|68|》Datti una mossa.

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|Scarlett's point of view|

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|Scarlett's point of view|

Passò qualche mese, io e Dylan andavamo alla grande nonostante qualche litigata per delle sciocchezze.

Come si faceva a litigare con uno come lui? Era così calmo e tranquillo, normalmente ero io ad accendere la scintilla.

Logan era parecchio in crisi, forse per la storia di Jace ma anche perché non riusciva a superare l'ultimo esame di matematica che gli mancava e passava giorni interi con Dylan nell'attesa di superare l'esame.

«Ma mi spieghi cosa è una derivata? Continui a parlare di primitive, l'unica primitiva che conosco è Bella Lewis» disse Logan, facendomi scoppiare a ridere nel bel mezzo della biblioteca.

«Logan» lo riprese Dylan cercando di non ridere per non essere cattivo.

«È la verità, Dylan. Cosa è la derivata? Un punto? Una retta? Un piano? Ma che cazzo è U con il puntino sopra?» il moro innondava il mio ragazzo di domande e lui pazientemente spiegava centinaia di volte la stessa cosa.

Dylan era molto paziente e intelligente. Sexy, pensavo.

«Vuoi dirmi che quindi primitive e derivate sono ste schifezze? Ci rinuncio, vado a correre, chissà che capisco cosa è una parabolica» scosse la testa Logan, alzandosi disperato.

«Ci vediamo domani ragazzi» ci salutò prima di sparire dietro la porta.

«Saresti un ottimo padre» scherzai sistemandogli i capelli, alzò gli occhi al cielo.

«Devi dirmi qualcosa, Scarlett?» chiese cercando di trattenere un sorriso.

«Ti prego, no» annunciai rabbrividendo e infilandomi la cartella in spalla.

«Beh, tra poco tu andrai a Yale e io alla Stanford, quindi non ci sarà pericolo» scherzai uscendo dalla biblioteca con il ragazzo.

«Se ti ubriachi alla Stanford rimarrai incinta eccome» rispose di rimando lui ridacchiando come un coglione.

«Hai ragione, se mi ubriacassi ti tradirei sicuro» lo provocai, facendolo fermare, mi guardó con gli occhi assottigliati.

«Eh, scommetto che non ne trovi uno come me» rispose a sua volta schiacciandomi contro il muro.

«Mmm... Ti farò sapere» sorrisi, facendolo ridere.

«Ti amo e hai ragione. Come faccio a trovarne uno come te? Sei unico. Non ne esistono tanti gentili e belli come te» spiegai attandomi al suo collo.

❁𝘽𝙚𝙨𝙩 𝙛𝙧𝙞𝙚𝙣𝙙𝙠𝙞𝙨𝙨❁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora