La partita

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- E la partita è ufficialmente cominciata! - urlò lo speaker che aveva il compito di commentare l'incontro. Mi voltai verso gli spalti e trovai Chris alla postazione del commentatore. 

Volai in cerchio alla ricerca dei Bolidi, la mazza pronta a colpire. Ne intercettai uno diretto verso Jackson e lo rispedii ad Evans, colpendogli la coda della scopa e per un attimo rischiò di cadere.

- Ottimo lavoro, tesoro! - mi disse Felton. Lo guardai torva per il nomignolo, ma quando mi sorrise sincero, capii che non ci stava provando, era solo gasato per l'incontro.

- Ti parerò sempre il culo, Felton! - risposi facendogli l'occhiolino, dissi volando via, alla ricerca di altri culi da salvare.

- Ed ecco che Grifondoro ha la Pluffa! Hobbes fila via a due Cacciatori di Corvonero e... attenzione Hobbes! - gridò Chris. Un Bolide stava per colpire in piena Hobbes alla testa, quando Sam lo intercettò con la mazza e lo mandò contro il portiere di Corvonero. - Grazie alla mossa di Black, Hobbes segna! Grifondoro dieci, Corvonero zero! - un boato esplose dai Tassorosso e dai Grifondoro sugli spalti.

La nostra squadra era in formissima. Io e Sam volavano avanti e indietro respingendo i Bolidi imprecisi dei Corvonero e permettendo ai nostri Cacciatori di segnare ben dieci goal. Eravamo cento a zero, quando finalmente Felton individuò il boccino.

- Ed ecco che i due Cercatori si sono lanciati all'inseguimento del Boccino! - esclamò Chris dalla sua postazione.

Mentre i nostri Cacciatori continuavano a segnare, io e Sam volavamo avanti e indietro scagliando i Bolidi contro i nostri avversari. Passai come un fulmine davanti a Rompipalle e percepii il suo sguardo caldo su di me. Mi librai in volo al di sopra degli altri giocatori per avere una visione completa della situazione e mi presi qualche minuto ad ammirare la tecnica di volo dei miei compagni. Hobbes cercava sempre lo scontro con gli altri Cacciatori per portar via loro la Pluffa, Robinson e Jackson invece riuscivano a dribblare gli avversari con la stessa disinvoltura con cui mangiavano un toast. Wood girava intorno agli anelli, ma sia i nostri Cacciatori che Sam e me riuscivamo a tenere gli avversari lontani dagli anelli che difendeva. Infine la tecnica di volo di Felton era qualcosa di assolutamente stupefacente. Nonostante fosse ben proporzionato e con delle spalle ben squadrate e toniche, si librava nell'aria come una piuma. Era nato per volare e lo dimostrava zigzagando veloce alla ricerca del boccino. Fu allora che li vidi, i veri obiettivi della mia ricognizione; proprio quando sentii Chris urlare nel microfono - Ed ecco che i due Cercatori si sono lanciati all'inseguimento del Boccino! - 

Entrambi i Bolidi furono scagliati contro Felton da Evans e Brown e Sam era troppo lontana per arrivarci. Avrei dovuto compiere un miracolo per impedire che il nostro Cercatore venisse colpito. Studiai la situazione in una frazione di secondo mentre mi lanciavo in picchiata ad affiancare Felton. La folla stava in silenzio. Un'idea mi balenò nella testa, ma era alquanto pericolosa. Se Felton non fosse riuscito a stare in sella volando a testa in giù il tempo necessario da farmi prendere il suo posto, avrei fatto perdere Grifondoro.

Mi vide arrivare in picchiata sopra di lui, come un falco che insegue la sua preda. Senza lasciarsi prendere dall'ansia capì di avere i Bolidi alle spalle. Mi guardò e alzò un sopracciglio, in muta richiesta di come procedere. Il tutto senza smettere di seguire quella benedetta pallina dorata con le ali che avrebbe decretato la fine della partita.

- Tom! Capovolgiti! Ora! - gli dissi. Non mi aspettavo che lo facesse, ma mi ascoltò e mentre lui volò a testa in giù, io portai con la mia scopa sopra la sua ed eseguendo un testacoda riuscii a colpire entrambi i Bolidi con la mazza, mandandone uno contro Williams, che dovette cambiare la traiettoria perdendo di vista il Boccino. Schizzai via e mi fermai un attimo, il tempo necessario per vedere Tom tornare nella sua posizione in tempo per afferrare quella pallina alata dorata e decretare la fine della partita.

Tra le urla esultanti dei tifosi atterrai per prima accanto a Tom che senza pensarci due volte mi abbracciò sollevandomi e facendomi volteggiare.

- Tu. Sei. Pazza!!!! - mi urlò sorridendo contento, - Ma senza di te sarei stato fuori dai giochi per un po'. Stai prendendo l'abitudine di pararmi il culo Y/N! - disse rimettendomi a terra. Lo guardai negli occhi sorridendo di rimando. Eravamo entrambi a corto di fiato per l'adrenalina in circolo e prima che succedesse qualcosa fummo sollevati dagli altri.

- Pazzi!!! Ecco cosa siete! - ci urlò Sam.

- Eh dai! Insomma. Abbiamo vinto no? - disse Felton gongolando.

- Potevate farvi male! - disse Wood una volta rientrati negli spogliatoi.

- Vero, ma abbiamo vinto e nessuno di noi due si è fatto male. Quindi non preoccupatevi. -

- Per sicurezza ci alleneremo tutti a volare a testa in giù. Sia mai che ce ne fosse bisogno in futuro! - disse a tutti Wood.

Guardai Sam e sorrisi. Mi sentivo ancora le farfalle allo stomaco per l'adrenalina. Gli altri erano già usciti dallo spogliatoio, eccetto Felton che stava ripiegando la sua divisa. Era di schiena, per cui mi presi un po' di tempo per osservarlo. Michelle dopo tutto aveva ragione. Era un bell'uomo, la schiena era perfetta, muscolosa, spalle larghe. Era strano che fosse un Cercatore vista la sua stazza.

- Non ti crucciare. Sono solo preoccupati dalla nostra fama! - disse rallentando - Inoltre mi è piaciuto sentirti pronunciare il mio nome. E so che mi stai guardando. -

- Non cambierai mai, vero? - replicai distogliendo lo sguardo.

- No. Mi piace metterti in imbarazzo, però ho capito che finché Michelle mi sta dietro, a proposito mi sta ancora dietro, giusto? Non farò assolutamente nulla, che non sia farti arrossire. - disse girandosi a guardarmi negli occhi.

Ci fissammo per quella che mi sembrò un'eternità. Quegli occhi celesti limpidi che sondavano i miei verdi. Ero una valle di montagna che cercava e aveva bisogno di toccare il cielo. Io avevo bisogno di toccarlo. Sapere che quello che stava dicendo era reale. E poi quale ragazza non sarebbe tentata di toccare l'uomo che aveva davanti a sé, se quest'ultimo era a torso nudo, e che torso nudo! Addominali scolpiti al punto giusto, bicipiti e tricipiti ben delineati e avambracci tonici. Era un miracolo se non stessi sbavando.

- Y/N! Muoviti! - Sam si affacciò dal bagno ricordandomi che dovevo ancora farmi la doccia e spezzò quel momento magico.

- Vai. Ci vediamo dopo in sala comune. - mi disse Felton mettendosi su la felpa e la sacca in spalla.

Presi il mio beauty e prima di infilarmi nel bagno mi voltai verso la porta e lo guardai uscire.


Anche se... (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora