«Viene Dylan a prenderci» mi fece sapere Alec quando si avvicinó di nuovo e io alzai gli occhi al cielo.
Dylan, Dylan, Dylan. Dappertutto Dylan.
«Si vede tanto che lo odio?» domandai e lui scoppiò a ridere.
«Non so perché con te si sia comportato in quel modo, lui è un ragazzo disponibile con tutti e anche parecchio gentile. Credevo stesse scherzando quando mi ha raccontato la storia» inizió lui mentre io facevo un sospiro.
«E quando gli ho chiesto perché l'avesse fatto, lui non mi ha risposto» continuó e tutto quello che volevo fare io era dimenticare e ricominciare da capo la mia vita come avevo già fatto qualche anno prima.
«Mi sembra semplice. Mi odia e basta» constatai senza nemmeno dargli troppo peso, infatti girai la testa per guardarmi ingiro.
«Non credo sia questo, lui mi ha detto tante cose carine di te, sai? Forse un po' le ho interpretate io, ma comunque non ha parlato male di te» fece lui e di scatto tornai a fissarlo.
«È arrivato» cambiai argomento indicando una macchina parcheggiata lì fuori.
Già, bell'argomentazione, Scarlett. Ero pure molto curiosa di capire che cosa gli avesse detto di me.
Quelle parole mi rimasero impresse nella mente. Dylan non mi odiava?
Ci alzammo e corremmo fuori, afferrando la maniglia della portiera e tirandola.
Ovviamente cosa ci si poteva aspettare da un deficiente? Aveva chiuso le portiere.
«Idiota, apri!» strillammo noi due che ormai eravamo completamente fradici.
«Cosa ti salta per la testa?» domandai tremando dal freddo una volta che riuscimmo a salire in macchina.
Era inverno, dannazione. Sembravo un pulcino bagnato e per non rimanere al freddo, mi tolsi la giacca e mi misi una felpa che trovai buttata lì dietro.
«Vuoi farci prendere la polmonite?» domandó l'altro e Dylan si limitò ad alzare le spalle.
Io ero alle prese con la felpa che era decisamente fatta di troppa stoffa. Era la felpa di Dylan e a confermarmelo era il profumo dolce che emanava.
Non quel dannato profumo di uomo, ma di detersivo.
Finalmente arrivammo a casa sani e salvi e mentre io correvo su per le scale per prendere dei vestiti puliti, Dylan mi seguiva.