|57|》Pedina.

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|Scarlett's point of view|

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|Scarlett's point of view|

Dylan mi era rimasto dentro dopo la telefonata del giorno prima.

Nessuno mi svegliò, mi alzai verso le dieci e quando scesi per fare colazione, trovai mio padre e Coralee con un sorriso sul volto seduti intorno ad un tavolo.

A guardarli da lontano sembrava avessero qualcosa di diverso negli occhi.

«Papà, si sa qualcosa?» domandai, facendolo accorgere della mia presenza.

Fece cenno di sì e mi disse di avvicinarmi di avvicinarsi con la mano.

Afferrai una fetta biscottata dal tavolo e mi sedetti vicino a lui.

«Stamattina ci ha chiamato un uomo. Ci ha fatto parlare con Dylan. A quanto pare è il padre della tutor di Dy a scuola. Immagino che gli abbia raccontato la questione» iniziò mentre giravo il cucchiaino nella tazza del caffè.

«È un avvocato e ha detto che sta cercando un escamotage. A quanto pare sua figlia ha insistito molto» continuó mentre io facevo un flebile sorriso.

«Mi ha detto di salutarti, ti chiama stasera» finí mentre Coralee iniziò a sparecchiare.

Quella mattina non faceva poi così tanto freddo, perciò uscii a dare una pulita alla macchina di Dylan.

La lavai e la lucidai sia dentro che fuori e alla fine della mattinata era splendente.

Giusto in tempo per vedere una macchina rossa parcheggiarsi di fronte.

Il finestrino si abbassò rivelando Bella che mi squadrò da capo a piedi.

«Se ti vesti meno sciatta ti porto a fare un giro» annunciò togliendosi gli occhiali, facendomi alzare un sopracciglio.

«Devo parlarti, non voglio buttare il tuo cadavere tre isolati più avanti» scherzò, perciò le feci segno di aspettare un secondo.

Salii in camera e mi misi dei vestiti asciutti.

Quando salii sulla sua macchina non capivo cosa stesse succedendo e pensai che forse ero anche un po' folle.

«Ti stanno bene questi pantaloni di pelle» disse senza nemmeno guardarmi, concentrata sulla strada.

«Non volevo darti della cicciona. Okay, hai un po' di ciccia sulle gambe, ma...» cercò di dire e presi quelle parole come delle scuse.

«Arriva al dunque, Bella» alzai gli occhi al cielo mentre osservavo con attenzione dove eravamo dirette.

«Stavi pulendo la sua macchina, ti deve mancare molto. Personalmente non lo avrei mai fatto» constatò prendendo la superstrada.

«In qualche modo, Willow c'entra. Lei sapeva dei vostri genitori, voleva dire questo davanti a tutti» mi informó e la situazione iniziò a farsi interessante.

❁𝘽𝙚𝙨𝙩 𝙛𝙧𝙞𝙚𝙣𝙙𝙠𝙞𝙨𝙨❁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora