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↻ 𝐂𝐨𝐧𝐟𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭 — 𝐃𝐞𝐯𝐢 𝐋𝐨𝐯𝐚𝐭𝐨
𝑊𝒉𝑎𝑡'𝑠 𝑤𝑟𝑜𝑛𝑔 𝑤𝑖𝑡𝒉 𝑏𝑒𝑖𝑛𝑔 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡?
|Scarlett's point of view|
Fui di nuovo svegliata da Dylan che mi urlava nell'orecchio.
«Finiscila...» sussurrai mettendo la testa sotto il cuscino ma lui continuó fino a quando non mi alzai.
«Sei un idiota!» strillai alla fine esasperata, prendendo i miei vestiti e sparendo in bagno.
«Ricordati che mi devi un favore, non farei così fossi in te» pronunciò dall'altra parte della porta e io alzai gli occhi al cielo.
«Altrimenti?» feci lo sbaglio di chiedergli aprendogli per guardarlo negli occhi provocatoria.
«Altrimenti dovrai rinunciare alla festa di sabato» spiegó lui e io lo guardai male.
Mi maledissi per avergli detto che sarei scappata dalla finestra pur di andarci.
«Sempre se vuoi dormire tranquilla» mi provocò e io gli sbattei la porta in faccia.
Quanto era irritante quel ragazzo? Avrei passato la giornata ad elencare i suoi molteplici difetti se solo ne avessi avuto il tempo. O la voglia.
Diciamocelo chiaro e tondo, Dylan non era esattamente il mio primo pensiero della giornata. O forse si dato che mi urlava nelle orecchie per svegliarmi.
«Sei un ricattatore» sussurrai vestendomi di fretta e furia.
Anche quella mattina mi portò Dylan a scuola.
La sua macchina sapeva ancora di nuovo, come la mia. Ah no, io non ce l'avevo la macchina.
Stavo giusto per scendere —dato che si era appena parcheggiato nel cortile della scuola, di fianco ad altre centinaia di macchine— quando mi fece cenno di fermarmi.
«Il favore che mi devi fare è entrare a far parte delle cheerleaders» disse e io scoppiai a ridere.
Forse Dylan avrebbe dato qualsiasi cosa per vedermi cadere da una piramide.
«Sono un pezzo di legno» mentii guardando fuori dal finestrino.
Già, mentii. A Savannah ero diventata Cheerleader. Indovinate chi mi aveva costretto a fare il provino con lei? Già, Karoline, di nuovo lei.
