《Già, ma non ho mai negato che è attraente e non bisogna stare per forza insieme ad una persona per fare certe cose》spiegai alzando un sopracciglio, anche se avevo paura che mi sarebbe saltato addosso dalla rabbia.
《Tanto ascolta me, non te》alzò le spalle prima di girarsi e andarsene.
Poco dopo sentimmo il campanello suonare, così io e Dylan ci catapultammo alla porta per aprire.
Vinse lui.
《Oh, ciao Dylan》lo salutò Logan, guardandolo un po' stranito.
《Scarlett》mi chiamò ignorando Dylan e venendo ad abbracciarmi e a darmi un bacio sulla guancia.
《Ciao Coralee. Buona sera signor Jones, sono Logan》si presentò a mio padre dandogli la mano.
《Piacere di conoscerti, chiamami Gary, ti prego》rispose l'uomo sorridendogli.
Vedere mio padre sorridere e comportarsi così gentilmente con un ragazzo che non fosse Dylan mi scioccava. Probabilmente Coralee gli aveva raccontato di quanto fosse un bravo ragazzo.
《Logan, siediti pure a capotavola》gli disse gentilmente la donna che aveva sfornato una teglia di lasagne.
《Allora? Perché mi stai guardando male?》cercai di provocare Dylan quando i nostri genitori si allontanarono.
《Non lo so, mi dai fastidio quando mangi e fai quel rumore con la forchetta. Sei insopportabile》mentí facendomi scoppiare a ridere.
《Sei solo geloso invece. Sei geloso perché sono uscita con Logan》annunciai facendogli un sorrisetto provocante che lo stava per mandare fuori dalle staffe.
《Ancora con questa storia?》sbuffó prima di tornare a mangiare ciò che aveva nel piatto.
《Dylan lo sai che io amo te》scherzó il moro allungando un braccio verso la sua spalla.
Dopo cena arrivò Alec e stranamente inizió a parlare con Dylan riguardo ad un argomento sportivo a me sconosciuto.
《Dai, vieni su... Ti faccio vedere la parte della mia stanza》sussurrai a Logan afferrandolo per una mano calda e trascinandolo su per le scale, senza che il suo amico lo vedesse.
Salimmo gli scalini due a due per fare più velocemente possibile. Arrivati davanti alla stanza stavamo ridendo come due idioti per quel piccolo "scherzetto".
Non accesimo la luce, anche se la stanza era innondata dal buio e riuscivamo a intravedere l'altro solo grazie alla luce fioca della luna e dei lampioni fuori.
Mi sedetti ai piedi del mio letto, accavallando le gambe e il ragazzo imitó la mia azione sistemandosi vicino a me.
Il silenzio era totale e il profumo di Logan inebriante per quanto fosse vicino. Mi girai verso di lui e gli misi una mano sulla guancia per riconoscere il suo profilo.
《Che stai facendo, Scarlett?》mi domandó con un filo di voce, posando la sua mano sulla mia più fredda.
《Facciamo incazzare Dylan, dai》proposi, dato che sapevo che lui mi avrebbe ascoltato.
《Come?》domandó. Mi sembrò di vedere la sua fronte corrucciarsi, ma non ne ero tanto sicura.
《Baciami》sussurrai avvicinandomi un po' per dargli l'input.
Non fece domande, non ci penso, non disse né si né no.
Si avvicinò alle mie labbra lentamente, i nostri nasi si sfiorarono e si fermó.
《Mica non ero il tuo tipo?》chiese con voce ferma, cercando di provocare qualcosa in me.
《Però sei attraente anche se non sei il mio tipo》spiegai mentre quasi sorrideva sulle mie labbra.
Si avvicinò di quel poco per annullare la distanza tra di noi e le nostre labbra si scontrarono e si incastrarono.
Come se non bastasse, le socchiusi, mentre Logan prese subito la palla al balzo e ci infiló la lingua. Era davvero un gran baciatore.
Il modo in cui sembrava calmo e padrone di ciò che stava facendo mi velocizzó di poco il battito cardiaco.
Il bacio finì e ci staccammo mentre i nostri occhi erano fissi in quelli dell'altro.
《Deduco da come baci che quelle labbra hanno fatto grandi cose》si complimentó facendomi arrossire e distogliere lo sguardo.
《Sono sempre ubriaca alle feste》risposi a mia volta, immaginando come Logan potesse rendere felice Bella.
《Non riesco ad immaginarti in una relazione, lo sai?》mi chiese lui e io allungai una mano verso la sua spalla.
《Logan. Infatti le mie relazioni sono tutte fallimentari a causa mia. Sono l'anticristo delle relazioni》ridacchiai perché ormai avevo perso le speranze con i ragazzi.
《Non hai ancora trovato la persona giusta, Sca. Divertiti》mi consiglió lui proprio mentre Dylan entrava in camera e accendeva la luce.
《Che state facendo?》domandó perplesso, ma non fece in tempo a finire la frase che già avevamo risposto in coro《Niente!》.
Non sembrava crederci e la mia tesi venne rafforzata quando incroció le braccia al petto.
《Logan, ti si è sbavato il rossetto》lo indicò con un dito e io mi coprii gli occhi con le mani. Mi ero dimenticata di averlo messo.
《Ora sei felice? Aspetta, esco. Così potete concludere il vostro amplesso. Prego, prendete pure il mio letto per stare più comodi》annunciò prima di chiudersi la porta alle spalle.
《Sei riuscita nel tuo intendo, seminatrice di discordia》scherzó Logan sorridendomi e uscendo dalla stanza per vedere dove fosse andato Dylan.
