Mi incamminai di nuovo verso casa sbuffando e facendo lunghi passi dato che il cielo non prometteva nulla di buono.
Stava tuonando e a Forks ciò significava solo una cosa.
Se aggiungiamo il fatto che non avevo nemmeno la giacca con me e provavo molto freddo, eravamo sulla buona strada per un'influenza.
Iniziai a correre quando una goccia d'acqua mi cadde sul naso. Inutile dire che arrivai a casa fradicia mentre Dylan era sdraiato tranquillamente sul divano a guardare la televisione.
Stronzo, avrebbe potuto aspettarmi.
Sbattei la porta, facendogli muovere impercettibilmente la testa, era troppo concentrato sullo stupido programma che stava guardando.
Come si chiamava? Ah, sì, era tipo Win a girl.
Incredibile vero? Chi mai metterebbe in palio una donna con le tette di fuori ad una gara clandestina?
Salii le scale esasperata e mi chiusi nuovamente in bagno, togliendo la chiave come avevo l'abitudine di fare.
Colpa di uno spiacevole incidente con il figlio dei vicini, ma questa è un'altra storia.
Non mi stupii quando poco dopo sentii una chiave girare nella serratura e aprire la porta.
Merda, Scarlett. Dylan conosceva ogni tua debolezza.
«Oh guarda un po'. Questo deve essere il Karma» disse Dylan appoggiandosi al lavandino e guardando verso la doccia.
Fortunatamente i vetri erano appannati e quello che vedeva lui era solo un'ombra poco definita, o almeno così speravo.
Ciò non tolse il fatto che io mi coprii tempestivamente, mentre le mie guance andavano a fuoco.
«Piaciuta la scena? Ora puoi tornartene in camera e smanettare con il tuo cosino» lo provocai nonostante non fossi nella condizione adatta a farlo.
Ero fatta così, avete presente nel gioco delle carte? Bluffare fino alla fine, credersi vincitori fino a quando l'evidenza è innegabile.
