Capitolo 40

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Mi svegliai riposata e appagata tra le lenzuola di seta morbida e liscia. La parte in cui aveva dormito Thomas era vuota e fredda, segno che si era alzato da un po' e non aveva voluto svegliarmi.

Riuscirò mai a svegliarmi insieme a lui? Sarebbe bello passare qualche momento la mattina presto, svegli a letto, senza fare nulla. Guardai la sveglia e notai che era tardissimo. 

- Porca puttana! - strillai saltando dal letto e cadendo lunga distesa sul morbido tappeto che copriva il pavimento della stanza. Le lenzuola erano attorcigliate attorno alle mie caviglie, come a volermi tenere legata nella stanza di Thomas.

Se Thomas fosse entrato in questo momento si sarebbe messo a ridere per poi guardarmi con quello sguardo intenso e carico di libido, che rendeva i suoi occhi del color delle profondità marine. Profondità nelle quali sarei annegata volentieri. Era sempre un salto nel vuoto incrociare lo sguardo con lui. 

Muovendo le gambe, troppo pigra per districarmi con l'aiuto delle mani, riuscii a liberarmi in tempi relativamente brevi e scattai verso il bagno per una doccia veloce. Avevo all'incirca dieci minuti per prepararmi e arrivare in tempo alla lezione di Pozioni. Il Professor Kramer si sarebbe accorto sicuramente se fossi entrata in mezzo alla spiegazione. Feci la doccia velocissima, felpa e jeans e corsi fuori nei corridoi verso i sotterranei. Probabilmente qualcuno mi aveva vista uscire di soppiatto dalle stanze di Thomas, ma con il ritardo che avevo me ne sarei preoccupata in un altro momento.

- Sam! - gridai mentre facevo gli ultimi gradini a due a due del sotterraneo.

- N/C! Dov'eri finita? Credevo che saresti tornata a dormire nel tuo letto, dopo... sì insomma... hai capito no! - esclamò gesticolando e facendomi capire a cosa alludesse.

- No... Sono crollata - 

- Ci sa fare, non è vero? - disse ammiccando mentre entrammo in classe e ci accomodavamo al nostro solito posto.

- Non ne hai idea... E' molto più che gettarsi nel vuoto. Io... - rimasi senza parole a fissare il vuoto alla ricerca di un'immagine da descriverle che rendesse l'idea di quello che mi faceva provare Thomas.

- Accendete i fuochi! Oggi prepariamo una pozione antiveleno - il Professor Kramer agitò la bacchetta e sulla lavagna comparvero le istruzioni - ricopiate il procedimento e cominciate. Non serve parlare! - concluse severo.

Guardai la lavagna e con cura ricopiai i passaggi sulla pergamena:

"1. Mettere un Bezoar nel mortaio e tritarlo fino a ottenere una polvere finissima.
2. Versare delicatamente quattro misurini della polvere nel calderone.
3. Aggiungere due misurini di ingrediente base.
4. Accendere il fuoco e riscaldare a media temperatura per 5 secondi.
5. Spegnere e agitare la bacchetta.
6. Lasciar fermentare 40 minuti.
7. Aggiungere un pizzico di corno di unicorno precedentemente tritato.
8. Mescolare due volte in senso orario.
9. Lasciar cadere due bacche di vischio nel paiolo.
10. Girare due volte in senso anti-orario.
11. Agitare la bacchetta."

Mi alzai dalla mia postazione e andai all'armadio delle scorte per prendere il necessario e già che c'ero lo presi anche per Sam. Tornai al mio posto e passai metà delle cose alla mia amica.

- Grazie. - Sam prese il bezoar e cominciò a tritarlo finemente.

La copiai e cominciai anch'io a tritare il bezoar. Pensare che questa sottospecie di pietra si trovava nella gola di una pecora mi faceva ribrezzo, ma per non avere un non classificato ci sarei passata sopra.

- Chi non ha già aggiunto l'ingrediente base è decisamente indietro. Muovetevi! - sbraitò come il suo solito il Professore.

Guardai gli altri studenti e vidi che più o meno tutti eravamo alle prese con il triturare il bezoar. Solo Chris era già al punto tre della preparazione, al pari con quanto aveva detto l'insegnante. Finii di polverizzare quella pietra e versai la misura prevista nel paiolo, dopodiché aggiunsi l'ingrediente base e accesi il fuoco e passai al punto successivo.

Anche se... (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora