|72|》Non tutti sono come ci appaiono.

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Stare lontano da una persona che fa parte di te, non è facile

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Stare lontano da una persona che fa parte di te, non è facile.

Certo, io e Dylan ci vedevamo ogni tanto, è vero. Ma ormai io lo sentivo sempre più lontano, sempre più distante, sempre più irraggiungibile.

Ci stavo male. Ci stavo davvero male. Avevo l'impressione che lui fosse così felice nonostante non ci vedessimo molto. Lo vedevo sempre sorridere e parlare di Trevor come se fosse un tipo a posto.

Aveva conosciuto una ragazza, Kate si chiamava. Diceva che era simpatica, che era la scopamica di Trev e che frequentava un corso insieme al mio ragazzo.

Non mi convinceva molto questa Kate. L'avevo vista di sfuggita nella camera di Dylan, Trevor non c'era però.

Era bellissima, capelli biondi e occhi azzurri, magra, con le tette più grosse delle mie, una fossetta sulla guancia destra e la pancia completamente piatta.

Dylan le sorrise prima di presentarmela di persona.

Avete presente quella sensazione? Vedere una persona andarsene dalle tue mani perché tu non puoi chiuderle e fargli male.

Lo ascoltavo sempre tanto, gli sorridevo come al solito, gli dicevo sempre ciò che gli piaceva sentire, ma dentro di me ero sempre più insicura e iniziavo a costruire muri che nessuno poteva vedere.

Karoline iniziò ad uscire con Jace poco seriamente, i loro erano più che altro incontri di quel genere.

Ero costretta a vedere tutti i giorni quel troglodita nella mia camera e se devo essere sincera si stava pure calmando pian piano.

Dato che entrambi volevano stare da soli e io non avevo bisogno di sentire le loro schifezze, passavo le sere nel bar a studiare.

Conobbi un ragazzo. Mi ricordava Dylan. Si faceva chiamare Quentin, mai seppi il suo nome.

Era uno studioso, aveva gli occhiali e si vestiva sempre con delle camicie, era carino comunque ed era molto simpatico.

Gli parlavo dei miei problemi e soprattutto di Dylan, perché sí, lui era il mio chiodo fisso, non smettevo mai di venerarlo con tutti.

Non ero minimamente interessata a nessuno, né a Quentin, né ai giocatori di ogni sorta che mi salutavano sempre nei corridoi.

Questo mi rendeva orgogliosa di me stessa e più sicura del mio amore per Dylan, ma purtroppo, capivo che senza di lui sarei cambiata, sarebbe stato tutto diverso e avevo incredibilmente paura di perderlo.

❁𝘽𝙚𝙨𝙩 𝙛𝙧𝙞𝙚𝙣𝙙𝙠𝙞𝙨𝙨❁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora