|Dylan's point of view|
Le prime ore di lezione passarono tranquillamente, fino a quando mi diressi con Logan e gli altri ragazzi in mensa per il pranzo.
Come tutti i giorni notai dei capelli biondo oro raccolti in un'adorabile coda, due fossette angeliche che sembravano incise nella pelle e due occhi dello stesso colore del ghiaccio che mi guardavano, stranamente.
«Amico, la stai fissando, dovresti distogliere lo sguardo per qualche secondo» mi spiegò Logan, ma io ero troppo concentrato a guardarla venire verso di me.
Willow.
«Ciao, Dylan. Non ti vedo da un po', come stai?» mi chiese con il suo solito fare gentile. Come faceva la gente a non amarla? Insomma, era un angelo.
«Sto bene, tu?» le domandai, avrei voluto dirle che mi mancava parecchio, che era perfetta e che doveva tornare con me.
«Tutto bene, sei carino a preoccuparti per me» iniziò allungando una mano verso la mia manica come faceva al solito e sfiorandola.
«Ti stavo pensando proprio questa mattina. Mi mancava la tua brioches mattutina, quindi te l'ho portata io oggi» disse mostrando l'altra mano e porgendomi una busta.
«Oh, e volevo augurarti un buon compleanno dato che non ho potuto farti gli auguri prima» concluse mentre Logan si schiariva la voce.
«Sei stata davvero troppo dolce, Willow. Non dovevi davvero» la ringraziai accettando il suo pensierino.
«Potremmo uscire insieme, uno di questi giorni» proposi e lei sorrise annuendo. Era letteralmente troppo bella.
Mi salutò e andai a sedermi davanti a Scarlett che era concentrata a mangiarsi il suo panino.
«Ciao Scarlett» iniziò Logan sedendosi vicino a lei e guardandola con un sorrisetto sbieco sulla faccia. Stava letteralmente tramando qualcosa.
«Mio cugino è in città per questa settimana. Vieni a mangiare da noi sabato?» domandò e lei sembrava considerare l'idea volentieri.
«E a me non lo chiedi?» chiesi io, ma lui mi zittì con la mano.
«Esci con Willow, tu. Stronzo» fece il preso male, facendomi sghignazzare. Portai gli occhi su Scarlett che non sembrava affatto sorpresa.
«Ci sono, Logan. Promesso» annunciò la bruna, alzando il mignolo e sorridendo al ragazzo. Non fece in tempo a finire la frase che Bella le si piazzò alle spalle.
«Ci provi anche con il mio ex? Cazzo Scarlett, sei proprio ossessionata» iniziò, facendo girare la poveretta disperata.
«Senti, hai solo diciannove anni. Non ti ho rovinato la vita. Sparisci» la zittì velocemente tornando a mangiare il suo pranzo. Grosso errore.
«Già, torna a mangiare il tuo schifoso cibo. Obesa» la insultò, mentre la folla era pietrificata e a stento respirava.
Scarlett si alzò in piedi e così facemmo io e Logan, eravamo sicuri che scoppiasse una rissa esattamente in quel momento.
La castana salì sul tavolo dando un calcio al suo vassoio con gli anfibi, che arrivò ai piedi di Bella, sporcandole le scarpe con la salsa rosa.
Le lanciò un'occhiata che avrebbe intimidito persino John Cena e poi si schiarì la voce.
«Questa stronza dice che sono grassa. Da fastidio a qualcuno se mostro i miei chili in più così?» chiese prima di iniziare a muovere il culo, twerkando proprio davanti alle cheerlader sconvolte.
«Sono volgare, Bella?» domandò rallentando solo per guardare la rossa. C'erano ragazzi che applaudivano e fischiavano, sembravano impazziti.
«Sono una troia?» fece di nuovo, aumentando lo sgomento di tutti.
«Oh, tesoro. Non sono abbastanza per parlare con una come te?» venne interrotta da una professoressa che strilló.
«Jones! In presidenza, subito!» sbraitó l'insegnante di matematica, la signorina Fillies, paonazza in viso.
E fu epico come se ne uscí dalla mensa, con il viso compiaciuto e lanciandomi uno sguardo ammiccante.
|Scarlett's point of view|
«Signorina Jones, è per caso impazzita?» mi domandó il preside, una volta che entrai nel suo ufficio.
«Per niente. Bella Lewis mi ha dato della grassa, mi ha minacciato, mi ha accusato di essere una poco di buono e mi ha lanciato del cibo addosso» annunciai, ma il preside non fece una piega.
Sapevo già che non mi avrebbe creduto, il padre della rossa finanziava gran parte delle iniziative della scuola.
«Bella Lewis è la capitana delle Cheerleaders, al quanto improbabile che abbia fatto questo» inizió facendomi stringere i denti per evitare di spaccare la faccia di quello stronzo.
«Non ha mai creato problemi, perciò questa volta riceverà solo un'ammonizione. Non verrà sospesa» mi informó facendomi segno di andare.
Tutto lì. Niente di più, nessun interessamento a un palese caso di bullismo.
Mi alzai sbuffando e sbattendo la porta della presidenza dietro di me.
I miei occhi si scontrarono con alcuni conosciuti che non mi sarei mai aspettata.
«Willow» la salutai alzando il capo come saluto, c'era qualcosa in lei che non mi convinceva per niente.
«Ciao Scarlett. Come stai?» domandó sorridendo perfettamente come era solita fare.
«La tua amica Bella mi bullizza, non va troppo bene devo dire» le annunciai forse un po' troppo brutalmente dato che dal sorriso meno marcato, ci rimase male.
«Mi dispiace molto di questo, in realtà. Non la sto giustificando, ma lei ha sempre visto Dylan come una meta da raggiungere e tu sei comparsa dal nulla con la tua bellezza disarmante» iniziò facendomi segno di sedermi vicino a lei.
Mi avvicinai scettica e mi misi dove aveva indicato.
«La conosco da qualche anno, è sempre stata così determinata. Credo sia meglio stare lontano da lei per qualche tempo. Oh, ma in realtà io sono venuta per un'altra cosa...» aprí lo zaino e tirò fuori un foglietto piegato in quattro.
«Sarei davvero felice se potessi venire all'openday tra qualche settimana. Ci serve una persona come te, Scarlett» mi propose gentilmente e tutto quello a cui pensavo in quel momento era come fosse possibile che avesse fatto sesso con Dylan.
«Oh, certo. Tanto non ho molto da fare» accettai alzando le spalle. Forse quella ragazza non aveva nulla da nascondere.
«Davvero, ti ringrazio Scarlett. Se c'è qualcosa che posso fare per te, più che volentieri» mi salutó prima di sparire dentro la porta.
Pensare a Dylan mi aveva fatto venire una certa voglia di averlo sopra di me mentre mi faceva stare bene.
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❁𝘽𝙚𝙨𝙩 𝙛𝙧𝙞𝙚𝙣𝙙𝙠𝙞𝙨𝙨❁
Romance«𝐒𝐚𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐚? 𝐌𝐢 𝐟𝐚𝐢 𝐬𝐜𝐡𝐢𝐟𝐨. 𝐍𝐨𝐧 𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐨𝐧𝐞𝐫𝐨̀ 𝐦𝐚𝐢, 𝐃𝐲𝐥𝐚𝐧. 𝐏𝐞𝐫 𝐦𝐞 𝐬𝐞𝐢 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐞 𝐩𝐮𝐨𝐢 𝐦𝐚𝐫𝐜𝐢𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥'𝐢𝐧𝐟𝐞𝐫𝐧𝐨» Scarlett Jones è cambiata, non è più succube dell'opinione popolar...