Finalmente era arrivato sabato. Io e il castano non ci eravamo più parlati dopo l'accaduto.
«Papà! È arrivato Logan!» strillai per avvisarlo, mentre Dylan mi guardava male.
«Cosa guardi, idiota? Sono bella?» domandai dato che notai che il ragazzo mi stava squadrando da capo a piedi.
«Non avevi abbastanza soldi per pagarti una gonna più lunga?» chiese di rimando, facendomi innervosire.
Quel piccolo stronzo.
«Se non piace a te, molto probabilmente piacerà a Logan» lo provocai, mandandogli un bacio volante.
Sbuffó e si alzò, seguendomi fuori.
«Ciao Dylan, non sapevo avessimo un appuntamento a tre» sorrise il moro, scendendo dalla macchina.
«Spiritoso. Sto andando da Bella. È quello che volevate, no? Ora sarete felici che io vada alla festa di una psicopatica» constatò mentre Logan si avvicinava per dargli una pacca sulla spalla.
«Ti do un consiglio. Dille che non cerchi cose serie, vedrai che prima o poi mollerà la presa» sussurrò l'amico di Dylan, dato che non voleva farsi sentire da me.
«Ricordati quello che ti ho detto, per favore» rispose il mio coinquilino salendo in macchina e lanciandomi un'occhiataccia.
Che significava? Stavo pensando molto e a quanto pare Logan lo aveva notato.
«È un po' geloso, si preoccupa sempre quando esco con qualcuna» mi fece sapere avvicinandosi a me e posandomi un inaspettato bacio sulla guancia.
«Allora forse è gay» scherzai salendo in macchina e allacciandomi la cintura.
«Ti assicuro che non lo è, ci avrebbe già provato altrimenti. Non credi?» continuó lui, mettendo in moto.
«Fa freddo, non è vero?» gli domandai e lui mi diede una rapida occhiata, per poi tornare a guardare la strada.
«È vero, e anche se non c'entra niente sei bellissima stasera» alluse sorridendo.
Mi piaceva il suo modo di fare, era molto attraente, sottile e leggero.