|37|》Posso ricordarti che ti arrapo un botto.

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Il giorno seguente mi svegliò sempre la stessa voce fastidiosa che mi avvisava che era natale, nonostante a me non importasse niente

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Il giorno seguente mi svegliò sempre la stessa voce fastidiosa che mi avvisava che era natale, nonostante a me non importasse niente.

《Bene, ora vai e lanciati dalla finestra》abbozzai con gli occhi ancora chiusi, ma il ragazzo non volle sentir scuse e mi tirò per una gamba fin giù dal letto.

《Cosa ho fatto di male per meritarmi questo?》domandai sedendomi sul pavimento e aprendo gli occhi di poco per guardarlo.

《Non lo so, mi piace darti fastidio》sorrise alzando un sopracciglio e solo in quel momento mi accorsi che era senza maglietta. Quando si avvicinò, probabilmente per scaraventarmi da qualche parte, allungai la gamba verso di lui.

《Mezzo metro di distanza》annunciai mentre sorrideva come un idiota.

《Quindi ammetti che avevo ragione?》chiese battendosi una mano sui pettorali.

《Questo non uscirà mai dalla mia bocca》lo provocai, alzandomi e andando in bagno per cambiarmi.

La mattinata trascorse molto bene, io e Dylan non ci guardammo molto, io ero troppo occupata a prendere il sole e lui a nuotare come uno scemo.

Il pomeriggio passò nello stesso modo, nonostante i nostri genitori ci dicessero di prepararci dato che avremmo trascorso una sera in compagnia. scartando i regali.

《Ti avviso. Oggi la doccia la faccio prima io》informai il ragazzo, lasciando il salviettone sulla ringhiera del terrazzo.

《Ci metterai un'eternità, me lo sento》iniziò a borbottare, facendomi alzare gli occhi al cielo.

《Senti, Dylan. Mi devo rendere presentabile, decente, passabile. Non so come spiegartelo》annunciai mettendogli una mano davanti alla faccia per dirgli di stare zitto.

《Lo sai, non sarai mai presentabile. Insomma... eh》disse, facendomi spalancare la bocca. Ovviamente stava cercando di provocarmi, quindi mi avvicinai fino a che il mio volto era a dieci centimetri dal suo.

《Ah si? E chi aveva un'erezione nei pantaloni giusto ieri?》chiesi in un sussurro, facendolo guardare a sinistra. Cercava di non ridere, si stava mordendo la guancia.

《C'è qualcuno che sputa nel piatto in cui ha mangiato?》domandai voltandomi, colpendogli il viso con i miei capelli scuri,

《Perché io posso ricordarti che ti arrapo un botto》ovviamente esagerai per provocarlo, oscillai con il corpo a destra e a sinistra e funzionò.

Venni tirata per i fianchi indietro e mi scontrai contro il corpo duro del ragazzo.

Feci un sussulto quando le sue mani si spostarono sulla mia pancia, fino a salire al seno.

《Scusa, stavi dicendo?》chiesi, girandomi di nuovo verso di lui, ad un centimetro dal mio volto.

《Sei simpatica come un gatto attaccato ai coglioni》rispose lui, mentre alzavo un sopracciglio e schiudevo le labbra leccandomele.

Sì, ero nata per provocare la gente.

《Non era sbagliato? Stai letteralmente facendo apposta》chiese lui, mentre io gli chiudevo le braccia intorno al collo.

《Mi devo vendicare in qualche modo, lo sai》annunciai, alzandomi in punta di piedi per baciargli il collo. Lo sentii gemere leggermente.

《Sei una bugiarda》mi accusò afferrandomi per le cosce e alzandomi, tenendomi in braccio. Mi faceva letteralmente impazzire la sua forza e credo che in qualche modo se ne fosse accorto.

Le nostre labbra si cercarono e si trovarono. Dylan fece dei passi in avanti, fino ad arrivare in bagno, dove aprì l'anta della doccia e fece scontrare la mia schiena contro la parete fredda.

Aprì l'acqua, bagnando entrambi e facendomi sussultare.

《Quindi, Verginello?》lo provocai, staccandomi da lui per farmi mettere giù. I nostri sguardi erano fissi in quello dell'altro.

Presi l'iniziativa per togliergli la maglietta appiccicata alla sua pelle e farla cadere a terra. Fece lo stesso con il mio vestito, lanciandolo fuori.

Mi girai e lui sembrò capire al volo, dato che mi spostò con fatica i capelli bagnati dal collo, per poi posarci le labbra e tirare il laccio del reggiseno del costume, slacciandolo e lasciandolo cadere a terra.

Dopo di che, posò il petto contro la mia schiena e mi ritrovai bloccata tra Dylan e il muro.

《Non stavi uscendo con Bella?》continuai a provocarlo e li sentii sospirare.

《Non stavi uscendo con Ryan? O con Logan? O con Carter?》iniziò, ma lo interruppi girandomi verso di lui.

《Colpo basso, Dylan》annunciai facendo scivolare il suo costume fino a terra.

《Decisamente più basso il tuo》sussurrò appoggiando il braccio contro il muro, proprio sopra la mia testa. Con la mano libera tolse anche il mio costume, lasciandoci completamente nudi.

Non parlammo più, le nostre lingue si intrecciavano, mentre il corpo di Dylan schiacciava il mio quasi fino a togliermi il fiato.

Gemetti, mentre l'acqua mi colpiva la pelle. Sapevo per certo che al ragazzo piaceva quando lo facevo, a tutti piaceva.

La mia mano toccò ogni centimetro della sua schiena muscolosa, mi faceva perdere la testa.

|Dylan's point of view|

Quella volta ero stato io a cedere alla tentazione e guardare il suo corpo bagnato perfetto, mi mandava fuori dalle staffe.

La ragazza si staccò per prendere il sapone e darmi la confezione. La lasciai cadere a terra, la presi in braccio e la portai fuori di lì, lasciandola sul letto asciutto.

《Ti sto bagnando il letto, idiota》annunciò ridendo, ma a me non importava niente. Ero lì a fissare quanto perfetta fosse, quando fece quegli occhi, ancora. Per niente imbarazzati, anzi che quasi dicevano "prego, fai pure".

La guardai bene, ogni centimetro del suo corpo mi sarebbe dovuto rimanere impresso nella mente. Lei fece la stessa cosa.

《Bene, hai visto abbastanza》annunciò alzandosi dal letto e iniziando a camminare verso la sua stanza.

La afferrai per un braccio e la feci cadere di nuovo sul letto, guardandola scioccato.

《Che c'è Dylan, credevi che avrei fatto sesso con te? Ti ho detto che era la mia vendetta, giusto?》sorrise alzando un sopracciglio per poi correre via.

《Posso piangere?》chiesi, sdraiandomi sul letto disperato.

《Non c'è problema!》strillò dalla sua stanza, facendomi sbattere un pugno sul cuscino.

Ci vestimmo e quando fu il momento di scendere, Scarlett si palesò di fronte a me.

《Puoi dormire nel mio letto stanotte. Il tuo è bagnato》annunciò ma io scossi la testa, guardando a terra.

《Non vorrei ricevere un altro scherzo》assottigliai gli occhi aprendo la porta, mentre lei scoppiò a ridere.

《Se ti consola ero tentata. Non lo farò più, promesso》disse, girandomi il viso verso di lei.

《Beh, in questo caso》le sorrisi, facendola passare.

❁𝘽𝙚𝙨𝙩 𝙛𝙧𝙞𝙚𝙣𝙙𝙠𝙞𝙨𝙨❁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora