|36|》Avvicinamenti e respiri.

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|Dylan's point of view|

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|Dylan's point of view|

《No》mentii, così iniziò a togliersi i vestiti. Potevo vedere solo la sagoma sfumata del suo corpo muoversi di tanto in tanto.

Io ero già dentro alla vasca e guardavo fuori dalla finestra come un idiota, godendomi l'idromassaggio.

Quando uscii, Scarlett era ancora nella doccia. Aveva dimenticato il salviettone che gli passai da sopra, prima di uscire.

《Ti ringrazio Dylan. Mi hai fatto perdere venti minuti perché sei lento come un bradipo》mi rimproverò uscendo dal bagno avvolta dall'asciugamano.

《Ti sbagli, io non ero obbligato a passarti quell'asciugamano. Dovresti solo ringraziarmi》la provocai, ottenendo la reazione desiderata.

Si avvicinò a me con la fronte corrucciata, guardandomi in malo modo.

《Tu potevi benissimo lasciar fare prima a me la doccia! Ma invece sei un egoista》strillò, avvicinandosi pericolosamente per farmela pagare.

《Scarlett, mezzo metro》la ammonii mentre l'acqua dei capelli mi cadeva sul petto bagnato.

《Non mi interessa un cazzo del tuo mezzo metro》continuò assottigliando gli occhi, prima di mettersi in punta di piedi e di posare le labbra sulle mie con forza.

Di nuovo, mi sarei dovuto allontanare e dire qualche cazzata del tipo "smettila di baciarmi".

Sussultai, spingendola fino al mio letto e facendola cadere su di esso, con me sopra.

《Cosa vuoi?》chiesi, mentre i suoi occhi fissavano i miei e pregavano che mi avvicinassi. Con i capelli bagnati e la luce dell'abat jour sul comodino era ancora più bella del solito.

Mi spinse di nuovo la nuca verso il suo collo e feci un sospiro prima di rilassare i nervi e posare le labbra dove desiderava.

Le posai dei baci e sfiorai la sua pelle con le labbra, facendola sussultare. Mi fermò per tornare ad intrecciare le nostre lingue insieme, mentre la sua mano percorreva ogni centimetro del mio busto.

Gemette quando per sbagli, gli sfiorai un seno. Quella voce mi era rimasta impressa nella testa, così rifeci il gesto, provocadole un altro sussulto.

Alzò il bacino, facendolo scontrare con il mio che rivelò una terribile verità.

|Scarlett's point of view|

《Oh Dio. Avevi ragione, è sbagliato》annunciai sentendo la sua erezione e nascondendo il volto dietro la sua spalla per mascherare l'imbarazzo.

C'era qualcosa in Dylan che non mi permetteva di sentirmi a disagio più di tanto, nonostante fossi sobria.

《Cazzo, continua》lo supplicai tornando a fissare i suoi occhi blu.

Fece come gli chiesi e mi afferrò per le cosce, portandomi sopra di sé. Emisi un gemito senza volerlo. Il nostro contatto era pazzesco, mi rendeva più vulnerabile di quello che volessi e lui lo capì quando mi sistemò i capelli bagnati dietro l'orecchio.

《Sto scoprendo molte cose di te》mi sussurrò posando la sua mano sul mio sedere, facendomi emettere un sussulto.

Mi mossi un po'sopra di lui e questa volta toccò a lui gemere sulle mie labbra.

《Non mi giudichi?》chiesi, fermandomi per guardarlo negli occhi.

《Non ti giudico》ammise, infilando la mano sotto il mio asciugamano per accarezzarmi la schiena. Non capivo come facesse a sapere esattamente cosa fare ogni volta.

《Con quante ragazze hai fatto sesso?》domandai, nonostante la sua protuberanza era proprio sotto di me.

《Tre》mi fece sapere senza togliere gli occhi dai miei, con un tono sicuro.

《Oh, wow. Un numero discreto》sorrisi, levandomi dal suo corpo e sdraiandosi da parte a lui.

Ci fu qualche secondo di silenzio.

《Mi dispiace, l'ho fatto di nuovo》ammisi in un sussurro, fissando il soffitto come stava facendo Dylan.

《Non importa, riusciremo a riprendere il controllo》mi promise con un tono di voce monotono, con un velo di stanchezza forse.

Mi girai verso di lui.

《Io sono diversa. Tu sei diverso》ammisi, mentre chiudevo gli occhi. Non avevo intenzione di addormentarmi lì, me ne sarei andata in poco tempo.

《Non so cosa dirti. Io ti voglio bene, Scarlett, davvero tanto bene. Solo questo》spiegó mentre mi alzavo stanca.

《Pure io Dylan e non riesco a capire che cazzo ci faccio addosso a te》iniziai, mettendomi seduta per guardarlo negli occhi.

《Eri il mio migliore amico, io avrei dato tutto per te. Dico sul serio. Tu mi hai voltato le spalle, Dylan》continuai mentre lui distoglieva lo sguardo dispiaciuto.

《È difficile riuscire a perdonarti. Mi sono sentita umiliata per anni, ripensare a quel momento mi manda ancora fuori di testa》feci, alzandomi dal letto.

《Nonostante questo, io continuo a volerti bene, Dylan. Mi conosci meglio di chiunque altro. Forse basta solo che ti dica che ti voglio bene. Mi importa di te, dico sul serio》gli dissi.

Rimase un secondo a guardarmi, interdetto, dopo di che mi sorrise e si alzò per venire verso di me.

《Anche a me, Scarlett. Mi dispiace davvero per quello che hai passato, l'ho creato io, è colpa mia. Rimedierò》mi promise chiundendomi in un abbraccio.

Ricambiai stringendo un po' più forte. La verità è che mi era mancato e non poco.

Avere una persona che vedi tutti i giorni e che scompare così bruscamente fa male, è difficile.

Io e Dylan eravamo cresciuti insieme, conoscevo il suo modo di pensare, di fare, di mentire. Tutto.

《Buonanotte Dylan》lo salutai.

《Buonanotte, Scarlett》rispose guardandomi lasciare la sua stanza ed entrare nella mia.

Non dormii molto, avevo la costante sensazione che ci fosse qualcuno vicino a me, anche se avevo controllato più volte.

Nessuno, letteralmente nessuno.

Eppure io sentivo la cassa toracica di Dylan alzarsi ed abbassarsi premuta sulla mia schiena.

❁𝘽𝙚𝙨𝙩 𝙛𝙧𝙞𝙚𝙣𝙙𝙠𝙞𝙨𝙨❁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora