Chiusi la porta e scesi le scale tranquillamente, fino ad arrivare davanti all'entrata.
Avevo immaginato molte volte un ipotetico bacio tra Scarlett e Logan, ma non avrei mai creduto che trovarmi davanti all'evidenza avrebbe potuto ferirmi tanto.
Mi misi la giacca e uscii, camminando verso il parchetto.
Mi sedetti su una panchina in mezzo a qualche albero e sospirai.
La odiavo con tutto il cuore, ma allo stesso tempo le volevo bene.
《Dylan》mi chiamò una voce che avrei riconosciuto tra mille.
《Dimmi, Principessa》lo presi per il culo appoggiando la schiena alla panchina e mettendomi più comodo.
Vidi un'ombra sedersi vicino a me, illuminata solamente dalla fiamma di un accendino che bruciava l'inizio di una sigaretta.
《Te la sei presa?》chiese allungando verso di me l'oggetto che teneva tra le mani.
Ero confuso e frustrato e non avevo per niente voglia di fumare.
《A me sembra che tu sia geloso》continuó facendo un tiro.
《Non sono geloso, te lo ripeto. Satana Jones fa apposta perché sa che sei il mio unico vero amico》gli spiegai e lui sorrise dandomi una leggera spallata.
《Cazzate. Sei geloso e basta. Lei lo ha capito e mi ha chiesto di baciarla per farti incazzare》mi informó alzando le spalle con poco interesse.
《Non so se hai presente che tu sei il mio migliore amico e dovresti difendermi》lo canzonai facendo un sospiro.
Ma cosa ci facevo lì? A guardare due coppiette che si limonavano e a parlare con Logan di una ragazza che era la figlia del diavolo.
《No, ti sbagli Dylan. Io ti sto aiutando in realtà. Se io la bacio e la tocco tu ti rendi conto di avere una cotta per lei e le dici la verità》sussurró tutto fiero del suo ragionamento.
《In che lingua te lo devo dire che non mi piace?》domandai sorridendo fintamente.
《In realtà io ti auguro di scoprire come muove quella lingua》mi provocò.
Alzai gli occhi al cielo e iniziai a camminare verso casa, con il moro che mi seguiva.
《Okay, okay dai. Ho esagerato. Era solo per metterti curiosità》spiegó ma io non mi fermai.
Logan mi aveva stancato, sembrava che facesse apposta a mettermi in difficoltà.
《Dylan, fermati》mi chiamò più serio, prendendomi per una spalla e facendomi girare.
《Cerca almeno di accennare alla verità, lo so che le vuoi bene anche se si comporta da stronza》constató e io annuii.
《Non ci vuole un genio per capirlo》gli risposi male perché ero alterato, mi aveva ferito.
《Senti, manca poco e poi parte. Potrai riflettere meglio》rispose lui, notando la mia confusione.
Tornammo a casa, salutai Logan e così fece Scarlett.
Salii le scale e mi buttai a peso morto sul letto, un po' malinconico e mi addormentai.
Il giorno dopo mi svegliai presto, non avevo intenzione di svegliare come sempre la mia coinquilina. Avevo capito che Satana era più docile da addormentata che da sveglia, quindi era meglio lasciarla dormire più a lungo possibile.
《Ciao, tesoro. Come mai così presto?》domandó mia madre entrando in cucina e versandosi un po' di caffé nella tazza.
Alzai le spalle con disinteresse, guardandomi ingiro e notando un pacco.
《Cosa è?》domandai con curiosità, mentre lei me lo strappava da sotto gli occhi.
《È il regalo di Scarlett. Lo metto sotto l'albero》mi informó portando l'oggetto lontano da me.
《Ma l'albero non è decorato》notai mettendo in bocca una manciata di cereali.
