato così vicino. Così vicino al mio viso, che se avessi chiuso gli occhi probabilmente avrei potuto sentire il tocco leggero delle sue labbra sulle mie.

- Non me la stai raccontando giusta! - mi accusò Sam.

- Non qui e non ora. - dissi veloce vedendo arrivare il mio Incubo personale.

- Bella tuta! - ammiccò Felton, - Che razza di ripetizioni ti ha dato Hiddleston? - mi domandò squadrandomi.

- Mi ha solo insegnato a trasfigurare i miei vestiti in altri vestiti? Perché? -

- Beh... Ci sei riuscita? -

- Oh, strepitosamente! - dissi maliziosa.

- Beh, complimenti! La trasfigurazione dei vestiti è materiale di studio del sesto anno. Se ci sei riuscita sei molto portata per la trasfigurazione! - mi disse semplicemente Felton. Montò a cavalcioni della sua scopa e spiccò in volo, lasciando Sam e me basite per il suo complimento senza secondi fini. Era una giornata veramente speciale. Montai in sella e balzai anch'io verso il cielo limpido, pronta a colpire i Bolidi.

L'allenamento fu molto duro. Avevo la testa tra le nuvole e più di una volta ho rischiato di mancare il Bolide e lasciare che colpisse i miei compagni. Sentivo Wood urlarmi contro ogni volta che succedeva e Felton ridacchiare per poi guardarmi come se qualcosa di divertente mi fosse sfuggito. Era ormai l'ora di pranzo quando Wood ci fece scendere a terra.

- Y/N! Che cavolo hai oggi? Stavi per mancare cinque Bolidi! Cinque! - dissi parandosi davanti a me sventolandomi sotto gli occhi la mano aperta per accentuare il numero di Bolidi che ho rischiato colpissero i miei compagni.

- Non lo so, Wood! Forse sono solo in ansia per la festa di Halloween di questa sera. - dissi trasognata.

- Non è che sei stata incantata? - domandò ridacchiando Felton.

- Felton! Se non vuoi essere affatturato ti conviene tenere la boccaccia chiusa, una volta tanto! Altrimenti troverò un modo poco carino per chiudertela io! - replicai piena di spirito combattivo.

- E' tornata quella di sempre Wood. - disse Sam cercando di sedare sul nascere una possibile rissa.

Ci dirigemmo verso gli spogliatoi e Felton mi sorpassò sussurrandomi, - Non mi dispiacerebbe farmi chiudere la bocca da te, baby - facendomi l'occhiolino.

Sam mi afferrò per un braccio un attimo prima che mi lanciassi come un toro inferocito contro il drappo rosso del torero, ovviamente il drappo rosso era Felton.

- Y/N, sta calma. Così fai solo il suo gioco. Diamoci una lavata, andiamo a pranzo e poi in dormitorio che mi aiuti a trasfigurare gli abiti per fare il costume. - mi disse a denti stretti.

Annuii alla mia amica, nonché mia coscienza, in momenti come questi.

- Dai su! - disse spingendomi dentro verso le docce.

Anche se... (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora