18+
«Papà! Siamo a casa!» strillai, mentre lui compariva dalla cucina.
«Ciao ragazzi, stavo facendo uno spuntino» parlò con la bocca piena e un tost in mano.
«Guardi un film con noi?» domandai, lui annuí.
«Se non vi do fastidio, va bene» rispose sedendosi sul divano.
Guardammo Jumanji, ma verso metà film, mio padre si addormentò.
«Pss! Pss!» chiamai Dylan indicandogli la scala con gli occhi.
«Non si sveglia?» domandò, scossi la testa con un sorrisetto malizioso.
Mio padre quando si addormentava, si svegliava solo otto ore precise dopo. Ne prima, ne dopo.
Afferrai Dylan per una mano e lo trascinai su per le scale ridendo come due coglioni.
Okay, dovevo ammettere che avevo bevuto un pochino, ma molto molto meno del solito. Solo due birre.
Chiusi la porta a chiave dietro di lui, posai la schiena contro il legno, facendo cadere a terra l'oggetto di metallo.
«Bene, ora ci divertiamo» feci un sorrisetto malizioso camminando verso di lui con i tacchi che facevano rumore a contatto con il pavimento.
«Però, Dylan. Devi fare piano, intesi?» chiesi, annuí imbambolato, togliendomi il vestito con gli occhi.
Sorrisi spingendolo sul letto e sedendomi poco delicatamente su di lui.
«Mmm, zitto» ripeté annuendo, mentre le sue mani mi tenevano stretta a lui.
Avevano già oltrepassato il vestito e si erano già disposte sul mio culo.
Mi mossi un po' su di lui, delicatamente, avrei voluto che quella volta fosse diversa.
«Ti sto sporcando di rossetto» constatai aprendogli i bottoni della camicia.
Senza togliergliela, gli baciai il collo e poi scesi, sempre di più.
Nella penombra potevo vedere la scia rossa che aveva sulla pelle del torace.
Sembravano dei morsi, non dei baci talmente erano frenetici.
Era bollente e anche io iniziavo ad avvertire caldo.
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❁𝘽𝙚𝙨𝙩 𝙛𝙧𝙞𝙚𝙣𝙙𝙠𝙞𝙨𝙨❁
Romance«𝐒𝐚𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐚? 𝐌𝐢 𝐟𝐚𝐢 𝐬𝐜𝐡𝐢𝐟𝐨. 𝐍𝐨𝐧 𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐨𝐧𝐞𝐫𝐨̀ 𝐦𝐚𝐢, 𝐃𝐲𝐥𝐚𝐧. 𝐏𝐞𝐫 𝐦𝐞 𝐬𝐞𝐢 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐞 𝐩𝐮𝐨𝐢 𝐦𝐚𝐫𝐜𝐢𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥'𝐢𝐧𝐟𝐞𝐫𝐧𝐨» Scarlett Jones è cambiata, non è più succube dell'opinione popolar...