|3|》Quoziente intellettivo di una puzzola.↻

8.7K 371 186
                                    

↻𝐇𝐚𝐭𝐞 𝐦𝐞 - 𝐄𝐥𝐥𝐢𝐞 𝐆𝐨𝐮𝐥𝐝𝐢𝐧𝐠

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

↻𝐇𝐚𝐭𝐞 𝐦𝐞 - 𝐄𝐥𝐥𝐢𝐞 𝐆𝐨𝐮𝐥𝐝𝐢𝐧𝐠

𝐻𝑎𝑡𝑒 𝑚𝑒, 𝒉𝑎𝑡𝑒 𝑚𝑒,
𝑠𝑡𝑖𝑙𝑙 𝑡𝑟𝑦𝑛𝑎 𝑟𝑒𝑝𝑙𝑎𝑐𝑒 𝑚𝑒.

Era almeno trenta centimetri in più, dalla maglietta si poteva notare che non era rachitico come gli anni addietro, anche se non era robusto come un ragazzo della squadra di football.

Cercó di trattenere una risata.

«Esagerata» si limitò a dire prima di far cadere la mia valigia e aprirla.

A pensarci ora, forse un bel gangio sulla mandibola glielo avrei tirato.

«Ti aiuto solo perché tu sei una spiona e mia madre ce l'ha con me» continuò tornando serio, afferrando un vestito e osservandolo.

«Madonna... Hai ancora questo straccio?» domandó allibito mentre lo appendeva nell'armadio.

In effetti lo tenevo solo perché ci ero molto affezionata, non mi entrava nemmeno più.

«Quindi tuo padre è diventato ricco?» chiese continuando a togliere abiti.

«Hai visto, genio? Non ho più un lavoro» iniziai calcando l'ultima frase per farlo sentire in colpa.

Totalmente inutile, Scarlett. Non vedi che ha la sensibilità di un elefante?

«Ad ogni modo, non voglio che tu mi aiuti. Se la smetti le farò sapere che hai contribuito» finii dato che volevo avere il meno possibile a che fare con lui.

Nessuno toccava le mie cose, nessuno.

«Sei diventata pure permalosa» mi fece sapere alzando le sopracciglia e ruotando gli occhi.

Permalosa? Magari, Dylan. Il mio ego si era innalzato del cinquecentoventosette per cento, nonostante quel giorno avessi avuto una leggera perdita, facendolo scendere al cinquecentoventi.

Lo scimmiottai e gli feci una smorfia.

«Dove è l'apparecchio?» chiese ridacchiando mentre io ero intenta a disfare le valigie.

«E la coda? Eri ridicola lo sai?» continuó vedendo che non riceveva la reazione desiderata.

Sorrisi perché lo conoscevo bene. E al caro Dylan dava sui nervi quando non riceveva la reazione desiderata.

Non passò molto tempo che iniziò a stufarsi.

Ormai il sole era calato e la stanza si trovava nel buio.

Amavo il buio, la notte. Mi dava quella sicurezza di cui avevo bisogno, non mi faceva pensare ad altro che al mio mondo. Un mondo fatto solo per Scarlett.

«Accendi la luce» mi ordinò il biondo riportandomi con i piedi per terra.

Si portò il cellulare all'orecchio, mentre era sbragato sul suo letto.

❁𝘽𝙚𝙨𝙩 𝙛𝙧𝙞𝙚𝙣𝙙𝙠𝙞𝙨𝙨❁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora