|30|》Cheerleader snitch.

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|Dylan's point of view|

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|Dylan's point of view|

《Dylan?! Sei pronto?》strillò mia madre mentre mi allacciavo i bottoni della camicia che mi aveva regalato l'anno prima.

《Arrivo, un secondo!》urlai afferrando il mio cellulare e scendendo le scale di corsa.

Da quando Scarlett mi aveva svegliato quella sera, il telefono stava sempre nella mia tasca.

Stavamo andando a mangiare con Logan e la sua famiglia. Non lo vedevo dal giorno prima. Non ricordavo molto di quel giorno, solo che mi svegliai in un campo di grano mezzo nudo dopo aver fumato una canna.

《Hai chiamato Scarlett?》domandò mia madre a Gary, mentre metteva in moto la macchina.

《Oh, sì. Mi ha chiamato stamattina, è andata a sciare con i suoi amici》fece sapere lui, mentre io appoggiavo la testa al finestrino.

I suoi amici? Avevo solo sentito parlare di Karoline, giustamente. Scarlett mi odiava, non sarebbe mai venuta a raccontarmi i fatti suoi.

Pensai molto. Passare i giorni senza litigare con lei era noioso. La sua risata fastidiosa e i suoi balletti da cheerleader stupida almeno mi distraevano da tutto il resto.

《Dylan!》urlò Logan battendo il pugno sul finestrino. Non mi ero nemmeno accorto di essere fermo.

Scesi un po' confuso e lui lo notò.

《Non vorrei spaventarti ma Bella ha saputo da qualche cheerleader snitch che tu e Scarlett vi siete baciati. No, non è contenta》mi fece sapere mentre le mie mani passavano sul mio volto disperato.

《Potrebbe andare peggio di così?》chiesi retoricamente e quando il mio amico aprì la bocca per parlare, gliela tappai.

《Okay, sì. Potrebbe andare peggio》dissi, dopo averci pensato su un po'.

|Scarlett's point of view|

《Oh, a proposito... Come è andata ieri la scappatella con Mr. Muscolo?》domandò la mia amica mentre la seggiovia ci portava fino in cima alla montagna.

《Stava andando bene, fino a quando ha iniziato a parlare di Dylan. Cristo, chi vuole sentire parlare di qualcuno in quei momenti?》chiesi retoricamente, scuotendo la testa esasperata.

Perché dovevo sentire parlare di lui anche a mille quattrocento chilometri di distanza? Sentire il suo nome mi faceva ricordare che per risolvere la confusione che avevo in testa sarebbe servito parecchio lavoro.

《Te ne sei andata così?》domandò guardandomi come per chiedere se avessi sprecato un'occasione d'oro come quella.

La verità era che non me ne ero realmente andare perché Erik aveva nominato Dylan, piuttosto ero spaventata. Non sapevo di cosa, ma mi sentivo sola, non era quello che volevo realmente.

Scendemmo e incontrammo gli altri. Stranamente e sfortunatamente Erik era presente.

《Scarlett, mi dispiace per ieri... Ero ubriaco, non so perché l'abbia detto》cercò di giustificarsi parlando piano per non farsi sentire dagli altri che erano distratti.

《Non importa, davvero》tagliai corto facendogli un piccolo sorriso che lui ricambiò.

《Bene, perché io stasera ho casa libera. Ti va di venire a mangiare una pizza?》domandò e non ero per nulla convinta.

《Scusami, davvero. Credo che ieri sia stato uno sbaglio. È meglio non ripetere ciò che è successo》spiegai a malincuore, camminando verso gli altri che si erano un po' allontanati.

《Ma ieri ti stava piacendo e quella volta in bagno pure, perché noi non...》cercò di inventarsi, ma venne interrotto da me, nonostante quello che avessimo fatto mi corresse nella mente molto vividamente.

《Lo so Erik, ma vedi... A Forks ho... Una specie di ragazzo, non ufficiale》mentii per liberarmi di lui e quando annuì rattristato, tornai dalla mia amica.

《Cosa è successo? Perché se ne è andato con quel faccino?》chiese mettendomi un braccio intorno alle spalle.

《Non credo di voler far qualcosa con lui》annunciai camminando nella neve.
Io avevo bisogno di parlare con qualcuno di irritante e non perfetto come le persone di Savannah.

《Pronto, papà?

Ciao, tesoro. È tutto a posto? Cosa stai facendo di bello?

Sì, è tutto a posto. Sono a sciare. Voi? Dylan sta bene?

Dylan sembra aspettare solo te per andare alle Hawaii. E chi può biasimarlo?

In effetti hai ragione, beh, salutamelo e ringrazialo per ieri》attaccai senza dare spiegazioni e sospirai abbastanza pesantemente scendendo per la discesa piena di neve.

Non ero esattamente brava a sciare, anzi, ero parecchio scoordinata.

Il pomeriggio passò velocemente, sentivo la mancanza di una voce tremenda che mi svegliava presto, di due occhi blu e delle lentiggini sul naso di un idiota.

Mi odiavo tremendamente per i miei pensieri. Dovevo continuarlo ad odiare, ma era impossibile se prima non chiarivo veramente quel bacio con Dylan.

Dovevo dirgli che era stato bello ma che lo odiavo. No, anzi. Dovevo dirgli di dirmi la verità, così avrei capito se odiarlo oppure tornare amici. Solo amici, niente di più.

《Hey, perché hai quella faccina triste? Ti si è rotta un'unghia per caso?》mi domandò Karoline abbracciandomi e facendomi sorridere.

《Voglio chiarire con Dylan. Ho l'impressione che stia recitando qualcosa》dissi per l'ennesima volta e lei mi sorrise dolcemente.

《Lo sai che ti supporterò sempre, Scar. Ora pensa a divertirti, quando tornerai a casa si risolverà tutto, vedrai》mi rassicurò prima di scendere lungo il versante, seguita da me.

Ovviamente caddi in avanti e rotolai giù per almeno venti metri ridendo come un'idiota.

❁𝘽𝙚𝙨𝙩 𝙛𝙧𝙞𝙚𝙣𝙙𝙠𝙞𝙨𝙨❁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora