|73|》Un primo esame memorabile.

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Finalmente avrei dovuto sostenere il mio primo esame

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Finalmente avrei dovuto sostenere il mio primo esame.

Ero molto agitata e avevo una nausea assurda.

«Signorina Jones. Ci può parlare del romanticismo inglese?» domandó uno degli insegnanti.

Giusto, il romanticismo inglese.

Iniziai a sudare freddo e quando aprii la bocca per parlare, vomitai tutta la colazione che avevo fatto a terra.

«Scusate... Io sono molto agitata» stavo davvero malissimo e tutti gli altri studenti erano perplessi e preoccupati.

Era anche venuto Dylan, mi aveva aiutato a studiare.

«Signorina, si accomodi e beva qualcosa. Ci vediamo più tardi, okay?» gentilmente il professore mi congedò mentre una bidella entrava a pulire.

«Stai bene?» mi domandó Dylan, accompagnato da Karoline.

Quei due stavano diventando amici.

«Sto di merda. Sono troppo agitata» scossi la testa bevendo un po' di acqua dalla bottiglietta che mi aveva preso il mio ragazzo.

«Non lo so ragazzi, sarà il ciclo, mi doveva arrivare ieri» constatai, ma qualcosa nel volto di Karoline mi inquetava.

Era sbiancata.

«Dylan, puoi andarle a prendere qualcosa da mangiare? I biscotti che le piacciono, tipo. È il numero 43F della macchinetta» chiese gentilmente la bionda a Dy.

Andò volentieri mentre la ragazza mi fissava.

«Il ciclo ti arriva sempre puntuale» constatò lei corrucciando la fronte.

«Non sarai mica incinta» sussurrò prima di guardare Dylan premere il numero della macchinetta e parlare con Quentin.

Quentin era innoquo. Si assomigliavano in tutto, quei due.

«No. Voglio dire, è impossibile. Io ho preso la pillola del giorno dopo» constatai, ovviamente lei lo sapeva. Glielo avevo raccontato.

«Lo sai che con l'alcool ha meno effetto, vero?» chiese di rimando, inclinando la testa leggermente spaventata.

«Non dire niente a Dylan. Inizierebbe a preoccuparsi. Ti accompagno a prendere un test di gravidanza» annunciò osservando il castano venire nella nostra direzione.

«I tuoi cracker. Ti serve altro?» domandó accarezzandomi amorevolmente la guancia.

«Vai in camera, per favore. Devo andare a comprare qualcosa con Karoline» risposi vaga.

«Dei preservativi, non credo ti interessi, vai pure» aggiunse lei facendo un sorrisetto finto per rassicurarlo.

«Chiamami se ti serve qualcosa, allora» mi fece un cenno della mano arretrando.

❁𝘽𝙚𝙨𝙩 𝙛𝙧𝙞𝙚𝙣𝙙𝙠𝙞𝙨𝙨❁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora