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Era tutto così perfetto.
Logan mi mise giù e mi abbracciò forte, io però non riuscivo a distogliere lo sguardo da Dylan che mi fissava con gli occhi dolci.
«Bene ragazzi, lasciamo i due piccioncini da soli» fece il moro, ormai la maggior parte della gente stava andando a casa, si erano già dimenticati di Willow.
Il campo si svuotò velocemente e il cielo era già quasi buio.
Guardai Dylan e arrossii. All'improvviso ero diventata timida.
«Scarlett, fa freddo. Tieni la mia felpa» sussurrò avvicinandosi e porgendomi l'indumento.
Sentivo il cuore battere a mille, la sua voce calma mi mandava fuori di testa.
Afferrai la felpa e per sbaglio le nostre dita si sfiorarono. Non feci in tempo a rispondere, perché una pazza sclerotica iniziò ad urlare contro di noi.
Era Willow.
«No, Scarlett! Stai lontana da lui!» strilló spingendomi a terra.
«Lui non ti merita! Lui è un bastardo! Suo padre è...» venne fermata da Bella che le tirò un pugno in faccia, facendola cadere a terra.
Ci diede un'occhiata e se ne andò trascinando per il braccio Willow.
Io e Dylan tornammo a guardarci.
«Questa non me l'aspettavo» ridacchiò il ragazzo, prima di tornare a sorridere.
«È ancora valida l'uscita di stasera?» mi domandó e io annuii guardando a terra.
«Vai a prendere le tue cose, ti aspetto alla macchina tra venti minuti» programmò e io annuii salutandolo con la mano e correndo verso scuola.
Presi tutto ciò che avevo lasciato lì, ma tenni comunque sotto la giacca la felpa di Dylan.
Mi diressi verso l'auto, dove già mi aspettava Logan.
«Scarlett, tesoro. Vieni qui» mi chiamò facendomi cenno di avvicinarsi.
Feci come chiese e mi chiuse in un abbraccio caldo.
«Dove andiamo a mangiare la pizza?» domandai e lui rise come se non ci fosse un domani.
«Nono, niente pizza per te e Dylan. Primo appuntamento romantico. Guai a te se ti vedo seguirci eh» scherzò guardando Dylan in lontananza.
